Rapporto tra le previsioni della contrattazione collettiva e i fatti posti a fondamento di licenziamenti disciplinari
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Rapporto tra le previsioni della contrattazione collettiva e i fatti posti a fondamento di licenziamenti disciplinari

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 20 maggio 2019, n. 13534. La massima estrapolata: In tema di licenziamento disciplinare, ed in particolare in tema di rapporto tra le previsioni della contrattazione collettiva e i fatti posti a fondamento di licenziamenti ontologicamente disciplinari, vale il principio per il quale la contrattazione collettiva non vincola mai in...

In tema di licenziamento disciplinare
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In tema di licenziamento disciplinare

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 18 aprile 2019, n. 10853. La massima estrapolata: In tema di licenziamento disciplinare, la necessaria correlazione dell’addebito con la sanzione deve essere garantita e presidiata, in chiave di tutela dell’esigenza difensiva del lavoratore, anche in sede giudiziale, nella quale le condotte del lavoratore medesimo sulle quali è incentrato l’esame...

Licenziamento disciplinare, rilevante intervallo temporale tra i fatti contestati e l’esercizio del potere disciplinare
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Licenziamento disciplinare, rilevante intervallo temporale tra i fatti contestati e l’esercizio del potere disciplinare

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 15 novembre 2018, n. 29398. La massima estrapolata: In tema di licenziamento disciplinare, ove sussista un rilevante intervallo temporale tra i fatti contestati e l’esercizio del potere disciplinare, la tempestività di tale esercizio deve essere valutata in relazione al tempo necessario per acquisire conoscenza della riferibilità del fatto, nelle...

Licenziamento disciplinare e commenti offensivi sui social network
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Licenziamento disciplinare e commenti offensivi sui social network

Corte di Cassazione, sezione sesta lavoro, Ordinanza 12 novembre 2018, n. 28878 La massima estrapolata: In materia di licenziamento disciplinare, deve ritenersi pienamente assolto l’onere della prova a carico del datore di lavoro qualora questi provi la ricorrenza della giusta causa, altresì mediante identificazione dell’anonimo denunciante reo di aver pronunciato e pubblicato sui social network...

Nulla la sanzione disciplinare del licenziamento per il dipendente che svolga altro lavoro in malattia se non pregiudica la guarigione.
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Nulla la sanzione disciplinare del licenziamento per il dipendente che svolga altro lavoro in malattia se non pregiudica la guarigione.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 31 agosto 2018, n. 21517. La massima estrapolata: Nulla la sanzione disciplinare del licenziamento per il dipendente che svolga altro lavoro in malattia se non pregiudica la guarigione. Sentenza 31 agosto 2018, n. 21517 Data udienza 9 maggio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

In tema di licenziamento disciplinare
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In tema di licenziamento disciplinare

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 4 giugno 2018, n. 14192. Le massime estrapolate: In tema di licenziamento disciplinare spetta al giudice del merito procedere alla valutazione della proporzionalita’ della sanzione espulsiva rispetto alla condotta addebitata al lavoratore con riferimento a tutte le circostanze del caso concreto, secondo un apprezzamento di fatto che non e’...

Per l’indagine in ordine alla individuazione dei parametri per il licenziamento per giusta causa
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Per l’indagine in ordine alla individuazione dei parametri per il licenziamento per giusta causa

Corte di Cassazione, sezione sesta lavoro, Ordinanza 24 maggio 2018, n. 12916. La massima estrapolata: Per l’indagine in ordine alla individuazione dei parametri per il licenziamento per giusta causa, quanto per l’indagine in ordine alla sussistenza delle ipotesi di licenziamento contemplate dai contratti collettivi rileva l’accertamento in concreto circa la reale entita’ e gravita’ del...

La nozione di insubordinazione, nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato, non puo’ essere limitata al rifiuto di adempimento delle disposizioni dei superiori
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La nozione di insubordinazione, nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato, non puo’ essere limitata al rifiuto di adempimento delle disposizioni dei superiori

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 aprile 2018, n. 9736. La nozione di insubordinazione, nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato, non puo’ essere limitata al rifiuto di adempimento delle disposizioni dei superiori, ma implica necessariamente anche qualsiasi altro comportamento atto a pregiudicare l’esecuzione ed il corretto svolgimento di dette disposizioni nel quadro della organizzazione...

La previa contestazione dell’addebito, necessaria in funzione dei licenziamenti qualificabili come disciplinari
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La previa contestazione dell’addebito, necessaria in funzione dei licenziamenti qualificabili come disciplinari

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 aprile 2018, n. 9590. La previa contestazione dell’addebito, necessaria in funzione dei licenziamenti qualificabili come disciplinari, ha lo scopo di consentire al lavoratore l’immediata difesa e deve conseguentemente rivestire il carattere della specificita’, che e’ integrato quando sono fornite le indicazioni necessarie ed essenziali per individuare, nella sua...

La valenza probatoria nel giudizio disciplinare della sentenza di applicazione della pena ex articolo 444 c.p.p., costituisce un indiscutibile elemento di prova per il giudice di merito il quale, ove intenda disconoscere tale efficacia probatoria, ha il dovere di spiegare le ragioni per cui l’imputato avrebbe ammesso una sua insussistente responsabilita’ ed il giudice penale abbia prestato fede a tale ammissione.
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La valenza probatoria nel giudizio disciplinare della sentenza di applicazione della pena ex articolo 444 c.p.p., costituisce un indiscutibile elemento di prova per il giudice di merito il quale, ove intenda disconoscere tale efficacia probatoria, ha il dovere di spiegare le ragioni per cui l’imputato avrebbe ammesso una sua insussistente responsabilita’ ed il giudice penale abbia prestato fede a tale ammissione.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 aprile 2018, n. 9126. Il giudice civile, ai fini del proprio convincimento, puo’ autonomamente valutare, nel contraddittorio tra le parti, ogni elemento dotato di efficacia probatoria e, dunque, anche le prove raccolte in un processo penale (e cio’ anche se sia mancato il vaglio critico del dibattimento in...