La preclusione endo-processuale del giudicato cautelare
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La preclusione endo-processuale del giudicato cautelare

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43193. La massima estrapolata: La preclusione endo-processuale del giudicato cautelare opera allo stato degli atti, ed e’ preordinata ad evitare ulteriori interventi giudiziari in assenza di una modifica della situazione di riferimento, con la conseguenza che essa puo’ essere superata laddove intervengano elementi nuovi...

La nozione di “cosa pertinente al reato”, che delinea l’ambito operativo del sequestro preventivo, ha una portata piu’ ampia di quella impiegata nell’articolo 253 cod. proc. pen.
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La nozione di “cosa pertinente al reato”, che delinea l’ambito operativo del sequestro preventivo, ha una portata piu’ ampia di quella impiegata nell’articolo 253 cod. proc. pen.

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 24 settembre 2018, n. 40910. La massima estrapolata: La nozione di “cosa pertinente al reato”, che delinea l’ambito operativo del sequestro preventivo, ha una portata piu’ ampia di quella impiegata nell’articolo 253 cod. proc. pen., comprendendo essa anche il corpo del reato e, oltre a qualunque cosa sulla...

L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero e proprio
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L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero e proprio

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 21 agosto 2018, n. 38723. La massima estrapolata: L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero...

Annullato il sequestro dei beni dei titolari di cariche societarie, messo in atto per operazioni inesistenti, falso in bilancio, omesso pagamento della tari ecc. se il giudice ha valutato l’incapienza dell’ente solo sulla base del fallimento
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Annullato il sequestro dei beni dei titolari di cariche societarie, messo in atto per operazioni inesistenti, falso in bilancio, omesso pagamento della tari ecc. se il giudice ha valutato l’incapienza dell’ente solo sulla base del fallimento

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 8 agosto 2018, n. 38253. La massima estrapolata: Va annullato il sequestro dei beni dei titolari di cariche societarie, messo in atto per operazioni inesistenti, falso in bilancio, omesso pagamento della tari ecc. se il giudice ha valutato l’incapienza dell’ente solo sulla base del fallimento. Sentenza 8 agosto...

Anche nell’ipotesi di sequestro probatorio del corpo del reato il decreto che disponga la misura reale deve essere necessariamente sorretto, a pena di nullita’, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalita’ perseguita
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Anche nell’ipotesi di sequestro probatorio del corpo del reato il decreto che disponga la misura reale deve essere necessariamente sorretto, a pena di nullita’, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalita’ perseguita

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 19 giugno 2018, n. 28181. La massima estrapolata: Anche nell’ipotesi di sequestro probatorio del corpo del reato il decreto che disponga la misura reale deve essere necessariamente sorretto, a pena di nullita’, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalita’ perseguita, in concreto, per l’accertamento dei fatti,...

In caso di sequestro preventivo per equivalente, avente ad oggetto beni formalmente intestati a persona estranea al reato
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In caso di sequestro preventivo per equivalente, avente ad oggetto beni formalmente intestati a persona estranea al reato

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 2 maggio 2018, n. 18852. In caso di sequestro preventivo per equivalente, avente ad oggetto beni formalmente intestati a persona estranea al reato, incombe sul giudice una pregnante valutazione sulla disponibilita’ effettiva degli stessi, ed a tal fine, non e’ sufficiente la dimostrazione della mancanza, in capo al...

Il sequestro preventivo e’ legittimamente disposto in presenza di un reato che risulti sussistere in concreto, indipendentemente dall’accertamento della presenza dei gravi indizi di colpevolezza o dell’elemento psicologico
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Il sequestro preventivo e’ legittimamente disposto in presenza di un reato che risulti sussistere in concreto, indipendentemente dall’accertamento della presenza dei gravi indizi di colpevolezza o dell’elemento psicologico

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 2 maggio 2018, n. 18529. Il sequestro preventivo e’ legittimamente disposto in presenza di un reato che risulti sussistere in concreto, indipendentemente dall’accertamento della presenza dei gravi indizi di colpevolezza o dell’elemento psicologico, atteso che la verifica di tali elementi e’ estranea all’adozione della misura cautelare reale. Il...

Il rischio di reiterazione del reato di sfruttamento di manodopera non giustifica il mantenimento della misura cautelare del controllo giudiziario, se il datore ha regolarizzato i lavoratori e si è messo in linea con le norme antinfortunistiche.
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Il rischio di reiterazione del reato di sfruttamento di manodopera non giustifica il mantenimento della misura cautelare del controllo giudiziario, se il datore ha regolarizzato i lavoratori e si è messo in linea con le norme antinfortunistiche.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 aprile 2018, n. 17939. Il rischio di reiterazione del reato di sfruttamento di manodopera non giustifica il mantenimento della misura cautelare del controllo giudiziario, se il datore ha regolarizzato i lavoratori e si è messo in linea con le norme antinfortunistiche. Sentenza 20 aprile 2018, n. 17939...

Costituisce causa di nullità dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare il rifiuto o l’ingiustificato ritardo del P.M. nel consentire l’accesso alla registrazione delle conversazioni telefoniche o ambientali o anche di riprese audiovisive utilizzate ai fini dell’applicazione della misura medesima
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Costituisce causa di nullità dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare il rifiuto o l’ingiustificato ritardo del P.M. nel consentire l’accesso alla registrazione delle conversazioni telefoniche o ambientali o anche di riprese audiovisive utilizzate ai fini dell’applicazione della misura medesima

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 18 aprile 2018, n. 17424. Costituisce causa di nullità dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare il rifiuto o l’ingiustificato ritardo del P.M. nel consentire l’accesso alla registrazione delle conversazioni telefoniche o ambientali o anche di riprese audiovisive utilizzate ai fini dell’applicazione della misura medesima, sempre che il difensore...

Sulla mancanza di interesse dell’indagato ad impugnare i provvedimenti di sequestro preventivo per ragioni attinenti all’appartenenza a terzi dei beni sequestrati
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Sulla mancanza di interesse dell’indagato ad impugnare i provvedimenti di sequestro preventivo per ragioni attinenti all’appartenenza a terzi dei beni sequestrati

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 18 aprile 2018, n. 17484. Sulla mancanza di interesse dell’indagato ad impugnare i provvedimenti di sequestro preventivo per ragioni attinenti all’appartenenza a terzi dei beni sequestrati, sulla necessita’ che sia dedotto un interesse concreto e attuale alla restituzione delle cose sequestrate, o alla rimozione di specifici effetti lesivi...