Gli enti locali hanno facoltà di assegnare a un dipendente funzioni professionalmente equivalenti in quanto ciò rientra nel potere determinativo dell’oggetto del contratto di lavoro Nella disciplina del pubblico impiego contrattualizzato, il concetto di equivalenza delle mansioni è formale, cioè ancorato a una valutazione demandata ai contratti collettivi. Ne segue che condizione necessaria e sufficiente...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 dicembre 2016, n. 27384
Contratti a termine nella scuola; abusiva la reiterazione protratta oltre il limite di 36 mesi e finalizzata a coprire i posti vacanti nella pianta organica. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 dicembre 2016, n. 27384 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 novembre 2016, n. 24025
La stabilizzazione prevista dalla legge 269/2006, articolo 1 comma 558, è una misura di favore prevista dal legislatore per chi ha già prestato servizio alle dipendenze dell’ente locale, che può dunque applicarla solo nel rispetto delle regole del patto di stabilità interno e nei limiti dei posti disponibili in organico Suprema Corte di Cassazione sezione...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 ottobre 2016, n. 21901
Illegittimo il licenziamento per superamento del periodo di comporto quando il dipendente Asl manchi dal lavoro per cause imputabili alla pericolosità del posto di lavoro con aggressioni e furti avvenuti nel luogo dove era tenuto a prestare la sorveglianza (reparto di radiologia) Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 28 ottobre 2016, n. 21901...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 settembre 2016, n. 17968
In tema di esercizio del diritto di cui alla L. n. 104 del 1992, articolo 33, comma 3, la fruizione del permesso da parte del dipendente deve porsi in nesso causale diretto con lo svolgimento di un’attivita’ identificabile come prestazione di assistenza in favore del disabile per il quale il beneficio e’ riconosciuto, in quanto...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 agosto 2016, n. 17260
Il nuovo testo dell’art. 434 cod. proc. civ., in coerenza con il paradigma generale contestualmente introdotto nell’art. 342 cod. proc. civ., non richiede che le deduzioni della parte appellante assumano una determinata forma o ricalchino la decisione appellata con diverso contenuto, ma impone al ricorrente in appello di individuare in modo chiaro ed esauriente il...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 febbraio 2016, n. 3416. Eccessiva la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per il lavoratore che non vuole lavorare la domenica per andare alla messa
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 22 febbraio 2016, n. 3416 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. DE GREGORIO Federico – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – rel. Consigliere Dott. PATTI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 settembre 2015, n. 19044. In tema di demansionamento e relativo onere probatorio, il lavoratore può reagire al potere direttivo che assume esercitato illegittimamente prospettando circostanze di fatto volte a dare fondamento alla denuncia e, quindi, con un onere di allegazione di elementi di fatto significativi dell’illegittimo esercizio, mentre il datore di lavoro, convenuto in giudizio, è tenuto a prendere posizione, in maniera precisa e non limitata ad una generica contestazione, circa i fatti posti dal lavoratore a fondamento della domanda e può allegarne altri, indicativi, per converso, del legittimo esercizio del potere direttivo
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 settembre 2015, n. 19044 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. AMENDOLA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 settembre 2015, n. 18165. La qualifica di dirigente segue di necessità alla attribuzione di ruoli comportanti un alto grado di «professionalità» ed «autonomia» nel perseguimento degli «scopi aziendali» e dunque non può essere subordinata all’obbligo di una «formale investitura» da parte dei vertici aziendali
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 16 settembre 2015, n. 18165 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. ESPOSITO...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 agosto 2015, n. 16592. Nullità del provvedimento con cui un’azienda ha imposto a una dipendente di prestare la propria attività lavorativa nelle festività infrasettimanali celebrative di ricorrenze civili o religiose. L’articolo 2 della legge 260/1949, che disciplina la materia, riconosce al lavoratore il diritto soggettivo di astenersi dall’attività in occasione di tali festività, precisando che la normativa non è derogabile neppure in presenza di sopravvenute esigenze aziendali. Né il diritto del lavoratore di astensione nei giorni festivi infrasettimanali può essere derogato da una previsione di segno contrario della contrattazione collettiva applicata dall’impresa
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 7 agosto 2015, n. 16592 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. AMENDOLA...