In tema di reati contro l’ambiente, integra il reato di getto pericoloso di cose (art. 674 c.p.) lo sversamento di acque maleodoranti e certamente ricche di elementi fortemente inquinanti, e come tali fonte di evidente pericolo per la salute degli individui, nel letto di un torrente, attraverso tratti di terreno aperti al transito ed anche...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 novembre 2016, n. 4954
In tema di impianti termici, le disposizioni contenute nell’Allegato IX alla Parte Quinta, Parte II, del d.lgs. 152/2006, relative all’incombustibilità dei materiali con i quali devono essere realizzati i camini, costituendo regole tecniche, ai sensi dell’art. 8, paragrafo 1, comma 1, della Direttiva 89/106/CEE, risultano inapplicabili, in quanto non notificate alla Commissione prima della loro...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 31 ottobre 2016, n. 4598
La direttiva 2003/87/CE ha previsto l’istituzione di un sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra, fissando un tetto alle emissioni totali e stabilendo che nessun impianto produttivo può esercitare alcuna delle attività elencate nell’Allegato I della stessa direttiva, che comportino emissioni di gas serra, senza essere munito di idonea autorizzazione....
Ai sensi dell’art. 269, commi 7 e 8, d.lgs. n. 152 del 2006, che parla di “aggiornamento” dell’autorizzazione, è consentita l’introduzione di nuove prescrizioni rispetto a quelle già previste nell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata in favore dell’insediamento produttivo. Il comma 8 precisa che l’aggiornamento è cosa diversa dal mero rinnovo, e consiste nell’adeguamento modificativo delle prescrizioni alle mutate situazioni di fatto e di diritto, e che deve inerire alla originaria autorizzazione, costituente espressione del potere esercitato dall’amministrazione. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 28 aprile 2016, n. 1633.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 28 aprile 2016, n. 1633 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 777 del 2009, proposto da: Ag. s.c. a r.l., in nome del legale rappresentante, rappresentata e difesa...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 30 dicembre 2015, n. 5863. La revoca in autotutela di un finanziamento pubblico in quanto illegittimo costituisce atto doveroso, espressione della legittima gestione delle risorse pubbliche; da ciò discende che mancata comunicazione dell’avvio del procedimento amministrativo avente ad oggetto il recupero di somme erroneamente corrisposte dall’amministrazione non costituisce, pertanto, causa di illegittimità dell’atto stesso
Consiglio di Stato sezione V sentenza 30 dicembre 2015, n. 5863 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8645 del 2014, proposto dalla s.r.l. Ir. in liquidazione, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato...