La liquidazione dell’indennizzo per la riparazione dell’ingiusta detenzione e’ svincolata da criteri rigidi, e si deve basare su una valutazione equitativa che tenga globalmente conto non solo della durata della custodia cautelare, ma anche, e non marginalmente, delle conseguenze personali e familiari scaturite dalla privazione della liberta’, e cio’ sia per effetto dell’applicabilita’, in tale...
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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 febbraio 2016, n. 7787. In tema di riparazione dell’errore giudiziario, il giudice nel procedimento di liquidazione del danno può utilizzare sia il criterio, risarcitorio, con riferimento ai danni patrimoniali e non patrimoniali, sia il criterio equitativo, limitandolo alle voci non esattamente quantificabili
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 febbraio 2016, n. 7787 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. IZZO Fausto – Consigliere Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. PEZZELLA...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 18 gennaio 2016, n. 1856. Benché la domanda di riconoscimento degli interessi legali sull’indennità a titolo di riparazione per l’ingiusta detenzione ben possa sopravvenire nel corso del giudizio (attesa la relativa natura corrispettiva e non moratoria), deve ritenersi comunque indispensabile, ai fini del ridetto riconoscimento, che l’istante proponga formalmente la corrispondente domanda, diversamente dovendo ritenersi che l’eventuale pronuncia di riconoscimento del giudice avvenga inammissibilmente ultra petita, in violazione del principio generale di diritto processuale sancito dall’art. 112 c.p.c., ai sensi del quale “il giudice deve pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 18 gennaio 2016, n. 1856 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIAMPI Francesco M. – Presidente Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – Consigliere Dott. BELLINI Ugo – Consigliere Dott. DELL’UTRI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 gennaio 2016, n. 51. Il sindacato dei giudice di legittimità sull’ordinanza che definisce il procedimento per la riparazione dell’ingiusta detenzione è limitato alla correttezza del procedimento logico giuridico con cui il giudice è pervenuto ad accertare o negare i presupposti per l’ottenimento dei beneficio indicato. Resta invece nelle esclusive attribuzioni dei giudice di merito, che è tenuto a motivare adeguatamente e logicamente il suo convincimento, la valutazione sull’esistenza e la gravità della colpa o sull’esistenza del dolo
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 5 gennaio 2016, n. 51 Ritenuto in fatto 1.C.L., ad esito di udienza di convalida di fermo, in esecuzione dell’ordinanza cautelare 1/6/2011 emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese, veniva sottoposta alla misura della custodia cautelare in carcere in relazione ai reati di cui...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 12 novembre 2015, n. 45247. L’esecuzione di un ordine di carcerazione originariamente legittimo ma relativo ad una pena risultante estintasi, in ragione del lungo arco temporale intercorso tra l’emissione del titolo e la sua esecuzione, determina l’ingiustizia della detenzione sofferta e, dunque, la configurabilità del diritto all’equa riparazione
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 12 novembre 2015, n. 45247 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – rel. Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Maria – Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 giugno 2015, n. 23726. La richiesta di riparazione per l’ingiusta detenzione e’ ammissibile anche in relazione alla restrizione della liberta’ indebitamente sofferta per l’applicazione della misura di sicurezza del ricovero in una casa di cura
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 giugno 2015, n. 23726 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetana – Consigliere Dott. BASSI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 26 maggio 2015, n. 22063. Non spetta alcuna riparazione per ingiusta detenzione al dirigente comunale che assecondi la volontà del sindaco di demansionare dipendenti della polizia municipale che risultino sgraditi al primo cittadino
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 26 maggio 2015, n. 22063 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Mari – Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 8 gennaio 2015, n. 274. Il rapporto processuale relativo alla riparazione per l'ingiusta detenzione ha natura civilistica ed il carico delle spese della procedura va regolato secondo il principio di soccombenza di cui all'articolo 91 c.p.c. In tema di liquidazione delle spese, per l'ipotesi di cassazione della sentenza, il giudice del rinvio, cui la causa sia stata rimessa anche per provvedere sulle spese del giudizio di legittimita', deve attenersi al principio della soccombenza applicato all'esito globale del processo, piuttosto che ai diversi gradi del giudizio e al loro risultato, con la conseguenza che la parte vittoriosa nel giudizio di cassazione e tuttavia soccombente in rapporto all'esito finale della lite, puo' essere legittimamente condannata al rimborso delle spese in favore dell'altra parte anche per il grado di cassazione
Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 8 gennaio 2015, n. 274 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 settembre 2014, n. 37845. Chi ha subito il carcere a causa di un vizio dell'ordine di esecuzione derivante da un difetto di notifica della sentenza ha sempre diritto alla riparazione per ingiusta detenzione. Nessun rilievo ha dunque la condotta processuale dell'imputato – in questo caso contumace – che non può essere considerata rilevante al fine di individuarne una «colpa grave» tale da fargli perdere il diritto al risarcimento
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 settembre 2014, n. 37845 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. MARINI Luigi – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ACETO...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 27 maggio 2014, n. 21598. Il risarcimento per ingiusta detenzione non può essere negato sulla base di elementi fattuali vaghi e privi di univoco fondamento probatorio, dovendo al contrario fondarsi su comportamenti concreti o specifici rivelatori di grave o macroscopica negligenza
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 27 maggio 2014, n. 21598 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. CIAMPI Francesco Mari – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – rel. Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott. SERRAO...