Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 marzo 2015, n. 13017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. IANNELLI Enzo – Consigliere Dott. FIANDANESE Franco – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – rel. Consigliere Dott. ALMA...
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Corte di Cassazione, sezione II,sentenza 17 febbraio 2015, n. 6847. L'art. 641 c.p. (insolvenza fraudolenta) ha come finalità la tutela dei diritto dei creditore adempiente contro particolari, preordinati, successivi inadempimenti fraudolenti, consumati dalla controparte, di un'obbligazione di contenuto patrimoniale e di fonte contrattuale; inadempimenti realizzati con modalità tali da rendere inadeguata la tutela apprestata dalla legge civile. Il discrimine tra mero inadempimento di natura civilistica e commissione dei reato poggia sull'elemento ispiratore della condotta; con la conseguenza che il comportamento consistente nel tenere il creditore all'oscuro dello stato di insolvenza in cui si versa al momento di contrarre l'obbligazione ha rilievo quando sia legata al preordinato proposito di non effettuare la dovuta prestazione, mentre l'inadempimento contrattuale non preordinato non costituisce tale delitto e ricade, normalmente, solo nell'ambito della responsabilità civile. La prova della preordinazione può essere desunta anche da argomenti induttivi seri ed univoci, ricavabili dal contesto dell'azione. Si è così affermato che anche il silenzio può assumere rilievo quale forma di preordinata dissimulazione del proprio stato di insolvenza, quando sin dal momento in cui il contratto è stato stipulato vi era l'intenzione di non far fronte agli obblighi conseguenti. Sintomo pregnante della condotta penalmente rilevante può anche essere il fatto che l'agente assuma un'obbligazione con un comportamento idoneo ad ingannare la controparte sulle sue reali intenzioni
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 febbraio 2015, n. 6847 Motivi della decisione La Corte d’Appello di Lecce, con sentenza in data 9 gennaio 2014, in parziale riforma della sentenza del tribunale di Brindisi sezione distaccata di Francavilla Fontana che in data 26 aprile 2012 aveva condannato S.M. per truffa aggravata in danno...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 1 dicembre 2014, n. 50021. Risponde di abuso d’ufficio il direttore generale di un’Azienda Ospedaliera, che, nell’ambito della procedura per il conferimento dell'incarico di dirigente di secondo livello del ruolo sanitario, esercita la facoltà di non avvalersi di alcuno dei candidati risultati idonei e, conseguentemente, di non procedere all'attribuzione dell'incarico. Ciò in assenza di motivate situazioni del tutto peculiari ed esercitando tale facoltà sulla base di un criterio valutativo diverso e aggiuntivo rispetto a quelli stabiliti dalla commissione, a pena di invadere le attribuzioni specificamente riservate a quest'ultima
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 1 dicembre 2014, n. 50021 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 13 marzo 2014 la Corte d’Appello di Caltanissetta decidendo in sede di giudizio di rinvio dalla Corte di Cassazione in parziale riforma della sentenza emessa dal Giudice delle Udienze Preliminari del Tribunale di Caltanissetta assolveva P.A....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 settembre 2014, n. 37864. In tema di truffa il danno può essere definito "tenue" solo a fronte della complessiva minima capacità della condotta di danneggiare, in modo oggettivo, la sfera globale di interessi della persona offesa danneggiata dal reato perchè laddove il danno deve essere considerato con esclusivo riferimento al valore dell'oggetto, la legge ha utilizzato una diversa espressione come nel caso del furto che è punibile a querela dell'offeso se il fatto è commesso su cose di tenue valore
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II sentenza 16 settembre 2014, n. 37864 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente – Dott. VERGA G. – rel. Consigliere – Dott. BELTRANI Sergio – Consigliere – Dott. CARRELLI PALOMBI...
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