Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 aprile 2018, n. 8779. La previsione nella contrattazione collettiva della recidiva quale ipotesi di giustificato motivo del licenziamento non esclude la valutazione del giudice sulla gravità della violazione contestata. Sentenza 10 aprile 2018, n. 8779 Data udienza 16 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 settembre 2017, n. 22720. Licenziamento intimato durante la gravidanza alla lavoratrice madre
Illegittimo il licenziamento della lavoratrice madre per la chiusura di un reparto. Sentenza 28 settembre 2017, n. 22720 Data udienza 3 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAMMONE Giovanni – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BERRINO...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 25 agosto 2017, n. 20409
Non puo’ spettare l’indennita’ sostitutiva del preavviso laddove il lavoratore sia stato reintegrato nel suo posto di lavoro con condanna, sia pure a titolo risarcitorio, alle retribuzioni maturate dal licenziamento alla sentenza. Ordinanza 25 agosto 2017, n. 20409 Data udienza 16 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 novembre 2016, n. 23435
Sul risarcimento minimo che spetta in caso di licenziamento invalido o inefficace non può incidere, in senso riduttivo, neppure un eventuale concorso di colpa del lavoratore nella produzione di un danno che trova la sua fonte nell’illegittimità del licenziamento. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 novembre 2016, n. 23435 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 luglio 2016, n. 14103
La gravità dell’inadempimento del lavoratore deve essere valutata nel rispetto della regola generale della “non scarsa importanza” di cui all’art. 1455 c.c., sicché l’irrogazione della massima sanzione disciplinare risulta giustificata solamente in presenza di un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali, tale, cioè, da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro per essersi irrimediabilmente incrinato...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 gennaio 2016, n. 709. In caso di licenziamento illegittimo, ove il lavoratore, nel regime della c.d. tutela reale – nella specie, quello dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori – opti per l’indennità sostitutiva della reintegrazione, avvalendosi della facoltà prevista dal comma 5 della citata norma, il rapporto di lavoro, con comunicazione al datore di lavoro di tale scelta, si estingue anche se non è intervenuto il pagamento dell’indennità, senza che permanga – per il periodo successivo, in cui la prestazione lavorativa non è dovuta né può essere pretesa – alcun obbligo retributivo. Ne consegue che l’obbligo di pagamento dell’indennità è soggetto alla disciplina della mora debendi del datore di lavoro, con applicazione dell’art. 429 cod. proc. civ., salva la prova del maggior danno, a carico del lavoratore
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 18 gennaio 2016, n. 709 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – rel. Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. NEGRI DELLA TORRE Paolo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 gennaio 2016, n. 203. Ai fini del decorso del termine di decadenza di cui all’art. 18, comma 5, nel testo applicabile “ratione temporis”, dello Statuto dei Lavoratori per il pagamento dell’indennità sostitutiva della reintegra, assume rilevanza la conoscenza – effettiva e completa – da parte del lavoratore della sentenza di declaratoria di illegittimità del licenziamento, a prescindere dalla comunicazione di avvenuto deposito della stessa da parte della cancelleria, potendo avere il valore di questa anche la notificazione – operata dallo stesso ricorrente – della sentenza, ai fini esecutivi della stessa nel capo relativo al risarcimento del danno da licenziamento illegittimo
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 11 gennaio 2016, n. 203 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. BUFFA Francesco...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 settembre 2015, n. 17777. In caso di licenziamento illegittimo, il ritardo nel pagamento dell’indennità sostitutiva, scelta dal lavoratore in luogo del reintegro, non può dar luogo ad alcun obbligo retributivo da parte del datore in quanto il rapporto di lavoro deve ritenersi estinto al momento dell’opzione
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 8 settembre 2015, n. 17777 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. TRICOMI Irene...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 febbraio 2015, n. 3852. Illegittimo il licenziamento per mancato superamento di prova quando quest'ultima non sia individuabile in relazione al tipo di lavoro svolto, nemmeno per relationem. E al tempo stesso l'ex prestatore ha diritto a percepire solo cinque mensilità se a stretto giro trovi altra occupazione ben retribuita
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 febbraio 2015, n. 3852 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere Dott. AMENDOLA Fabrizio...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 febbraio 2015, n. 3121. È illegittimo il licenziamento del dirigente non gradito per sostituirlo con un proprio uomo di fiducia. La libertà di iniziativa economica, infatti, non è in grado ex se di offrire copertura a licenziamenti immotivati o pretestuosi
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 febbraio 2015, n. 3121 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. AMENDOLA Fabrizio – Consigliere Dott. BUFFA Francesco –...