Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 22 marzo 2017, n. 13910
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 22 marzo 2017, n. 13910

L’effettiva offesa alla conservazione dell’integrità del patrimonio dell’impresa costituisce la garanzia per i creditori e funge da parametro della concreta applicazione della norma incriminatrice consentendo di configurare il reato di bancarotta fraudolenta come di pericolo concreto. La dichiarazione di fallimento, in quanto evento estraneo all’offesa tipica ed alla sfera di volizione dell’agente, rappresenta una condizione...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 ottobre 2016, n. 41130
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 ottobre 2016, n. 41130

Sentenza di condanna per atti osceni aggravati in quanto commessi all’interno dei luoghi aperti al pubblico (un esercizio commerciale di rilevanti dimensioni), abitualmente frequentato anche da minori; ritenunta irrilevante nel caso di specie la sopravvenuta depenalizzazione della fattispecie (non aggravata) di atti osceni ed escludendo che il fatto potesse ritenersi di particolare tenuità, in considerazione...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 settembre 2014, n. 40329. Per aversi disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone punito ai sensi dell'art. 659 c.p. è necessario che i rumori, gli schiamazzi e le altre fonti sonore indicate nella norma superino la normale tollerabilità ed abbiano attitudine a disturbare un numero indeterminato di persone.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 settembre 2014, n. 40329 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. GENTILI Andrea...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 settembre 2014, n. 37577. Il saluto "romano" è tutt'oggi reato. La Cassazione, nel confermare la sentenza di condanna, ha escluso che la norma si presti a valutazioni di (in)costituzionalità, precisando che non è la manifestazione esteriore in quanto tale ad essere oggetto di incriminazione, bensì il suo venire in essere in condizioni di pubblicità tali da rappresentare un concreto tentativo di raccogliere adesioni ad un progetto di ricostituzione, il che esclude ogni contrasto con la Costituzione

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 12 settembre 2014, n. 37577   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CORTESE Arturo – Presidente Dott. ZAMPETTI Umberto – Consigliere Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 settembre 2014, n. 36700. In materia di doping, la lista dei farmaci contenuta nel D.M. Salute del 15/10/2002 ha natura «ricognitiva» e non «costitutiva», per cui le ipotesi di reato previste dall'art. 9 della L. 376/2000 sono configurabili anche per i fatti commessi prima della emanazione del decreto. Non solo, la gravità della condotta legata al commercio di simili sostanze viene desunta non tanto dalla insidiosità per la salute della singola sostanza quanto dal comportamento complessivo

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 settembre 2014, n. 36700 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRILLO Renato – rel. Consigliere Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. ACETO...