Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 settembre 2016, n. 38858
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 settembre 2016, n. 38858

In materia di reati tributari, quando la società di appartenenza costituisca un «mero schermo formale», il sequestro eseguito sui conti correnti intestati agli amministratori è pienamente legittimo «in quanto costituente profitto diretto dei reati». Ma è anche consentito il «sequestro per equivalente effettuato sui beni della società, come del resto su quelli degli amministratori». Suprema...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 13 maggio 2016, n. 9865.
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 13 maggio 2016, n. 9865.

In tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, l’art. 12, comma 7 della legge 27 luglio 2000, n. 212 deve essere interpretato nel senso che l’inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l’emanazione dell’avviso di accertamento determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, l’illegittimità dell’atto impositivo...

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Non sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo nell’ipotesi di impugnazione dell’autorizzazione rilasciata dal Procuratore della Repubblica, ai sensi dell’art. 52 comma 3 d.p.r. n. 633 del 1972, per consentire nel corso di una verifica fiscale l’esame di documenti rispetto ai quali il contribuente abbia eccepito l’esistenza del segreto professionale. Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 2 maggio 2016, n. 8587

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza  2 maggio 2016, n. 8587 Ritenuto in fatto Nel corso di una verifica fiscale presso lo Studio legale e tributario associato B. N. furono esaminati, previa acquisizione dell’autorizzazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, anche documenti rispetto ai quali era stato opposto il segreto professionale...

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Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 15 giugno 2015, n. 24928. L’interesse concreto e attuale che deve sussistere ai fini della proposizione dell’istanza di riesame del sequestro non può essere identificato nell’interesse, non già alla restituzione del bene, bensì ad assicurare il regolare svolgimento della procedura di acquisizione delle prove, attraverso la verifica che ogni mezzo diretto alla formazione delle prove sia acquisito regolarmente, nei casi ed entro i limiti previsti dalla legge

Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 15 giugno 2015, n. 24928 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. SAVINO Mariapia – rel. Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. ANDRONIO...