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Ai fini della qualificazione della abitazione come di lusso, i locali di sgombero non possono essere automaticamente esclusi dalla superficie dovendosi guardare alla ‘potenzialità abitativa’.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 8 maggio 2018, n. 10994 Ai fini della qualificazione della abitazione come di lusso, i locali di sgombero non possono essere automaticamente esclusi dalla superficie dovendosi guardare alla ‘potenzialità abitativa’. Ordinanza 8 maggio 2018, n. 10994 Data udienza 21 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

In tema di condono fiscale, dalla incompatibilita’ con il diritto dell’Unione europea del condono per IVA di cui alla L. n. 289 del 2002, non discende la disapplicazione dell’articolo 10 L. citata, che dispone la proroga di due anni dei termini per l’accertamento
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In tema di condono fiscale, dalla incompatibilita’ con il diritto dell’Unione europea del condono per IVA di cui alla L. n. 289 del 2002, non discende la disapplicazione dell’articolo 10 L. citata, che dispone la proroga di due anni dei termini per l’accertamento

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 aprile 2018, n. 8246. In tema di condono fiscale, dalla incompatibilita’ con il diritto dell’Unione europea del condono per IVA di cui alla L. n. 289 del 2002, non discende la disapplicazione dell’articolo 10 L. citata, che dispone la proroga di due anni dei termini per l’accertamento, poiche’...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 22 gennaio 2018, n. 1545. Non serve la firma del capo ufficio per la validità dell’atto di iscrizione al ruolo del tributo.
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 22 gennaio 2018, n. 1545. Non serve la firma del capo ufficio per la validità dell’atto di iscrizione al ruolo del tributo.

Non serve la firma del capo ufficio per la validità dell’atto di iscrizione al ruolo del tributo. Ordinanza 22 gennaio 2018, n. 1545 Data udienza 10 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIRILLO Ettore – Presidente...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 15 novembre 2017, n. 27068. Le violazioni tributarie che si esauriscono nel tardivo od omesso versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione fiscale non sono soggette all’istituto della continuazione
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 15 novembre 2017, n. 27068. Le violazioni tributarie che si esauriscono nel tardivo od omesso versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione fiscale non sono soggette all’istituto della continuazione

Le violazioni tributarie che si esauriscono nel tardivo od omesso versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione fiscale non sono soggette all’istituto della continuazione disciplinato dal Decreto Legislativo n. 472 del 1997, articolo 12, comma 2, perche’ questo concerne le violazioni potenzialmente incidenti sulla determinazione dell’imponibile o sulla liquidazione del tributo, mentre il ritardo o l’omissione del...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 25 ottobre 2017, n. 25266. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la dichiarazione inviata in via telematica ai sensi dell’art. 3) comma 2, del d.P.R. 22 luglio 1998, n. 322
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 25 ottobre 2017, n. 25266. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la dichiarazione inviata in via telematica ai sensi dell’art. 3) comma 2, del d.P.R. 22 luglio 1998, n. 322

In terna di accertamento delle imposte sui redditi, la dichiarazione inviata in via telematica ai sensi dell’art. 3) comma 2, del d.P.R. 22 luglio 1998, n. 322 (nel testo applicabile “ratione temporis”) si considera presentata nel giorno in cui è trasmessa, e si ritiene ricevuta, ai sensi del comma 10 del medesimo articolo, dai momento...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 agosto 2017, n. 19806
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 agosto 2017, n. 19806

In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la presunzione di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973, articolo 32, secondo cui sia i prelevamenti sia i versamenti operati sui conti correnti bancari, non annotati contabilmente, vanno imputati ai ricavi conseguiti, nella propria attivita’, dal contribuente che non ne dimostri l’inclusione nella...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 febbraio 2017, n. 4787

In caso di sanzioni amministrative per violazione di norme tributarie sussiste il potere del Giudice di dichiarare inapplicabili le sanzioni solo in presenza di una domanda del contribuente. Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 24 febbraio 2017, n. 4787 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 febbraio 2017, n. 2872
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 febbraio 2017, n. 2872

E’ insindacabile il potere dell’Amministrazione finanziaria, se esercitato nell’ambito delle previsioni di legge, di scegliere discrezionalmente il metodo di accertamento da utilizzare nel caso concreto e, pertanto, la parte contribuente, in assenza di pregiudizio sostanziale, non ha titolo a dolersi della scelta operata. Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 3 febbraio 2017, n. 2872 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 novembre 2016, n. 22421
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 novembre 2016, n. 22421

La differenza di 100mila euro tra quanto dichiarato e accertato con gli studi rappresenta una grave incongruenza che legittima l’emissione l’accertamento e pertanto l’emissione della cartella   Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 4 novembre 2016, n. 22421 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 21 settembre 2016, n. 18447

È illegittima la rettifica nei confronti dell’artigiano che non si è adeguato agli studi di settore, se prova di essere anche lavoratore dipendente. Incombe sull’ufficio l’onere di individuare altri idonei elementi a sostegno dello scostamento derivante dagli studi di settore. Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 21 settembre 2016, n. 18447 REPUBBLICA ITALIANA IN...

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