L’indagine sulla portata di una clausola compromissoria, ai fini della risoluzione di una questione di competenza, rientra nei poteri della Corte di Cassazione che, in tale materia, è anche giudice di fatt Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 21 aprile 2017, n. 10127 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 gennaio 2016, n. 1099. E’ nullo il lodo arbitrale, per violazione del principio del contradditorio, nel caso in cui gli arbitri abbiano omesso di rendere edotte le parti circa il carattere perentorio dei termini dagli stessi fissati per la formulazione dei quesiti e la proposizione delle istanze istruttorie
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 21 gennaio 2016, n. 1099 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 ottobre 2015, n. 21709. Nella locazione di immobile per uso diverso da quello abitativo, il locatore è inadempiente ove non abbia ottenuto in presenza di un obbligo specifico – contrattualmente assunto – le autorizzazioni o concessioni amministrative che condizionano la regolarità del bene sotto il profilo edilizio (e, in particolare, la sua abitabilità e la sua idoneità all’esercizio di un’attività commerciale), ovvero quando le carenze intrinseche o le caratteristiche proprie del bene locato ostino all’adozione di tali atti e all’esercizio dell’attività del conduttore in conformità all’uso pattuito
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 ottobre 2015, n. 21709 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALVAGO Salvatore – Presidente Dott. GIANCOLA M. Cristina – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere Dott. GENOVESE Francesco A. – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 luglio 2015, n. 15841. La clausola compromissoria contenuta nello statuto societario, la quale non preveda che la nomina degli arbitri debba essere effettuata da un soggetto estraneo alla società, è nulla anche ove si tratti di arbitrato irrituale, ed è affetta, sin dall’entrata in vigore del D.lgs. n. 5 del 2003, da nullità sopravvenuta rilevabile d’ufficio
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 luglio 2015, n. 15841 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 settembre 2015, n.17393. L’accertamento relativo al rapporto sostanziale demandato alla valutazione degli arbitri non viola il principio di autonomia della clausola compromissoria rispetto al negozio cui si riferisce, principio che è fissato in ragione del rispetto della volontà delle parti di rinunciare alla giurisdizione ordinaria a favore degli arbitri. La nullità del contratto non travolge la clausola compromissoria in esso contenuta (salvo quando la causa dell’invalidità è esterna al contratto, e comune a questo e alla clausola) e resta intatto il dovere degli arbitri di conoscere delle cause inerenti alla validità del contratto medesimo
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 1 settembre 2015, n.17393 Ritenuto in fatto Con lodo del 13.9.2005 il Collegio arbitrale, adito dalla S.p.A. Centro Servizi Avanzati Calabria, condannò la Regione Calabria al pagamento della somma di Euro 271.600,00 per ciascuno degli anni 2003 e 2004 per l’erogazione di servizi connessi all’attività convegnistica e la...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 gennaio 2015, n. 744. Il lodo arbitrale emesso oltre il termine non è – benché nullo – emesso in carenza radicale di "potestas iudicandi" degli arbitri, atteso che, a norma dell'art. 821 cod. proc. civ., il decorso del termine per la decisione non può essere fatto valere come causa di nullità del lodo se la parte, prima della deliberazione di quest'ultimo, non abbia notificato alle altre parti e agli arbitri che intende far valere la decadenza, e la possibilità che, con il mancato adempimento di tale onere, la nullità del lodo sia sanata è incompatibile con l'esclusione radicale della "potestas iudicandi"; con la conseguenza che la declaratoria di nullità del lodo per tale causa non impedisce alla corte di appello il passaggio alla fase rescissoria ai sensi dell'art. 830, secondo comma, cod. proc. civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 19 gennaio 2015, n. 744 Svolgimento del processo 1 – La Corte di appello di Catania, con la sentenza indicata in epigrafe, ha rigettato l’impugnazione proposta dalla Soc. Coop. Edilizia a r.l. Altair nei confronti di M.S. , titolare dell’omonima impresa, avverso il lodo depositato in data 11...