Non può essere considerata assente ingiustificata la dipendente che si è sottoposta alla visita del medico competente ottenendo un giudizio di inabilità alle mansioni svolte Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 15 marzo 2017, n. 6771 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 settembre 2016, n. 17867
In caso di assunzione a tempo determinato di un lavoratore disabile è richiesta l’indicazione nel contratto di lavoro delle ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo che giustificano l’apposizione del termine come previsto dal regime generale di cui al Dlgs 368/2001 Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 9 settembre 2016, n. 17867 REPUBBLICA ITALIANA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 febbraio 2016, n. 2113. Difetti di informativa della comunicazione di avvio della procedura ex art. 4 legge 223 del 1991 possono rilevare solo quando sia allegata e provata la loro effettiva incidenza sul potere di controllo delle organizzazioni sindacali con concreto pregiudizio per i lavoratori; cosi anche il mancato rispetto dei criteri di scelta impone allegazione e prova di una non corretta valutazione di elementi che avrebbero determinato risultati differenti ai fini della graduatoria dei licenziandi. La stessa denuncia di discriminazione di genere impone innanzitutto allegazione e prova di fatti precisi concordanti e connotati da serietà che consentano di far ritenere probabile la discriminazione
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 febbraio 2016, n. 2113 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VENUTI Pietro – Presidente Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. GHINOY Paola –...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 febbraio 2015, n. 3931. Il licenziamento per superamento del periodo di comporto è fattispecie diversa dal licenziamento per giustificato motivo oggettivo e pertanto al licenziamento del lavoratore disabile per superamento del periodo di conservazione del posto non è applicabile il comma 4 dell'articolo 10 della legge 68/1999, secondo cui è annullabile il licenziamento del lavoratore occupato obbligatoriamente per riduzione di personale o giustificato motivo oggettivo quando al momento della cessazione del rapporto il numero dei rimanenti lavoratori occupati obbligatoriamente sia inferiore alla quota di riserva
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 febbraio 2015, n. 3931 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere Dott. AMENDOLA...