La condotta del contribuente, che trascuri di replicare ai questionari disciplinati dal n. 4 dell’articolo 32 del Dpr 600/1973 e non adempia alla richiesta di esibizione di documenti e libri contabili concernenti l’impresa esercitata
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La condotta del contribuente, che trascuri di replicare ai questionari disciplinati dal n. 4 dell’articolo 32 del Dpr 600/1973 e non adempia alla richiesta di esibizione di documenti e libri contabili concernenti l’impresa esercitata

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Ordinanza 7 settembre 2018, n. 21823. La massima estrapolata: La condotta del contribuente, che trascuri di replicare ai questionari disciplinati dal n. 4 dell’articolo 32 del Dpr 600/1973 e non adempia alla richiesta di esibizione di documenti e libri contabili concernenti l’impresa esercitata, in tal modo impedendo o in ogni...

La presunzione legale tributaria prevista dall’articolo 32 del Dpr 600/1973 costituisce (ancora) indizio idoneo ad integrare il fumus commissi delicti
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La presunzione legale tributaria prevista dall’articolo 32 del Dpr 600/1973 costituisce (ancora) indizio idoneo ad integrare il fumus commissi delicti

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 8 giugno 2018, n. 26274. La massima estrapolata: La presunzione legale tributaria prevista dall’articolo 32 del Dpr 600/1973 costituisce (ancora) indizio idoneo ad integrare il fumus commissi delicti per disporre la misura cautelare reale in sede penale, se il professionista, socio di uno studio legale, non dimostra in...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 27 novembre 2017, n. 28311. In tema di IVA e di imposte sui redditi
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 27 novembre 2017, n. 28311. In tema di IVA e di imposte sui redditi

In tema d’IVA, l’accertamento induttivo avente ad oggetto la ricostruzione delle rimanenze iniziali e finali puo’ essere effettuato o sulla base dei dati della contabilita’ aziendale, che costituiscono prova a carico del contribuente e di cui deve presumersi l’esattezza, o attraverso la ricerca di elementi che contraddicano in modo inoppugnabile i dati forniti dal contribuente....

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza  26 ottobre 2017, n. 25498. Il contribuente ha la facoltà, non l’onere di impugnare il diniego del Direttore Regionale delle Entrate di disapplicazione di norme antielusive ex art. 37 bis, comma 8, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 26 ottobre 2017, n. 25498. Il contribuente ha la facoltà, non l’onere di impugnare il diniego del Direttore Regionale delle Entrate di disapplicazione di norme antielusive ex art. 37 bis, comma 8, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600

Il contribuente ha la facoltà, non l’onere di impugnare il diniego del Direttore Regionale delle Entrate di disapplicazione di norme antielusive ex art. 37 bis, comma 8, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, atteso che lo stesso non è atto rientrante nelle tipologie elencate dall’art. 19 del d.lgs. n. 546 del 1992, ma provvedimento...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 4 settembre 2017, n. 20747. In tema di notifica a mezzo posta della cartella esattoriale emessa per la riscossione di sanzioni amministrative
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 4 settembre 2017, n. 20747. In tema di notifica a mezzo posta della cartella esattoriale emessa per la riscossione di sanzioni amministrative

In tema di notifica a mezzo posta della cartella esattoriale emessa per la riscossione di sanzioni amministrative, trova applicazione del Decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, articolo 26, per il quale la notificazione puo’ essere eseguita anche mediante invio, da parte dell’esattore, di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, nel qual caso...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 30 maggio 2017, n. 13561
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 30 maggio 2017, n. 13561

E’ legittimo il ricorso all’accertamento analitico-induttivo del reddito d’impresa ex art. 39, l° comma, lett. d), D.P.R. n. 600/73, anche in presenza di una contabilità formalmente corretta ma complessivamente inattendibile, potendosi, in tale ipotesi, evincere l’esistenza di maggiori ricavi o minori costi in base a presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti. Suprema Corte di...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 5 maggio 2017, n. 11082
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 5 maggio 2017, n. 11082

In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora l’Ufficio determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, la prova documentale contraria ammessa per il contribuente dall’art. 38, sesto comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, nella versione vigente ratione temporis, non riguarda la sola disponibilità di redditi esenti...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 5 maggio 2017, n. 10989
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 5 maggio 2017, n. 10989

In caso di “tributi non armonizzati”, le garanzie fissate nell’art. 12, comma 7, L. n. 212/2000 trovano applicazione esclusivamente in relazione agli accertamenti conseguenti ad accessi, ispezioni e verifiche fiscali effettuate nei locali ove si esercita l’attività imprenditoriale o professionale del contribuente Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria ordinanza 5 maggio 2017, n. 10989 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 17 marzo 2017, n. 6951
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 17 marzo 2017, n. 6951

L’accertamento di cui all’art. 39, comma 1, lett. d) del d.P.R. n. 600/73 (cosiddetto “accertamento analitico-induttivo”) è consentito, anche in presenza di scritture contabili formalmente corrette, qualora la contabilità possa essere considerata complessivamente inattendibile, in quanto confliggente con regole fondamentali di ragionevolezza Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 17 marzo 2017, n. 6951 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 29 marzo 2017, n. 8043
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 29 marzo 2017, n. 8043

In caso di accertamento con redditometro e nel caso emerga una macroscopica incongruenza tra i redditi dichiarati e il tenore di vita della famiglia, al contribuente non basta eccepire la circostanza che le somme provengono dallo smobilizzo di investimenti Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 29 marzo 2017, n. 8043 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...