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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10763. E’ configurabile il concorso per omissione nella realizzazione del delitto di maltrattamenti in famiglia

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10763. Commette il reato di maltrattamenti in famiglia, nella forma del concorso omissivo, l’educatrice dell’asilo nido che, pur essendo a conoscenza delle violenze sui minori perpetrate dalle sue colleghe in altra sezione, omette di denunciare i fatti alle autorità, limitandosi esclusivamente a disapprovarle. Alla...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10759. Non e’ configurabile il delitto di corruzione per atto di ufficio ex articolo 318 c.p. – nel testo vigente prima delle modifiche della L. n. 190 del 2012 nei confronti del Presidente di una societa’ di gestione di una tratta autostradale, perche’, pur rivestendo quest’ultimo la qualifica di incaricato di pubblico servizio, non puo’ essere considerato un pubblico impiegato
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10759. Non e’ configurabile il delitto di corruzione per atto di ufficio ex articolo 318 c.p. – nel testo vigente prima delle modifiche della L. n. 190 del 2012 nei confronti del Presidente di una societa’ di gestione di una tratta autostradale, perche’, pur rivestendo quest’ultimo la qualifica di incaricato di pubblico servizio, non puo’ essere considerato un pubblico impiegato

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10759. Non e’ configurabile il delitto di corruzione per atto di ufficio ex articolo 318 c.p. – nel testo vigente prima delle modifiche della L. n. 190 del 2012 nei confronti del Presidente di una societa’ di gestione di una tratta autostradale, perche’, pur...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10762. Il delitto di peculato è configurabile, anche in base all’articolo 48, quando il denaro o la cosa mobile sono nella disponibilità giuridica concorrente di più ufficiali, e uno se ne appropria (anche attraverso atti amministrativi) inducendo in errore gli altri
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10762. Il delitto di peculato è configurabile, anche in base all’articolo 48, quando il denaro o la cosa mobile sono nella disponibilità giuridica concorrente di più ufficiali, e uno se ne appropria (anche attraverso atti amministrativi) inducendo in errore gli altri

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10762. Il delitto di peculato è configurabile, anche in base all’articolo 48, quando il denaro o la cosa mobile sono nella disponibilità giuridica concorrente di più ufficiali, e uno se ne appropria (anche attraverso atti amministrativi) inducendo in errore gli altri, anche se questi...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 8 marzo 2018, n. 10567. Concorre come “estraneo” nel reato di tentato abuso di ufficio l’aspirante legale che si fa passare le tracce scritte per l’esame di abilitazione professionale, grazie all’aiuto di pubblici ufficiali
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 8 marzo 2018, n. 10567. Concorre come “estraneo” nel reato di tentato abuso di ufficio l’aspirante legale che si fa passare le tracce scritte per l’esame di abilitazione professionale, grazie all’aiuto di pubblici ufficiali

Concorre come “estraneo” nel reato di tentato abuso di ufficio l’aspirante legale che si fa passare le tracce scritte per l’esame di abilitazione professionale, grazie all’aiuto di pubblici ufficiali. Il reato scatta anche se l’obiettivo viene mancato, non per desistenza volontaria, ma perché il candidato viene bocciato. Sentenza 8 marzo 2018, n. 10567 Data udienza...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 6 febbraio 2018, n. 5542. In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente , ove il sequestro venga disposto o eseguito su beni formalmente intestati a terzi ma nella disponibilita’ dell’indagato
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 6 febbraio 2018, n. 5542. In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente , ove il sequestro venga disposto o eseguito su beni formalmente intestati a terzi ma nella disponibilita’ dell’indagato

In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, ove il sequestro venga disposto o eseguito su beni formalmente intestati a terzi ma nella disponibilita’ dell’indagato, il terzo che si limiti a rivendicarne l’esclusiva titolarita’ o disponibilita’ e’ legittimato a proporre richiesta di riesame ai sensi dell’articolo 322 c.p.p. Sentenza 6 febbraio 2018, n....

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2718. La sopravvenuta pronuncia di una sentenza di condanna, ancorche’ non definitiva, fa venir meno l’interesse dell’imputato alla procedura di riesame finalizzata alla verifica della originaria sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, salvo che risultino dedotti elementi di prova nuovi, suscettibili di dare ingresso ad una possibile diversa lettura degli indizi al momento dell’adozione della misura cautelare
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2718. La sopravvenuta pronuncia di una sentenza di condanna, ancorche’ non definitiva, fa venir meno l’interesse dell’imputato alla procedura di riesame finalizzata alla verifica della originaria sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, salvo che risultino dedotti elementi di prova nuovi, suscettibili di dare ingresso ad una possibile diversa lettura degli indizi al momento dell’adozione della misura cautelare

E’ sempre necessaria la verifica della attualita’ e concretezza dell’interesse alla decisione, secondo quanto previsto dall’articolo 568 c.p.p., comma 4, norma applicabile anche ai provvedimenti de libertate e secondo cui e’ requisito fondante di ogni impugnazione la persistenza di un interesse effettivo e attuale, finalisticamente diretto alla rimozione di un pregiudizio reale e specifico che...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 24 gennaio 2018, n. 3461. La misura di sicurezza patrimoniale della confisca e’ imposta per tutti i reati, anche contravvenzionali, concernenti le armi
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 24 gennaio 2018, n. 3461. La misura di sicurezza patrimoniale della confisca e’ imposta per tutti i reati, anche contravvenzionali, concernenti le armi

La misura di sicurezza patrimoniale della confisca e’ imposta per tutti i reati, anche contravvenzionali, concernenti le armi, ed e’ obbligatoria anche in caso di estinzione del reato, restando esclusa solo nel caso di assoluzione nel merito e in quello di appartenenza dell’arma a persona estranea al reato; Ai fini dell’applicabilita’ di tale obbligatoria misura...

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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2691. Esercizio abusivo della professione per il medico chirurgo che eserciti come odontoiatra

Esercizio abusivo della professione per il medico chirurgo che eserciti come odontoiatra. Sentenza 22 gennaio 2018, n. 2691 Data udienza 9 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARCANO Domenico – Presidente Dott. GIANESINI Maurizio – Consigliere Dott. TRONCI...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2685. In tema di peculato
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2685. In tema di peculato

In tema di peculato, anche riconoscendo l’esistenza di una “prassi diffusa” o, addirittura, di un “vero e proprio sistema” che tolleri l’attività oggetto di contestazione, deve ritenersi che si sia trattato di una prassi e di un sistema contra legem, a fronte dei quali il pubblico dipendente, o comunque la persona addetta ad un pubblico...

Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 gennaio 2018, n. 335. Ai fini della integrazione del delitto di calunnia
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Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 gennaio 2018, n. 335. Ai fini della integrazione del delitto di calunnia

Ai fini della integrazione del delitto di calunnia, e’ indispensabile che la falsa rappresentazione dei fatti, pur se non univocamente indicativa di una specifica fattispecie di reato, sia tale da rendere ragionevolmente prevedibile l’apertura di un procedimento penale per un fatto procedibile di ufficio, di tal che il delitto non e’ configurabile allorquando il mendacio...