Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 15 novembre 2017, n. 27068. Le violazioni tributarie che si esauriscono nel tardivo od omesso versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione fiscale non sono soggette all’istituto della continuazione
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 15 novembre 2017, n. 27068. Le violazioni tributarie che si esauriscono nel tardivo od omesso versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione fiscale non sono soggette all’istituto della continuazione

Le violazioni tributarie che si esauriscono nel tardivo od omesso versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione fiscale non sono soggette all’istituto della continuazione disciplinato dal Decreto Legislativo n. 472 del 1997, articolo 12, comma 2, perche’ questo concerne le violazioni potenzialmente incidenti sulla determinazione dell’imponibile o sulla liquidazione del tributo, mentre il ritardo o l’omissione del...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 6 ottobre 2017, n. 23362. I presupposti necessari per il riconoscimento del diritto alla detrazione dell’Iva e alla deduzione dei costi prevede che sono autoveicoli per uso speciale
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 6 ottobre 2017, n. 23362. I presupposti necessari per il riconoscimento del diritto alla detrazione dell’Iva e alla deduzione dei costi prevede che sono autoveicoli per uso speciale

L’art. 54, comma 1, lett. g) C.d.S., correlato all’elencazione contenuta nell’art. 203, comma 2 regolamento al codice, nell’indicare i presupposti necessari per il riconoscimento del diritto alla detrazione dell’Iva e alla deduzione dei costi prevede che sono autoveicoli per uso speciale i “veicoli caratterizzati dall’essere muniti permanentemente di speciali attrezzature e destinati prevalentemente al trasporto...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 agosto 2017, n. 19806
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 agosto 2017, n. 19806

In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la presunzione di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973, articolo 32, secondo cui sia i prelevamenti sia i versamenti operati sui conti correnti bancari, non annotati contabilmente, vanno imputati ai ricavi conseguiti, nella propria attivita’, dal contribuente che non ne dimostri l’inclusione nella...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 marzo 2017, n. 7654
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 marzo 2017, n. 7654

Posto che il criterio di calcolo del pro rata adottato dallo Stato italiano non richiede che i beni ed i servizi utilizzati dal soggetto passivo servano ad eseguire sia le operazioni che danno diritto al diritto di detrazione, sia quelle che non lo conferiscono, per verificare se una determinata operazione rientri o non nel calcolo...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 10 marzo 2017, n. 6185
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 10 marzo 2017, n. 6185

A integrare il requisito dell’inerenza all’attivita’ d’impresa delle singole spese e dei costi affrontati, indispensabile per ottenerne la deduzione Decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, ex articolo 109, non e’ sufficiente che il costo o la spesa siano conseguenti in senso generico all’esercizio dell’impresa, ma e’ necessaria la loro correlazione con un’attivita’...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 marzo 2017, n. 5406
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 marzo 2017, n. 5406

Il meccanismo della detrazione I.V.A. postula una necessaria correlazione fra i beni e i servizi acquistati e l’attività esercitata, nel senso che essi devono inerire all’impresa, anche se si tratti di beni non strumentali in senso proprio, purché risultino in concreto destinati alla finalità della produzione o dello scambio nell’ambito dell’attività dell’impresa stessa Suprema Corte...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 marzo 2017, n. 5392
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 marzo 2017, n. 5392

Quando conseguiti dalle societa’ ed enti esercenti attivita’ commerciali residenti di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, articolo 73, comma 1, lettera a) e b), o dalle stabili organizzazioni di soggetti non residenti di cui alla lettera d) o nell’esercizio di imprese commerciali, gli interessi su mutui, finanziamenti o simili...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 settembre 2016, n. 17807
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 settembre 2016, n. 17807

Anche in materia tributaria in tema di notifiche degli atti, l’attestazione del pubblico ufficiale di avere acquisito informazioni in loco che il contribuente è sloggiato, costituisce atto pubblico ex articolo 2699 cc e fa piena prova fino a querela di falso Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 9 settembre 2016, n. 17807 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 settembre 2016, n. 17810
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 settembre 2016, n. 17810

Legittima la rettifica di quanto dichiarato dal notaio che – a fronte di una contestazione di maggiori introiti non contabilizzati – si sia limitato ad affermare che le differenze tra le somme a lui versate e quelle fatturate sarebbero da imputare a spese anticipate per i clienti Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 9...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 settembre 2016, n. 17812
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 settembre 2016, n. 17812

L’Agenzia delle entrate non può proporre appello in Cassazione ponendo alla base del ricorso il fatto che l’attività sotto accertamento presentasse palesi indici di evasione Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 9 settembre 2016, n. 17812 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...