Il testo integrale
Corte di Cassazione, sezione I , sentenza 25 ottobre 2013 n. 43890
E’ fatto divieto di disporre o mantenere la medesima custodia carceraria in costanza di persona affetta da malattia particolarmente grave tale da rendere le sue condizioni di salute incompatibili con lo stato detentivo ovvero non adeguatamente curabili.
Anche in quest’ultima ipotesi, evidenzia il relatore Francesco Maria Bonito, la ricorrenza di esigenze cautelari di ‘eccezionale rilevanza’ giustificano forme detentive ma soltanto di minore rigore (arresti domiciliari in luogo di cura).
Nel caso in questione la Cassazione fa notare che il soggetto è persona ultra 80enne affetto da un complesso patologico di sicuro rilievo, di forte incidenza individuale, sicuramente debilitante di essenziali funzioni vitali: l’apparato cardiovascolare, quello articolare deputato alla deambulazione, quella neurologica incidente direttamente sulla percepibilità della funzione emendativa della pena e quella, infine, psicologica, essenziale per la condizione stessa della vivibilità quotidiana.
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