Legittimo il licenziamento del dipendente pubblico che si sottrae per due volte alla visita medica di idoneità fisica. In questo caso infatti si configura una fattispecie autonoma di licenziamento disciplinare e non è necessario motivare adeguatamente sull’idoneità o meno del lavoratore alle mansioni assegnate Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 7 novembre 2016, n....
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 novembre 2016, n. 22486
Il principio secondo cui la comunicazione, da parte della cancelleria, del testo integrale del provvedimento depositato non e’, di regola, idonea a far decorrere i termini per le impugnazioni di cui all’articolo 325 c.p.c., salve specifiche norme processuali, derogatorie e speciali che ancorino la decorrenza del termine breve di impugnazione alla mera comunicazione di un...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 ottobre 2016, n. 20966
Legittima la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per un giorno inflitta a un vigile di Roma sorpreso a leggere il giornale in maniche di camicia all’interno della cabina della polizia municipale incurante dell’ingorgo che si era creato Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 ottobre 2016, n. 20966 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 gennaio 2016, n. 1186. Anche ai fini del giudizio sulla riduzione della capacità di lavoro richiesta per l’attribuzione dell’assegno ordinario di invalidità previsto dall’art. 1 della legge 12 giugno 1984, n. 222, assume rilievo il carattere usurante dell’impegno in attività confacenti alle attitudini dell’interessato
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 22 gennaio 2016, n. 1186 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VENUTI Pietro – Presidente Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. GHINOY Paola...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 agosto 2015, n. 17114. Ai sensi della disciplina recata dal r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, convertito dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36 – applicabile nella specie ratione temporis in assenza di una specifica norma di contenuto contrario l’assunzione, da parte di un avvocato, della qualità di socio nell’ambito di una società di persone, deve ritenersi dare luogo ad una situazione di incompatibilità, a prescindere dalla mancata assunzione di cariche comportanti dei poteri di gestione e di amministrazione della società medesima, censurabile con la sola adozione del provvedimento amministrativo, non sanzionatorio, della cancellazione dall’albo
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 agosto 2015, n. 17114 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. GHINOY Paola...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 giugno 2015, n. 12486. La riformulazione dell’art. 360, comma 1, n. 5), cod. proc. civ., disposta dall’art. 54 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, poi convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 134, deve essere interpretata, alla luce dei canoni ermeneutici dettati dall’art. 12 delle preleggi, come riduzione al “minimo costituzionale” del sindacato di legittimità sulla motivazione. Pertanto, è denunciabile in cassazione solo l’anomalia motivazionale che si tramuta in violazione di legge costituzionalmente rilevante, in quanto attinente all’esistenza della motivazione in sé, purché il vizio risulti dal testo della sentenza impugnata, a prescindere dal confronto con le risultanze processuali
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 giugno 2015, n. 12486 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. LORITO Matilde – Consigliere Dott. GHINOY Paola...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 giugno 2015, n. 13116. La valutazione della genuina sussistenza del giustificato motivo oggettivo del licenziamento, determinato da ragioni inerenti l’attività produttiva – disciplinato ex art. 3 l. n. 604/1966 – deve essere effettuata sulla base degli elementi di fatto esistenti al momento della comunicazione del recesso, la cui motivazione deve trovare fondamento in circostanze realmente esistenti in quel momento e non svoltesi ormai da molto tempo.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 giugno 2015, n. 13116 Svolgimento del processo 1.— La sentenza attualmente impugnata, per quel che rileva in questa sede, respinge l’appello proposto da D.M. avverso la sentenza n. 15174/2007 del Tribunale di Roma, di rigetto del ricorso della lavoratrice, volto ad ottenere la dichiarazione di nullità del...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 maggio 2015, n. 10834. Qualora il lavoratore dimostri che le varie contestazioni disciplinari subite avevano finalità discriminatoria e ritorsiva, è corretto dedurne l’illegittimità del successivo licenziamento, presentato. Se non tutte le sanzioni disciplinari (e i licenziamenti) illegittimi sono discriminatori, tutte le sanzioni disciplinari (e i licenziamenti) discriminatori sono illegittimi
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 maggio 2015, n. 10834 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. GHINOY Paola...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 aprile 2015, n. 7776. L’avvocato, dipendente della Pubblica Amministrazione, ha diritto al rimborso dall’Ente-datore di lavoro nel caso in cui abbia anticipato il pagamento della tassa annuale di iscrizione all’Elenco speciale annesso all’Albo degli avvocati per l’esercizio della professione forense nell’interesse esclusivo dell’Ente datore di lavoro
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 16 aprile 2015, n. 7776 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. LORITO Matilde...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 gennaio 2015, n. 1260. In base al generale canone ermeneutico dell'obbligo degli Stati UE della interpretazione del diritto nazionale conforme al diritto comunitario
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO sentenza 23 gennaio 2015, n. 1260 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente – Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere – Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere – Dott. MANNA Antonio – Consigliere –...