Il commento in originale Corte di cassazione – Sezione I civile – Sentenza 21 settembre 2012 n. 16089. Nessun addebito al marito che inizia una relazione extraconiugale se la moglie ha dichiarato di non volere un figlio da lui Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 settembre 2012 n. 16089[1]...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 maggio 2012, n. 7773. Affidamento. Non si può ignorare il punto di vista del minore quando si deve decidere con quale dei genitori separati il piccolo dovrà andare a vivere.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 17 maggio 2012, n. 7773 Svolgimento del processo 1 – Con decreto depositato in data 27 aprile 2010 il Tribunale per i minorenni di Milano affidava alla madre la minore F.M., nata il 31 ottobre 1994 e figlia naturale, da entrambi riconosciuta, di M.M. di M.G.D.P., regolamentando...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 aprile 2012, n. 5648. Tacere la circostanza della propria infedeltà al giudice non può dare luogo alla revocazione della sentenza di separazione per dolo processuale se la condotta della parte non consista in un’attività deliberatamente fraudolenta tale da impedire al giudice l’accertamento della verità.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 10 aprile 2012, n. 5648 Svolgimento del processo E. M. V. ha impugnato per revocazione la sentenza della Corte di appello di Genova che aveva dichiarato la sua separazione dalla moglie M.A.D.M. e determinato il contributo mensile a suo carico per il mantenimento della M. Il ricorrente...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 4 giugno 2012, n. 8928. Addebbito della separazione nel caso in cui il marito tiene una condotta aggressiva e violenta nei confronti della moglie
Suprema Corte di Cassazione sezione I Sentenza del 4 giugno 2012, n. 8928 Svolgimento del processo 1 – Con sentenza in data 13 ottobre 2008 il Tribunale di Cagliari pronunciava la separazione personale dei coniugi F.A. e G.R. , rigettando le domande di addebito da entrambi proposte e ponendo a carico del marito un assegno...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 giugno 2012 n. 9546. Il genitore collocatario non può introdurre il figlio alla nuova fede religiosa alla quale ha aderito
Corte di cassazione – Sezione I civile – Sentenza 12 giugno 2012 n. 9546. Il genitore collocatario non può introdurre il figlio alla nuova fede religiosa alla quale ha aderito Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 giugno 2012 n. 9546 Lo ha stabilito la Cassazione con...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 01 giugno 2012, n. 8862. Oltre all’addebito della separazione è possibile la condanna al risarcimento dei danni non patrimoniali in favore della moglie
Suprema Corte di Cassazione Sezione Prima Sentenza del 01 giugno 2012, n. 8862 Svolgimento del processo Il Tribunale di Macerata, con sentenza in data 16-26 marzo 2009, pronunciava la separazione giudiziale ore tra i coniugi F.L. e B.C., con addebito al marito, assegnando la casa coniugale alla moglie e disponendo l’affidamento congiunto delle figlie minori...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 8 giugno 2012, n.9371. L’esigenza di preservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare, costituente la ragione dell’applicazione dell’istituto dell’assegnazione della casa familiare, viene meno ove tale presupposto sia carente, per essersi i figli già sradicati dal luogo in cui si svolgeva la esistenza della famiglia.
La massima L’esigenza di preservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare, costituente la ragione dell’applicazione dell’istituto dell’assegnazione della casa familiare, viene meno ove tale presupposto sia carente, per essersi i figli già sradicati dal luogo in cui si...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 31 maggio 2012, n. 8773. La mancanza di intesa sessuale rende legittimo l’abbandono del tetto coniugale, in quanto debitamente comprovata, e non costituisce violazione dell’obbligo matrimoniale. Di conseguenza non può essere motivo di addebito della separazione.
La massima La mancanza di intesa sessuale rende legittimo l’abbandono del tetto coniugale, in quanto debitamente comprovata, e non costituisce violazione dell’obbligo matrimoniale. Di conseguenza non può essere motivo di addebito della separazione. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 31 maggio 2012, n. 8773 Svolgimento del processo Con sentenza in data 16/03/2009 il...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 aprile 2012, n.5972. Le sentenze, pronunciate tra i coniugi e passate in cosa giudicata (in cause, rispettivamente, di divorzio e di caduta in comunione legale di altro bene acquistato separatamente da uno dei coniugi), le quali, nell’interpretare il contenuto e la portata precettiva di una precedente pronuncia intervenuta tra le stesse parti, abbiano ritenuto non idonea a determinare l’allentamento del legame matrimoniale la sentenza di primo grado di separazione personale in pendenza di un appello sul titolo della separazione stessa, sull’affidamento dei figli e sulla misura dell’assegno di mantenimento, non vincolano, in relazione a detto accertamento incidentale, il terzo che, ante rem iudicatam, abbia acquistato da uno dei coniugi la quota di contitolarità di un bene immobile
La massima Le sentenze, pronunciate tra i coniugi e passate in cosa giudicata (in cause, rispettivamente, di divorzio e di caduta in comunione legale di altro bene acquistato separatamente da uno dei coniugi), le quali, nell’interpretare il contenuto e la portata precettiva di una precedente pronuncia intervenuta tra le stesse parti, abbiano ritenuto non idonea...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 22 marzo 2012, n.4555. Criteri per accertare la sussitenza o meno della coabitazione ai fini dell’assegnazione della casa coniugale
La massima Ai fini dell’assegnazione della casa coniugale, nelle ipotesi contrassegnate da una convivenza non quotidiana occorre accertare la sussistenza o meno della coabitazione assumendo come criteri la regolarità del ritorno, il collegamento stabile con l’abitazione del genitore, la prevalenza temporale dell’effettiva presenza del figlio nel luogo di coabitazione con il genitore o, in ogni...