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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 maggio 2014, n. 9945. La responsabilità dell'imprenditore per la mancata adozione delle misure idonee a tutelare l'integrità fisica del lavoratore discende o da norme specifiche o, quando queste non siano rinvenibili, dalla norma di ordine generale di cui all'art. 2087 cod. civ., la quale impone all'imprenditore l'obbligo di adottare nell'esercizio dell'impresa tutte quelle misure che, secondo la particolarità del lavoro in concreto svolto dai dipendenti, si rendano necessarie a tutelare l'integrità fisica dei lavoratori. Se è vero che l'art. 2087 cod. civ. non configura un'ipotesi di responsabilità oggettiva e che incombe al lavoratore che lamenti di avere subito, a causa dell'attività lavorativa svolta, un danno alla salute, l'onere di provare l'esistenza di tale danno, come pure la nocività dell'ambiente o delle condizioni di lavoro, nonché il nesso tra l'uno e l'altro, è altresì vero che, ove il lavoratore abbia fornito la prova di tali circostanze, sussiste per il datore di lavoro l'onere di provare di avere adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno e che la malattia del dipendente non è ricollegabile alla inosservanza di tali obblighi

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza  8 maggio 2014, n. 9945 Svolgimento del processo Con ricorso al Tribunale di Roma, I.F. agiva, in proprio e nella qualità di esercente la potestà sulla figlia minore S.A. , per ottenere la condanna della soc. Ericsson Telecomunicazioni, quale responsabile ai sensi dell’art. 2087 cod. civ., al risarcimento...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 27 febbraio 2014, n. 9693. Il datore di lavoro risponde dell'infortunio del dipendente se ha consegnato il Pos ai lavoratori invitandoli a leggerlo, ma non li ha adeguatamente informati

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 27 febbraio 2014, n. 9693 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 31 gennaio 2014, n. 4968. In presenza di strutture aziendali complesse, la delega di funzioni esclude la riferibilità di eventi lesivi ai deleganti se sono il frutto di occasionali disfunzioni; quando invece sono determinate da difetti strutturali aziendali e del processo produttivo, permane la responsabilità dei vertici aziendali e quindi di tutti i componenti del consiglio di amministrazione

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 31 gennaio 2014, n. 4968 Ritenuto in fatto  1. V.V. veniva tratto a giudizio avanti il Tribunale di Belluno, sez. dist. di Cadore, per rispondere del “delitto p. e p. dagli artt. 40, comma secondo, e 590, comma secondo, cod. pen., perché, nella sua qualità di legale rappresentante...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 febbraio 2014, n. 2455. In caso di infortuni sul lavoro, il concorso di responsabilità del dipendente non può farsi derivare dall’essere l’infortunato qualificabile come «lavoratore esperto con mansioni di coordinatore degli altri operai». Il ruolo di «preposto alla sicurezza», infatti, va attribuito in via formale e dietro specifica formazione

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 4 febbraio 2014, n. 2455 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. MANCINO Rossana – Consigliere Dott. PAGETTA Antonella...