Fino al momento del divorzio e’ comunque configurabile il reato di maltrattamenti, in quanto i vincoli nascenti dal coniugio o dalla filiazione permangono integri anche a seguito del venir meno della convivenza
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Fino al momento del divorzio e’ comunque configurabile il reato di maltrattamenti, in quanto i vincoli nascenti dal coniugio o dalla filiazione permangono integri anche a seguito del venir meno della convivenza

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43286. La massima estrapolata: Fino al momento del divorzio e’ comunque configurabile il reato di maltrattamenti, in quanto i vincoli nascenti dal coniugio o dalla filiazione permangono integri anche a seguito del venir meno della convivenza. Integra il reato di cui all’articolo 570 cod....

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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 49997. Le regole dettate dall’art. 192, 3 comma c.p.p. non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato

Le regole dettate dall’art. 192, 3 comma c.p.p. non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell’attendibilità intrinseca del suo racconto, che peraltro deve in tal caso essere...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 25 novembre 2016, n. 50082
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 25 novembre 2016, n. 50082

Deve essere riconosciuto il reato di maltrattamenti (nei confronti della ex moglie) sulla scorta di episodi violenti manifestati occasionalmente e non necessariamente legati da una continuità Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 25 novembre 2016, n. 50082 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 ottobre 2015, n. 43943. La tardività della denuncia per maltrattamenti contro familiari e conviventi non esclude l’attendibilità delle accuse; le persone offese nei reati commessi nell’ambito familiare sono spesso restie ad esternare le vicende subite a causa sia dei sentimenti contrastanti che provano per il maltrattante sia della possibile dipendenza psicologica ed economica dal partner.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 ottobre 2015, n. 43943 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. BASSI A. – rel. Consigliere Dott. PATERNO’...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 29 gennaio 2015, n. 4332. Il maltrattamento occasionale da parte del marito nei confronti della moglie non determina automaticamente anche un reato nei confronti dei figli. Perchè possa emergere un'autonoma fattispecie di incriminazione per maltrattamenti nei confronti dei figli occorre, infatti, che i fatti addebitati al padre nei confronti dell'altro genitore abbiano il carattere dell'abitualità e non dell'occasionalità

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 29 gennaio 2015, n. 4332 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. LANZA Luigi – rel. Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. DE...