In tema di contratti bancari, la disposizione dettata dall’articolo 2-bis, comma secondo, del DL n. 185/2008, che attribuisce rilevanza, ai fini dell’applicazione dell’articolo 1815 c.c., dell’articolo 644 c.p., e della L. n. 108/1996, articoli 2 e 3, agli interessi, alle commissioni e alle provvigioni derivanti dalle clausole, comunque denominate, che prevedono una remunerazione, a favore...
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 luglio 2016, n. 15408
Riconosciuta la vessatorietà della clausola che attribuisce alla banca la facoltà di sospendere il pagamento degli interessi per l’ipotesi di default dell’emittente Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 26 luglio 2016, n. 15408 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 gennaio 2016, n. 801. Si intendono usurari gli interessi che superano il tasso soglia previsto dalla legge nel momento in cui sono promessi o comunque convenuti, indipendentemente dal momento del loro pagamento
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I sentenza 19 gennaio 2016, n. 801 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente – Dott. DIDONE Antonio – Consigliere – Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere – Dott. DE CHIARA Carlo – rel. Consigliere – Dott. NAZZICONE Loredana – Consigliere – ha pronunciato la seguente: sentenza sul...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 ottobre 2015, n. 22179. In tema di contratto conto corrente bancario, la convenzione relativa agli interessi deve contenere la puntuale indicazione del tasso praticato e, ove esso sia convenuto come variabile, ai fini della sua precisa individuazione concreta, nel corso della vita del rapporto contrattuale, è necessario il riferimento a parametri che consentano la sua precisa determinazione, non essendo sufficienti generici riferimenti (come ad es. i c.d. usi di piazza), dai quali non emerga con chiarezza quale previsione le parti abbiano inteso richiamare con la loro pattuizione
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 30 ottobre 2015, n. 22179 Svolgimento del processo e motivi della decisione Rilevato che il Tribunale di Catania, con riferimento ai rapporti di conto corrente bancario, intrattenuti da CB. Morganti srl con la Banca Popolare di Verona e Novara, ha accolto la domanda proposta dalla correntista, previa declaratoria...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 febbraio 2015, n. 3802. Gli interessi sulle somme di denaro, liquidate a titolo risarcitorio, decorrono dalla data in cui il danno si è verificato, in quanto, ai sensi dell'art. 1219, secondo comma, cod. civ., il debitore del risarcimento del danno è in mora (mora ex re) dal giorno della consumazione dell'illecito
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 25 febbraio 2015, n. 3802 Svolgimento del processo Con sentenza depositata in data 25 giugno 2009 la Corte d’appello di Roma, in riforma della decisione di primo grado, ha accolto la domanda risarcitoria proposta dalla Società Autolinee Roma – S.A.R. s.r.l. nei confronti del Comune di Roma, in...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 novembre 2014, n. 24160. La corresponsione degli interessi anatocistici presuppone che si tratti di interessi accumulatisi per almeno sei mesi alla data di proposizione della domanda e che la parte ne faccia richiesta in giudizio con una domanda specificamente rivolta ad ottenere la condanna al pagamento di quegli interessi che gl'interessi già scaduti produrranno da quel momento . Qualora la domanda sia ambigua e suscettibile di essere interpretata sia come volta ad ottenere il riconoscimento degli interessi anatocistici sia come richiesta degli interessi moratori destinati a maturare dopo la domanda e fino all'effettivo pagamento, il giudice del merito, stante la necessaria specificità della richiesta di anatocismo, non può ritenere proposta la domanda di tali interessi, ogni qualvolta l'esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto che costituiscono le ragioni della domanda, alla quale egli deve far riferimento per risolvere quell'ambiguità, non fornisca argomenti in tal senso, incorrendo altrimenti nel vizio di violazione del principio di corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 12 novembre 2014, n. 24160 Svolgimento del processo 1. — La Si fra Sud S.r.l., appaltatrice dei lavori di recupero di alcuni fabbricati siti in (omissis), ad essa affidati con contratti del 26 luglio 1984 e del 22 ottobre 1985, convenne in giudizio il Comune di Napoli, chiedendone...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 settembre 2014, n. 19696. La nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi a carico del cliente produce i suoi effetti fin dall'inizio del rapporto di conto corrente, anche per la fase anteriore all'affermarsi dell'orientamento che ha escluso la sussistenza di un uso normativo relativo alla capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi. Pertanto, dichiarata la nullità della previsione negoziale di capitalizzazione trimestrale, per contrasto con il divieto di anatocismo stabilito dall'art. 1283 cod. civ. (il quale osterebbe anche ad un'eventuale previsione negoziale di capitalizzazione annuale), gli interessi a debito del correntista devono essere calcolati senza operare alcuna capitalizzazione
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 18 settembre 2014, n. 19696 Ritenuto in fatto La Banca di Roma s.p.a., successivamente divenuta Capitalia s.p.a, otteneva decreto ingiuntivo con il quale veniva ingiunto di pagare per l’intero ad A.L. e pro quota di un terzo ad A. e T.I. la somma di L. 93.426.768 oltre agli...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 dicembre 2013, n. 27118. In tema di commissione massimo scoperto: le clausole contrattuali di rinvio agli usi sono nulle e si considerano non apposte
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 4 dicembre 2013, n. 27118 Svolgimento del processo Con sentenza del 2 febbraio 2006 la Corte di appello di Napoli, in parziale riforma della sentenza del Tribunale della stessa città in data 23 luglio 2001, riduceva da lire 73.614.389 a lire 58.732.082 la somma dovuta da F..G. e...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 ottobre 2013 n. 22982. Gli interessi di mora per il mancato pagamento del professionista decorrono dal terzo mese successivo l’invio della parcella, ma quando c’è un contenzioso tra avvocato e cliente sul compenso quest’ultimo non è in mora fino all’ordinanza di liquidazione del debito
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 ottobre 2013 n. 22982[1] Se è vero che, in tema di liquidazione di diritti ed onorari di avvocato e procuratore a carico del cliente, la disposizione comune alle tre tariffe forensi (civile, penale e stragiudiziale) contenuta nel D.M. 14 febbraio 1992, n. 238...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 settembre 2013, n. 21466. Una volta esclusa la validita’ della clausola in base alla quale sono stati calcolati gl’interessi, soltanto la produzione degli estratti conto a partire dalla data di apertura del conto corrente consente di pervenire, attraverso l’integrale ricostruzione del dare e dell’avere con l’applicazione del tasso legale, alla determinazione del credito della banca, sempre che la stessa non risulti addirittura debitrice, una volta depurato il conto dagl’interessi non dovuti
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 19 settembre 2013, n. 21466 Integrale CONTRATTI BANCARI – OPERAZIONI BANCARIE IN CONTO CORRENTE REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. FORTE Fabrizio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria...
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