Anche dopo il divorzio e anche la sa figlia ha 12 anni può essere confermato il limite alla responsabilità dei genitori e l’affidamento al servizio sociale del Comune, con collocamento presso la madre, se la conflittualità tra i genitori resta immutata nel tempo Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 28 dicembre 2016, n....
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 19 dicembre 2016, n. 26188
In caso di delibazione di sentenza ecclesiastica che dichiara la nullità del matrimonio canonico per vizio del consenso non è ammessa la rimessione in termini quando la durata della convivenza tra i coniugi è stata superiore a tre anni se questa viene eccepita per la prima volta nel giudizio di appello e non nella comparsa...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 10 gennaio 2017, n. 275
Presupposto per il riconoscimento dell’assegno di divorzio è che il richiedente non abbia redditi adeguati e non sia in grado di procurarseli per ragioni oggettive. Il criterio relativo alla durata del matrimonio attiene al momento successivo della quantificazione. E ciò, sia che l’inadeguatezza dei redditi venga correlata al tenore di vita goduto durante la convivenza...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 14 giugno 2016, n. 12218
L’assegno, anche in sede di separazione, va rapportato al tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, ma indice di tale tenore può essere l’attuale disparità reddituale dei coniugi Il coniuge obbligato non è esonerato nei confronti dell’altro coniuge, ove questi riceva forme di aiuto dalla famiglia di origine, specie quando tale aiuto si sia...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10934
In presenza di un prospetto di offerta pubblica di sottoscrizione di azioni societarie, contenente informazioni fuorvianti in ordine alla situazione patrimoniale della società, l’emittente al quale le errate informazioni siano imputabili, anche solo a titolo di colpa risponde verso gli investitori del danno subito per avere acquistato titoli di valore inferiore a quello che il...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 20 maggio 2016, n. 10510
In tema di trattamento dei dati personali nella riproduzione di provvedimenti giurisdizionali, per finalità di informazione giuridica e’ illecita la diffusione delle generalità di un soggetto, con riferimento ad un provvedimento giurisdizionale ove si indicava il suo stato di salute e le sue invalidità Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 20 maggio 2016, n. 10510 Svolgimento...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 17 maggio 2016, n. 10099
La natura e la funzione dei provvedimenti diretti a regolare i rapporti economici tra i coniugi in conseguenza del divorzio (così come quelli attinenti al regime di separazione), postulano la possibilità di adeguare l’ammontare del contributo al variare nel corso del giudizio delle loro condizioni patrimoniali e reddituali, e anche, eventualmente, di modularne la misura...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 aprile 2016, n. 7068. In materia di intermediazione finanziaria, dopo la stipulazione del contratto di negoziazione, gli ordini di acquisto e le operazioni di compravendita danno luogo ad atti sicuramente negoziali, ma non a veri e propri contratti, per di più autonomi rispetto all’originale contratto quadro di cui essi costituiscono attuazione ed adempimento. La nullità del contratto incide dunque sulla validità dei successivi ordini di acquisto stante anche l’esclusione di ogni forma di convalida del contratto nullo ex art. 1423 c.c..
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 11 aprile 2016, n. 7068 Ritenuto in fatto D.M.L. proponeva ricorso ex art. 19 Dlgs n. 5/2003, nei confronti della Banca Passadore & C. SPA, chiedendo dichiararsi la nullità del “contratto di borsa”, per vizio di forma, e la restituzione della somma di Euro 24.903,71, impiegata nell’acquisto di...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 febbraio 2016, n. 1858. Il dovere di mantenimento del figlio maggiorenne cessa non solo quando il genitore onerato dia prova che il figlio abbia raggiunto l’autosufficienza economica, ma anche quando lo stesso genitore provi che il figlio, pur posto nelle condizioni di addivenire ad una autonomia economica, non ne abbia tratto profitto, sottraendosi volontariamente allo svolgimento di una attività lavorativa adeguata e corrispondente alla professionalità acquisita
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 febbraio 2016, n. 1858 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – rel. Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 febbraio 2016, n. 1859. In materia di impugnazione del riconoscimento di figlio nato fuori del matrimonio per difetto di veridicità si affermava (e si afferma) che l’attore deve fornire piena prova della non veridicità del riconoscimento, o almeno un principio di prova (nell’interpretazione meno rigorosa, che si è andata talora affermando negli ultimi anni) prima di poter dare ingresso ad un esame genetico sul padre (o la madre) vivente, o magari defunto, previa esumazione del cadavere. Raramente e comunque solo di recente si è data rilevanza al rifiuto di sottoporsi al predetto esame, ma comunque sempre, sulla base di congrua documentazione prodotta ovvero dopo un’adeguata istruttoria testimoniale
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 febbraio 2016, n. 1859 Svolgimento del processo Con citazione notificata in data 07/06/2006, G.S. e B.N. rispettivamente cugino di G.F. e vedovo di G.A. , a sua volta, zia di G.F. , convenivano in giudizio quest’ultimo, davanti al Tribunale di Savona, per sentir dichiarare che egli non...