Ai sensi dell’art. 131 bis c.p., l’esimente per particolare tenuità è applicabile anche ai reati di pericolo, in quanto vi è espresso riferimento alla sua esiguità, congiuntamente a quella del danno (“per l’esiguità del danno o del pericolo”). La valutazione deve quindi estendersi anche all’accertamento della sussistenza o meno di tale esiguità, ovvero deve identificare...
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 gennaio 2017, n. 1294
Il giudice di merito deve soddisfare uno specifico onere motivazionale per discostarsi dagli esiti e dalle risultanze delle operazioni peritali condotte dal Ctu (in qualità di ausiliare tecnico), la cui omissione è censurabile nell’eventuale giudizio di Cassazione attivato a seguito dell’impugnazione Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 19 gennaio 2017, n. 1294 REPUBBLICA...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 gennaio 2017, n. 1295.
Il fatto colposo posto in essere dal danneggiato, per assumere rilievo ai fini dell’articolo 1227, primo comma, c.c., deve connettersi causalmente all’evento dannoso, non potendo quest’ultimo essere pretermesso nella ricostruzione della serie causale giuridicamente rilevante, e non potendosi pertanto connettere direttamente la condotta colposa del danneggiato con il danno da lui patito. Diversamente opinando, si...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 8 novembre 2016, n. 22639
La difettosa tenuta della cartella clinica vale come prova contraria al medico nel caso in cui al paziente proprio in funzione di questa negligenza siano insorte delle complicanze Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 8 novembre 2016, n. 22639 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 13 ottobre 2016, n. 43242
Il giudice d’appello può ribaltare la sentenza di assoluzione di primo grado senza obbligo di rinnovazione del dibattimento, a condizione che l’imputato avesse scelto in origine il rito abbreviato non condizionato La corte di appello, qualora intenda riformare in peius una sentenza assolutoria, emessa all’esito di giudizio abbreviato, non è obbligata alla rinnovazione dell’istruzione dibattimentale per l’audizione dei testimoni ritenuti...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 20 ottobre 2016, n. 21256
I nuovi parametri per i compensi professionali al posto delle vecchie tariffe non possono essere applicati se all’attività svolta in un grado di giudizio che si è concluso prima della loro entrata in vigore Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 20 ottobre 2016, n. 21256 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 20 ottobre 2016, n. 21254
Presupposto dell’applicazione dell’articolo 2054 c.c. e della correlata normativa attinente alla assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile da circolazione di veicoli è che il sinistro avvenga in un’area stradale o ad essa equiparata, onde in una pista innevata di sci, non essendo aperta per uso stradale bensì per l’esercizio di uno sport che non si...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42469
Nella confisca rientrano anche le somme dovute all’Erario, nel caso quest’ultime non vengano effettivamente versate. I beni non confiscati, pertanto, potranno far parte dell’attivo fallimentare applicandosi quanto disposto dall’articolo 2740 del cc Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 ottobre 2016, n. 42469 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 14 ottobre 2016, n. 20728
Non è diffamatorio l’articolo che ridicolizzi una persona che – per fare uno scherzo a una hostess con cui intratteneva un relazione – si sia camuffata con una parrucca e sia stata riconosciuta da una guardia giurata come uno degli autori di un episodio di rapina. Il tutto perchè nell’articolo veniva poi chiarita la tragicomicità...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 7 ottobre 2016, n. 20206
In materia di assicurazioni il giudice d’appello non può commisurare al luogo di residenza l’entità del risarcimento. Occorre comunque considerare le tabelle milanesi Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 7 ottobre 2016, n. 20206 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi...