Qualora la ripartizione delle spese condominiali sia avvenuta soltanto con l’approvazione del rendiconto annuale dell’amministratore
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Qualora la ripartizione delle spese condominiali sia avvenuta soltanto con l’approvazione del rendiconto annuale dell’amministratore

Corte di Cassazione, sezione sesta (seconda) civile, Ordinanza 24 settembre 2020, n. 20006. Qualora la ripartizione delle spese condominiali sia avvenuta soltanto con l’approvazione del rendiconto annuale dell’amministratore, ai sensi dell’art. 1135, n. 3, c.c., l’obbligazione dei condomini di contribuire al pagamento delle stesse sorge soltanto dal momento della approvazione della delibera assembleare di ripartizione, che...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 14 febbraio 2018, n. 3626. La dedotta mancata comunicazione  delle deliberazioni assembleari del Condominio, che hanno approvato e ripartito le spese per cui si procede, puo’ essere ragione che abbia impedito il decorso del termine di impugnazione stabilito dall’articolo 1137 c.c., ma non comunque motivo di invalidita’ da introdurre per la prima volta nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 14 febbraio 2018, n. 3626. La dedotta mancata comunicazione delle deliberazioni assembleari del Condominio, che hanno approvato e ripartito le spese per cui si procede, puo’ essere ragione che abbia impedito il decorso del termine di impugnazione stabilito dall’articolo 1137 c.c., ma non comunque motivo di invalidita’ da introdurre per la prima volta nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo

Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo concernente il pagamento di contributi per spese, il condominio soddisfa l’onere probatorio su esso gravante con la produzione del verbale dell’assemblea condominiale in cui sono state approvate le spese, nonche’ dei relativi documenti. Nello stesso giudizio di opposizione, il condomino opponente non puo’ far valere questioni attinenti alla...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, . Il singolo condomino non ha diritto al rimborso delle spese affrontate per il ripristino dei pilastri e delle colonne di scarico se non ne dimostra l’urgenza e l’indifferibilità.
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, . Il singolo condomino non ha diritto al rimborso delle spese affrontate per il ripristino dei pilastri e delle colonne di scarico se non ne dimostra l’urgenza e l’indifferibilità.

Il singolo condomino non ha diritto al rimborso delle spese affrontate per il ripristino dei pilastri e delle colonne di scarico che insistono su una cantina di sua proprietà, per rimediare all’inerzia dell’amministratore, se non ne dimostra l’urgenza e l’indifferibilità. Ordinanza 16 novembre 2017, n. 27235 Data udienza 5 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 21 agosto 2017, n. 20218
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 21 agosto 2017, n. 20218

Ai fini della ripartizione delle spese condominiali, i valori proporzionali desumibili dalla tabella generale di proprietà sono utilizzati anche per derivarne tabelle ulteriori, utili a ripartire le spese per beni e servizi comuni in relazione all’uso di ciascun condomino. Per cui, con riguardo al rifacimento di balconi, non viola le regole del riparto millesimale il...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 ottobre 2016, n. 19797
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 ottobre 2016, n. 19797

In tema di condominio di edifici, i valori delle unità immobiliari di proprietà esclusiva dei singoli condomini e il loro proporzionale ragguaglio in millesimi al valore dell’edificio vanno individuati con riferimento al momento dell’adozione del regolamento, e la tabella che li esprime è soggetta a emenda solo in relazione a errori, di fatto e di...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16321
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16321

In presenza di una convenzione sui criteri di ripartizione delle spese condominiali, predisposta dal venditore-costruttore ed accettata dagli acquirenti nei singoli contratti di vendita, puo’ sostenersi l’applicabilita’ delle norme del Codice del consumo, e quindi valutarsi la pattuizione alla luce del complessivo programma obbligatorio, secondo i profili del “significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi...