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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 luglio 2014, n. 16971. In tema di spazi adibiti a parcheggi la speciale normativa urbanistica (art. 41-sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150, aggiunto dall'art. 18 della legge 6 agosto 1967, n. 765, e modificato dall'art. 9 della legge 23 aprile 1989, n. 122, ed art. 26, quarto comma, della legge 28 febbraio 1985, n. 47) prescrive un vincolo pubblicistico che viene poi individuato con il provvedimento amministrativo che stabilisce la destinazione di una determinata area a parcheggio in misura proporzionale alla cubatura totale del fabbricato (1 mq per ogni 20 mc di costruzione) con un nesso pertinenziale tra gli spazi asserviti e l'intero edificio. Il diritto reale di uso spetta nei limiti in cui, secondo il rapporto stabilito dalla legge n. 765 del 1967, l'area sia gravata del vincolo di destinazione posto al servizio del fabbricato (e sia stata in effetti realizzata), non operando per gli spazi eventualmente in eccesso rispetto al suddetto rapporto proporzionale; gli atti compiuti dai privati sono affetti da nullità qualora siano compiuti in violazione di tale diritto.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  24 luglio 2014, n. 16971 Svolgimento del processo 1.- L.M. conveniva davanti al Tribunale di Palermo M.G. , esponendo che: era assegnataria, quale socia della cooperativa “La Carrubbella” s.r.l., unitamente al proprio fratello F. , di un lotto di terreno, sito nel fondo C. in territorio di (…),...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 novembre 2013 n. 25894. La società che gestisce l’area di parcheggio non risponde del furto dell’auto se il cartello che esclude l’ obbligo di custodia è ben visibile ed è all’esterno, di modo che possa essere conosciuto prima della conclusione del contratto stesso

Il testo integrale[1] La Suprema corte, a Sezioni unite (14319/2011), ha già stabilito che l’istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’art. 7, comma 1, lettera f), del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore di custodire...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 settembre 2013 n. 21831. In caso di furto dell’auto, il diritto dell’assicurazione di rivalersi sulla società che gestisce il “parcheggio non custodito” ed automatizzato (autorizzato dal comune, in prossimità di grossi nodi di interscambio), dipende dalla esposizione o meno dell’avviso al di fuori dell’area

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 settembre 2013 n. 21831[1]   L’istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’art. 7, comma 1, lettera f), del Dlgs 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14067. Nessun obbligo di custodia per l’area di sosta comunale, anche se dotata di sbarre e dispositivi di sicurezza, quando è apposto il cartello “parcheggio incustodito”.

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14067[1] L’istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’ articolo 7, comma 1, lettera e), del Dlgs 30 aprile 1992 n. 285 (Codice della strada), non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore...