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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 41468 del 7 ottobre 2013. Non è invocabile la legittima difesa da parte di colui che accetti una sfida, ponendosi volontariamente in una situazione di inevitabile pericolo per la propria incolumità, fronteggiabile solo con l’aggressione altrui”

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 41468 del 7 ottobre 2013 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza resa il 16 aprile 2013 il Tribunale di Brescia confermava l’ordinanza con la quale il G.I.P. del Tribunale di Bergamo in data 28 marzo 2013 aveva applicato a M.B. la misura della custodia cautelare in carcere...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 luglio 2013, n. 29481. La legittima difesa non è invocabile da parte di colui che accetti una sfida o si ponga volontariamente in una situazione di pericolo (nella fattispecie rissa) dalla quale è prevedibile o ragionevole attendersi che derivi la necessità di difendersi dall’altrui aggressione

La massima La legittima difesa non è invocabile da parte di colui che accetti una sfida o si ponga volontariamente in una situazione di pericolo dalla quale è prevedibile o ragionevole attendersi che derivi la necessità di difendersi dall’altrui aggressione. Ne deriva che non è scriminata la condotta di chi a seguito di una rissa,...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 giugno 2013, n. 27595. In tema di scriminante putativa

La massima L’eccesso colposo sottintende i presupposti della scriminante con il superamento del limiti a quest’ultima collegati, sicché, per stabilire se nel fatto si siano ecceduti colposamente i limiti della difesa legittima, bisogna prima accertare la inadeguatezza della reazione difensiva, per l’eccesso nell’uso dei mezzi a disposizione dell’aggredito in un preciso contesto spazio temporale e...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 11 gennaio 2013, n. 1490. No all’esimente della legittima difesa se l’imputato investe non una ma due volte la stessa persona

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 11 gennaio 2013, n. 1490 Ritenuto in fatto Con sentenza 14/5/10 il Gup del Tribunale di Bergamo, in esito a giudizio abbreviato, con le attenuanti generiche e la diminuente del rito, condannava T.A. alla pena di anni 4 di reclusione e di giorni 14 di arresto ed...