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Ai soggetti danneggiati da vaccinazione antipoliomielite somministrata in epoca antecedente all’entrata in vigore della L. 30 luglio 1959, n. 695, va riconosciuto il diritto all’indennizzo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 10 maggio 2018, n. 11339. La massima estrapolata: Ai soggetti danneggiati da vaccinazione antipoliomielite somministrata in epoca antecedente all’entrata in vigore della L. 30 luglio 1959, n. 695, va riconosciuto il diritto all’indennizzo alla stregua della lettura costituzionalmente orientata della L. n. 210 del 1992, articolo 1, comma 1,...

L’obbligo di iscrizione del socio accomandatario alla Gestione commercianti dell’Inps non può essere desunta da elementi di carattere presuntivo
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L’obbligo di iscrizione del socio accomandatario alla Gestione commercianti dell’Inps non può essere desunta da elementi di carattere presuntivo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 24 aprile 2018, n. 10087. L’obbligo di iscrizione del socio accomandatario alla Gestione commercianti dell’Inps non può essere desunta da elementi di carattere presuntivo, non rilevanti sul piano previdenziale, ma va effettivamente provato lo svolgimento di un’attività commerciale da parte di quest’ultimo anche se si tratta dell’unico socio accomandatario...

La qualità di socio di una snc non obbliga alla iscrizione alla gestione separata degli esercenti attività commerciali in assenza di partecipazione personale al lavoro.
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La qualità di socio di una snc non obbliga alla iscrizione alla gestione separata degli esercenti attività commerciali in assenza di partecipazione personale al lavoro.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 23 aprile 2018, n. 9964. La qualità di socio di una snc non obbliga alla iscrizione alla gestione separata degli esercenti attività commerciali in assenza di partecipazione personale al lavoro. Ordinanza 23 aprile 2018, n. 9964 Data udienza 31 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

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In una riclassificazione Inail per variazione del rapporto assicurativo solo dall’adozione del provvedimento che ha inciso per ultimo sulla classificazione

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 13 aprile 2018, n. 9227. In una riclassificazione Inail per variazione del rapporto assicurativo solo dall’adozione del provvedimento che ha inciso per ultimo sulla classificazione si possono fare decorrere, per il principio della irretroattività, gli effetti della variazione d’ufficio sulla quale si basa la rivendicazione delle differenze economiche connesse...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2018, n. 5382. Divieto di cumulo tra l’assicurazione Inail e la sociale tedesca in caso di infortunio del lavoratore in Italia.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2018, n. 5382. Divieto di cumulo tra l’assicurazione Inail e la sociale tedesca in caso di infortunio del lavoratore in Italia.

Divieto di cumulo tra l’assicurazione Inail e la sociale tedesca in caso di infortunio del lavoratore in Italia. Sentenza 7 marzo 2018, n. 5382 Data udienza 3 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. D’ANTONIO Enrica – Presidente Dott. BERRINO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 gennaio 2018, n. 1048. Il termine, dettato dall’articolo 83 del Dpr 1124/1965 per esercitare il diritto di revisione della rendita Inail
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 gennaio 2018, n. 1048. Il termine, dettato dall’articolo 83 del Dpr 1124/1965 per esercitare il diritto di revisione della rendita Inail

Il termine, dettato dall’articolo 83 del Dpr 1124/1965 per esercitare il diritto di revisione della rendita Inail si riferisce esclusivamente all’aggravamento all’eventuale aggravamento e alla consequenziale inabilità che deriva dalla naturale evoluzione dell’originaria malattia. Quando invece la maggiore inabilità dipende da una concausa sopravvenuta, sempre necessariamente originata dalla lesione causata dallo stesso infortunio, si applica...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 gennaio 2018, n. 24. Per le sanzioni lavorative legate al mancato rispetto dell’orario giornaliero e quindi contro lo sfruttamento dei prestatori si deve applicare la disciplina prevista dal regio decreto legge n. 692/1923 e non quella disposta dall’articolo 18-bis del Dlgs 66/2003
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 gennaio 2018, n. 24. Per le sanzioni lavorative legate al mancato rispetto dell’orario giornaliero e quindi contro lo sfruttamento dei prestatori si deve applicare la disciplina prevista dal regio decreto legge n. 692/1923 e non quella disposta dall’articolo 18-bis del Dlgs 66/2003

Per le sanzioni lavorative legate al mancato rispetto dell’orario giornaliero e quindi contro lo sfruttamento dei prestatori si deve applicare la disciplina prevista dal regio decreto legge n. 692/1923 e non quella disposta dall’articolo 18-bis del Dlgs 66/2003. Sentenza 3 gennaio 2018, n. 24 Data udienza 4 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 dicembre 2017, n. 30714. Il requisito della continuita’ nell’esercizio della professione non puo’ essere contestato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per i periodi anteriori a quinquennio precedente
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 dicembre 2017, n. 30714. Il requisito della continuita’ nell’esercizio della professione non puo’ essere contestato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per i periodi anteriori a quinquennio precedente

Il requisito della continuita’ nell’esercizio della professione non puo’ essere contestato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per i periodi anteriori a quinquennio precedente la suddetta domanda quando non sia stata esercitata la facolta’ di revisione prevista dalla L. n. 319 del 1975, articolo 3, come modificato dalla L. n. 576 del 1980,...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 dicembre 2017, n. 30345. Obbligo di versamento all’Inps gestione separata per l’attività di lavoro autonomo svolta dall’architetto dipendente pubblico
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 dicembre 2017, n. 30345. Obbligo di versamento all’Inps gestione separata per l’attività di lavoro autonomo svolta dall’architetto dipendente pubblico

Obbligo di versamento all’Inps gestione separata per l’attività di lavoro autonomo svolta dall’architetto dipendente pubblico Sentenza 18 dicembre 2017, n. 30345 Data udienza 4 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. D’ANTONIO Enrica – Presidente Dott. BERRINO Umberto – Consigliere...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 novembre 2017, n. 26163 . Per le controversie in materia di trattamenti pensionistici, l’azione giudiziaria può essere proposta – a pena di decadenza – entro 3 anni…
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 novembre 2017, n. 26163 . Per le controversie in materia di trattamenti pensionistici, l’azione giudiziaria può essere proposta – a pena di decadenza – entro 3 anni…

Per le controversie in materia di trattamenti pensionistici, l’azione giudiziaria può essere proposta – a pena di decadenza – entro 3 anni dalla comunicazione della decisione del ricorso pronunciata dagli organi competenti, o dalla data di scadenza del termine stabilito per la pronuncia della decisione. Sentenza 3 novembre 2017, n. 26163 Data udienza 7 giugno...