Non valido l’atto impositivo senza un contraddittorio in merito alle verifiche fatte dalla guardia di finanza presso la sede del contribuente Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 29 settembre 2016, n. 19331 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli...
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 29 settembre 2016, n. 19327
Va accolta la richiesta di rimborso Irap presentata dal componente di uno studio associato relativamente all’Irap versata sui compensi percepiti per incarichi di controllo ed amministrazione ricoperti in società ed enti, fatturati nell’ambito della posizione personale, priva di dipendenti e di beni strumentali di rilievo Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 29 settembre...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 29 settembre 2016, n. 19325
La collaborazione con lo studio legale non fa scattare l’Irap per l’avvocato che produce le fatture per le prestazioni. E’ irrilevante che abbia a disposizione la struttura, pur utilizzando la struttura dello studio, si limita a prestare al suo interno la propria opera di collaboratore Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 29 settembre...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 22 settembre 2016, n. 39379
Per l’individuazione dell’ammontare dell’imposta sottratta ad imposizione, anche al fine di verificare il superamento delle soglie di rilevanza penale, occorre considerare anche gli elementi negativi del reddito, a condizione che siano legittimamente deducibili. Il processo verbale di constatazione è qualificabile come documento extraprocessuale ricognitivo di natura amministrativa, pertanto utilizzabile in dibattimento, per le parti formate...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 30 settembre 2016, n. 19534
Pienamente utilizzabili nel contenzioso tributario e ai fini della decisione le dichiarazioni raccolte dall’amministrazione nella fase procedimentale e rese da terzi e cioè da soggetti terzi rispetto al rapporto tra il contribuente e l’erario Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 30 settembre 2016, n. 19534 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 28 settembre 2016, n. 19150
In materia di accise, per le perdite dei prodotti in regime sospensivo avvenute durante il processo di fabbricazione o di lavorazione, l’abbuono dell’imposta è concesso nei limiti dei cali tecnicamente ammissibili determinati dal Ministro delle finanze con proprio decreto Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 28 settembre 2016, n. 19150 REPUBBLICA ITALIANA IN...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 23 settembre 2016, n. 18734
Ai fini della configurazione del requisito dell’autonoma organizzazione richiesta per la debenza dell’IRAP, di una collaborazione fornita da un soggetto adibito a mansioni di segretaria ovvero meramente esecutive. Una tale forma di collaborazione reca all’attivita’ svolta dal contribuente un apporto del tutto mediato o, appunto, generico. Cio’ perche’ lo stesso limite segnato in relazione ai...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 settembre 2016, n. 40317
L’art. 4, d.lgs. n. 74 del 2000, richiede ai fini della punibilità del reato di dichiarazione infedele la doppia soglia indicata dal comma primo, ossia richiede congiuntamente che: a) l’imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte, a euro centocinquantamila; e che, b) l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all’imposizione, anche mediante...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38487
Il reato previsto dal Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, articolo 10 ter, presuppone che il debito IVA risulti dalla dichiarazione del contribuente, e in assenza di dichiarazione il reato configurabile e’ quello del Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, articolo 5 Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 16 settembre 2016,...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 21 settembre 2016, n. 18485
La formale pendenza della lite non osta al diniego dell’istanza di condono allorquando il contribuente, in palese violazione dei canoni generali di correttezza e buona fede, nonché dei principi di lealtà processuale e del giusto processo, abbia fatto uso abusivo del processo Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 21 settembre 2016, n. 18485 REPUBBLICA...