Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 25 gennaio 2018, n. 1951.  In mancanza di contratto scritto, il foro del consumatore (residenza o domicilio elettivo) è derogabile
Articolo

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 25 gennaio 2018, n. 1951. In mancanza di contratto scritto, il foro del consumatore (residenza o domicilio elettivo) è derogabile

In mancanza di contratto scritto, il foro del consumatore (residenza o domicilio elettivo) è derogabile, rimanendo escluso che il comportamento processuale del consumatore, che evidentemente è un posterius rispetto all’introduzione del giudizio, possa assumere valore equipollente alla trattativa e giustificare la deroga al foro del consumatore. Ordinanza 25 gennaio 2018, n. 1951 Data udienza 26...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 13 settembre 2017, n. 21187. Nei rapporti tra avvocato e cliente quest’ultimo riveste la qualita’ di “consumatore”

Nei rapporti tra avvocato e cliente quest’ultimo riveste la qualita’ di “consumatore”, ai sensi del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206, articolo 3, comma 1, lettera a), a nulla rilevando che il rapporto sia caratterizzato dall'”intuitu personae” e sia non di contrapposizione, ma di collaborazione (quanto ai rapporti esterni con i terzi), non rientrando...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 9 giugno 2017, n. 14514
Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 9 giugno 2017, n. 14514

Nel procedimento di liquidazione dei compensi di avvocato non trovano applicazione le regole sul foro del consumatore ove la prestazione professionale sia stata resa in un giudizio inerente l’attività imprenditoriale e professionale svolta dal cliente Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 9 giugno 2017, n. 14514 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 14 marzo 2017, n. 6634
Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 14 marzo 2017, n. 6634

L’attivita’ lavorativa quando si tratta di lavoro subordinato, non e’ qualificabile come “attivita’ imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale. Solo se il soggetto persona fisica agisce per uno scopo relativo ad una di queste quattro “attivita’”, e’ esclusa la qualita’ di consumatore, subentrando invece la qualita’ di professionista. Il rapporto di lavoro subordinato non integri “attivita’...