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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 luglio 2014, n. 32619. In tema di valutazione della prova testimoniale da parte del giudice d'appello, sussiste l'obbligo di rinnovare l'istruzione in caso di diversa valutazione dell'attendibilità dei dichiaranti rispetto alla sentenza di primo grado, non solo in caso di assoluzione ma anche nell'ipotesi di condanna

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 23 luglio 2014, n. 32619 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 luglio 2014, n. 32046. La falsità di quanto attestato dal CEL rileva come falso ideologico e non come falso materiale, non potendo tale documento essere considerato un atto pubblico, né al direttore dei lavori dell'opera cui si riferisce può essere attribuita la qualifica di pubblico ufficiale

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 21 luglio 2014, n. 32046 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DUBOLINO Pietro – Presidente Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. PISTORELLI Luc – rel. Consigliere Dott. DEMARCHI...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 10 luglio 2014, n. 30512. La condanna per peculato non salva il notaio dal procedimento per falso in atto pubblico nel caso in cui abbia attestato falsamente una serie di fatti nella procedura di autoliquidazione delle imposte

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 10 luglio 2014, n. 30512 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. VESSICHELLI Mar – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. DEMARCHI...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 23 maggio 2014, n. 21008. Condanna di falso ideologico per il Notaio che redige la procura notarile proveniente da persona, gravemente affetta da malattia degenerativa, non in grado di esprimere la propria volontà

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 23 maggio 2014, n. 21008 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza di cui in epigrafe, la corte d’appello di Milano, in riforma della pronuncia di primo grado, ha assolto con la formula “perché il fatto non costituisce reato”, ritenendo insussistente l’elemento psicologico, B.P. , C.C. e V.S....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 gennaio 2014, n. 4033. Si configura il reato di falso in atto pubblico per il notaio che attribuisce a un cliente in stato vegetativo una manifestazione di volontà (nel caso di specie, l’impossibilità di sottoscrivere gli atti) in realtà mai avvenuta

Suprema Corte di Cassazione sezione V Sentenza 29 gennaio 2014, n. 4033 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. DUBOLINO Pietro – Consigliere Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. DEMARCHI ALBENGO...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 20 gennaio 204, n. 2252. In tema di reati di falso ideologico in atto pubblico, abuso d’ufficio e favoreggiamento

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza  20 gennaio 204, n. 2252 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 30 aprile 2012 la Corte d’Appello di Roma, così riformando la pronuncia di condanna emessa dal giudice dell’udienza preliminare presso il locale Tribunale in esito al giudizio abbreviato, ha assolto M.C. dalle imputazioni di concorso...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 5 dicembre 2013 n. 48803. Il medico libero professionista che emette ricette falsamente riconducibili ad un medico convenzionato Asl commette il delitto di falso ideologico in atto pubblico

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 5 dicembre 2013, n.48803[1] L’elemento psicologico dei reati di falso si sostanzia nel dolo generico, la Corte ritiene che “il giudice di merito trascurava infatti di valutare, per un verso, la consapevolezza degli imputati di dar luogo ad una situazione documentale che rappresentava le visite...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 settembre 2013, n. 39192. La sentenza é un atto pubblico formato dal pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, produttivo di autonomi effetti e che essa si risolve nella statuizione del diritto della parte attrice a conseguire dallo Stato delle elargizioni in denaro a vario titolo. In altri termini, il giudice/p.u. viene tratto in inganno su un presupposto di fatto che, se vero, avrebbe legittimato la sua decisione.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 23 settembre 2013, n. 39192 Ritenuto in fatto 1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato – La ricorrente è indagata per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di vari delitti di falsità ideologica in certificati e di falso per induzione nonché di truffa aggravata ai danni...