L’allocazione di una sacca interna ai propri indumenti appositamente predisposta, che ha consentito di portare via la merce senza destare sospetto, costituisce quid pluris necessario e sufficiente ad integrare l’aggravante contestata, trattandosi di mezzo insidioso, idoneo a far attenuare l’attenzione del possessore del bene nella difesa nel patrimonio, al fine di consentire la consumazione del...
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 1 dicembre 2017, n. 54311. Furto consumato
Non può parlarsi correttamente di furto consumato quando la cosa mobile non è uscita definitivamente dalla sfera di vigilanza del soggetto passivo Sentenza 1 dicembre 2017, n. 54311 Data udienza 25 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VESSICHELLI...
Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 16 novembre 2017, n. 52445. Nell’ipotesi di sottrazione di una cosa dopo l’esaurimento della azione violenta, si configura il delitto di rapina e non quello di furto
Nell’ipotesi di sottrazione di una cosa dopo l’esaurimento della azione violenta, si configura il delitto di rapina e non quello di furto, qualora il proposito della sottrazione sorga e si formi prima della attuazione della violenza, sempre che sussista un nesso di casualità apparente tra quest’ultima e l’impossessamento, nel senso che il secondo sia la...
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 14 novembre 2017, n. 51895.
Nell’ipotesi di smarrimento di cose che, come gli assegni o le carte di credito, conservino chiari ed intatti i segni esteriori di un legittimo possesso altrui, il venir meno della relazione materiale fra la cosa ed il suo titolare non implica la cessazione del potere di fatto di quest’ultimo sul bene smarrito, con la conseguenza...
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 9 novembre 2017, n. 51113. Il corridoio di passaggio di un Istituto Scolastico non presenta i caratteri tipici della “privata dimora” di cui all’art. 624 bis c.p. in quanto tale luogo non è suscettibile di esclusione ai terzi
Il corridoio di passaggio di un Istituto Scolastico non presenta i caratteri tipici della “privata dimora” di cui all’art. 624 bis c.p. in quanto tale luogo non è suscettibile di esclusione ai terzi; manca un rapporto di durata temporale persona-luogo di sostanziosa consistenza; non si tratta di un luogo generalmente adibito ad attività di studio...
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 24 ottobre 2017, n. 48767. L’aggravante di cui all’articolo 625 c.p., n. 4
L’aggravante di cui all’articolo 625 c.p., n. 4 è configurabile esclusivamente nel caso in cui sia stato lo stesso agente con il proprio comportamento caratterizzato da particolare abilita’, astuzia o avvedutezza a creare la situazione idonea a sorprendere, eludere o attenuare la sorveglianza sul bene. Sentenza 24 ottobre 2017, n. 48767 Data udienza 22 settembre...
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 4 ottobre 2017, n. 45637. Furto di autovettura e l’aggravante di cui all’art. 625, comma primo, n. 7, cod. pen.
Sussiste l’aggravante di cui all’art. 625, comma primo, n. 7, cod. pen. – sub specie di esposizione della cosa per necessità o per destinazione alla pubblica fede – nel caso in cui il soggetto attivo si impossessi di un’autovettura dotata di antifurto satellitare, il quale, pur attuando la costante percepibilità della localizzazione del veicolo, non...
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 25 settembre 2017, n.44019. L’aggravante del bene esposto per necessità o consuetudine alla pubblica fede nel caso di furto di autovettura parcheggiata
Sussiste l’aggravante del bene esposto per necessità o consuetudine alla pubblica fede nel caso di furto di autovettura parcheggiata sulla pubblica via o in luogo privato accessibile al pubblico, anche nell’ipotesi in cui la stessa non ha le portiere chiuse con le chiavi e queste ultime sono inserite nel cruscotto del veicolo. CORTE DI CASSAZIONE,...
Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 31 agosto 2017, n. 39591. In tema uso abusivo della carta di credito e dichiarazioni rese dalla dipendente della banche
Per un caso di uso abusivo della carta di credito non c’è violazione del diritto di difesa nel caso di utilizzo delle dichiarazione rese dalla dipendente della banche agli ispettori dell’istituto di credito prima del formale avvio del procedimento disciplinare. Non è infatti violato il codice di rito penale che regolamentano solo l’acquisizione delle prove...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 22 giugno 2017, n. 31345
Ai fini della configurabilità del delitto previsto dall’art. 624 bis c.p., i luoghi di lavoro non rientrano nella nozione di privata dimora, salvo che il fatto sia avvenuto all’interno di un’ area riservata alla sfera privata della persona offesa: rientrano, quindi, nella nozione di dimora privata esclusivamente i luoghi, anche destinati ad attività lavorativa o...