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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 gennaio 2013 n. 2094. Danno cagionato da cosa in custodia e caso fortuito

Il testo integrale  Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 gennaio 2013 n. 2094[1] La responsabilità per gli infortuni  quando la situazione che provoca il danno si manifesta non come conseguenza di un precedente difetto di diligenza nella sorveglianza e nella manutenzione della strada ma in maniera improvvisa, atteso che solo siffatta evenienza – al...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 785 del 15 gennaio 2013. Animale investe un’automobile mentre percorre l’autostrada, nessuna responsabilità per l’ente gestore

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 785 del 15 gennaio 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1. La domanda di L. P. volta ad ottenere dalla società Autostrade il risarcimento dei danni subiti dalla autovettura di proprietà, quando, condotta dal marito, era stata investita da un grosso animale (camoscio o cervo) mentre percorreva l’autostrada Firenze-Roma,...

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Corte di Cassazione, sezione III sentenza del 15 gennaio 2013, n. 783. Danno cagionato da cose in custodia, presunzione di responsabilità per l’ente gestore delle autostrade

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  del 15 gennaio 2013, n. 783 Svolgimento del processo La s.n.c. (…) di S. S. & C. ha convenuto davanti al Tribunale di Genova la s.p.a. Autostrade per l’Italia, chiedendo il risarcimento dei danni subiti a seguito dell’incidente verificatosi il (…) , alle ore 17,10 circa, allorché il...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 22384 del 10 dicembre 2012. Folgorato a causa dell’impianto elettrico non a norma, responsabili la ditta che ha realizzato l’impianto ed anche i proprietari di casa

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 22384 del 10 dicembre 2012 Svolgimento del processo Con citazione notificata il 23 settembre 1993 D.G.M. C., A.F. e F.R. convennero in giudizio innanzi al Tribunale di Palermo L.C.F. e M. M. nonchè R.G., Al.Gi. e S. G., chiedendone la condanna al risarcimento dei danni subiti a...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 4 dicembre 2012, n. 21727. Nessuna responsabilità dei proprietari dell’immobile in caso di caduta dal lastrico solare di un edificio allo stato grezzo per giocare con un aquilone

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 4 dicembre 2012, n. 21727 Svolgimento del processo Con citazione ritualmente notificata R.C. conveniva in giudizio innanzi al Tribunale di Roma R.G. , L.S. , I.G. e L.L.T. per sentirli condannare al risarcimento danni subiti in data 8 luglio 1995, quando egli, all’epoca quattordicenne, si era introdotto...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 6 novembre 2012, n. 19161. Qualora non venga in discussione la disciplina di cui all’art. 2051 cod. civ., l’ente pubblico proprietario o concessionario di una strada, risponde comunque dei pregiudizi subiti dall’utente, secondo la regola generale stabilita dall’art. 2043 cod. civ., norma che non limita affatto la responsabilità della P.A. per comportamento colposo alle sole ipotesi di esistenza di un’insidia o di un trabocchetto.

  La massima Qualora non venga in discussione la disciplina di cui all’art. 2051 cod. civ., l’ente pubblico proprietario o concessionario di una strada, risponde comunque dei pregiudizi subiti dall’utente, secondo la regola generale stabilita dall’art. 2043 cod. civ., norma che non limita affatto la responsabilità della P.A. per comportamento colposo alle sole ipotesi di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 06 novembre 2012, n. 19154. In tema di insidia e trabochetto il giudizio sull’incidenza del comportamento del danneggiato nella produzione del danno non può prescindere dalla considerazione della natura della cosa e deve tener conto delle modalità che in concreto ne hanno caratterizzano la fruizione

  Massima – una volta accertato che il fatto dannoso si è verificato a causa di una anomalia del manto stradale di una struttura viaria, strada o piazza che sia, è comunque configurabile la responsabilità dell’ente pubblico che ne è custode, salvo che quest’ultimo non dimostri di non avere potuto far nulla per evitare il...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 21 settembre 2012, n.16057. In tema di responsabilità ex art. 2051 c.c.

  Le massime 1. La disciplina prevista dall’art. 2051 c.c. è applicabile anche agli enti pubblici proprietari di strade aperte al pubblico transito o, comunque, preposti alla loro manutenzione. L’ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito, infatti, si presume responsabile dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo connesse alla struttura o alle pertinenze...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 luglio 2012, n.12811. In tema di danni determinati dall’esistenza di un cantiere stradale, qualora l’area di cantiere risulti completamente enucleata, delimitata ed affidata all’esclusiva custodia dell’appaltatore, con conseguente assoluto divieto su di essa del traffico veicolare e pedonale, dei danni subiti all’interno di questa area risponde esclusivamente l’appaltatore, che ne è l’unico custode

La massima In tema di danni determinati dall’esistenza di un cantiere stradale, qualora l’area di cantiere risulti completamente enucleata, delimitata ed affidata all’esclusiva custodia dell’appaltatore, con conseguente assoluto divieto su di essa del traffico veicolare e pedonale, dei danni subiti all’interno di questa area risponde esclusivamente l’appaltatore, che ne è l’unico custode. Allorquando, invece, l’area...