In materia condominiale è illegittima l’annessione di una parte del sottotetto da parte del proprietario dell’appartamento dell’ultimo piano se, mancando un titolo di trasferimento ad hoc, il locale è abitabile e non svolge solo funzioni di intercapedine e di isolamento termico Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 8 maggio 2017, n. 11184 REPUBBLICA...
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 10 marzo 2017, n. 6314
Sono comunque oggetto di proprieta’ comune dei proprietari delle singole unita’ immobiliari dell’edificio, agli effetti dell’articolo 1117 c.c. (in tal senso, peraltro, testualmente integrato, con modifica, in parte qua, di natura interpretativa, dalla L. 11 dicembre 2012, n. 220) i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all’uso comune. Altrimenti, ove non sia evincibile...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 18 luglio 2016, n. 3194
Il permesso in sanatoria ex art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001 è ottenibile solo a condizione che l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento sia della realizzazione del manufatto e sia della presentazione della domanda, venendo viceversa in questione, con la “sanatoria giurisprudenziale”, un atto atipico con effetti provvedimentali...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 giugno 2015, n. 12157. Chi acquista la proprietà di tutte le cantine presenti su di un piano non diventa automaticamente proprietario del relativo corridoio di accesso e disimpegno che, salvo patto contrario, rimane condominiale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 11 giugno 2015, n. 12157 Motivi della decisione 2) Giova premettere che il ricorso concerne soltanto questioni residue nei confronti del Condominio e in particolare (cfr conclusioni del ricorso) la natura condominiale del corridoio di servizio dei ripostigli-sottotetto. L’appello nei confronti della C. concerneva peraltro soltanto il risarcimento...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 settembre 2014, n. 19094. In tema di condominio, la natura del sottotetto di un edificio è, in primo luogo, determinata dai titoli e, solo in difetto di questi ultimi, può ritenersi comune, se esso risulti in concreto, per le sue caratteristiche strutturali e funzionali, oggettivamente destinato (anche solo potenzialmente) all'uso comune o all'esercizio di un servizio di interesse comune. Il sottotetto può considerarsi, invece, pertinenza dell'appartamento sito all'ultimo piano solo quando assolva alla esclusiva funzione di isolare e proteggere l'appartamento medesimo dal caldo, dal freddo e dall'umidità, tramite la creazione di una camera d'aria e non abbia dimensioni e caratteristiche strutturali tali da consentirne l'utilizzazione come vano autonomo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 10 settembre 2014, n. 19094 Svolgimento del processo Con atto di citazione ritualmente notificato, gli attuali controricorrenti citavano in giudizio dinnanzi al tribunale di Bercellona P.G., G.C. e Bo.An. , deducendo che ciascuno di essi attori era proprietario di una singola unità immobiliare ubicata nel complesso edilizio sito...