Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 18 ottobre 2017, n. 48107. Falso materiale per chi manomette lo scontrino del parcheggio scaduto alterando l’orario della sosta.
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 18 ottobre 2017, n. 48107. Falso materiale per chi manomette lo scontrino del parcheggio scaduto alterando l’orario della sosta.

Falso materiale per chi manomette lo scontrino del parcheggio scaduto alterando l’orario della sosta. Sentenza 18 ottobre 2017, n. 48107 Data udienza 22 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SETTEMBRE Antonio – Presidente Dott. GUARDIANO Alfredo – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 novembre 2015, n. 44874. Integra il reato di falso materiale l’alterazione di un certificato medico mediante l’aggiunta di una annotazione, ancorché vera (il che priva di rilievo l’argomentazione difensiva incentrata sulla buona fede dell’imputato), in un contesto cronologico successivo e, pertanto, diverso da quello reale, a nulla rilevando che il soggetto agisca per ristabilire la verità effettuale, in quanto la certificazione medica del Pronto Soccorso acquista carattere definitivo in relazione ad ogni singola annotazione ed esce dalla sfera di disponibilità dei suo autore nel momento stesso in cui la singola annotazione viene registrata, laddove l’annotazione clinica oggetto dell’alterazione in questione è successiva alla redazione dello stesso certificato dei Pronto Soccorso. La diagnosi riportata nel referto ha natura di fede privilegiata, essendo preordinata alla certificazione di una situazione caduta nella sfera conoscitiva del pubblico ufficiale, che assume anche un rilievo giuridico esterno alla mera indicazione sanitaria o terapeutica. L’atto pubblico fidefacente è caratterizzato – oltre che dall’attestazione di fatti appartenenti all’attività dei pubblico ufficiale o caduti sotto la sua percezione – dalla circostanza che esso sia destinato ab initio alla prova e cioè precostituito a garanzie della pubblica fede e redatto da un pubblico ufficiale autorizzato, nell’esercizio di una speciale funzione certificatrice

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 9 novembre 2015, n. 44874 Ritenuto in fatto Con sentenza deliberata il 13/12/2013, la Corte di appello di Ancona ha confermato la sentenza dei Tribunale di Camerino 22/01/2013 con la quale N.M.P. – assolto con altri quattro coimputati dal reato di omicidio colposo in danno di P.S. –...