Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 21043 del 16 maggio 2013. Non vi è diffamazione per due medici che segnalano al dirigente le assenze in ambulatorio di un loro collega

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 21043 del 16 maggio 2013   Ritenuto in fatto Il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Napoli ricorre avverso la sentenza del Giudice di pace di Barra emessa in data 15/12/2011, con la quale T.L.C. e G.F. erano stati assolti dall’addebito di diffamazione...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 aprile 2013, n. 17978. Non sussiste diffamazione se le maldicenze, sebbene determinate, vengono riferite a diversi destinatari ed hanno ad oggetto fatti del tutto differenti

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza  19 aprile 2013, n. 17978 Ritenuto di fatto 1. Con la sentenza in epigrafe, il tribunale di Chieti, sezione distaccata di Ortona, in funzione di giudice di appello, ha rigettato l’appello proposto dalla parte civile C.G. avverso la sentenza del giudice di pace di Francavilla al Mare,...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 16 aprile 2013, n.17348. Diffamazione: nei procedimenti per reati commessi con il mezzo della stampa la competenza per territorio va determinata con riferimento al luogo di cosiddetta “prima diffusione”

La massima 1. Nei procedimenti per reati commessi con il mezzo della stampa la competenza per territorio va determinata con riferimento al luogo di cosiddetta “prima diffusione”, il quale di solito coincide con quello della stampa, per la ragionevole presunzione che la possibilità che lo stampato venga letto da altre persone e, quindi, la sua...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 marzo 2013, n. 10964. Diffamazione e segreto di stato

La massima 1. Il segreto di Stato può essere opposto solo dai pubblici ufficiali, dai pubblici impiegati e dagli incaricati di pubblico servizio; esso è posto a tutela di interessi squisitamente pubblici, correlati alla sicurezza, alla indipendenza, al prestigio, appunto, dello Stato. E se i fatti coperti da tale segreto non possono essere rivelati alla...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 gennaio 2013, n. 4364. Diffamazione per l’amministratore che affigge i nomi dei condomini morosi

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza 29 gennaio 2013, n. 4364 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 21/01/2011, il Tribunale di Messina ha confermato la decisione del Giudice di pace di Messina, il quale aveva affermato la responsabilità di P.A. in ordine al reato di cui all’art. 595 cod. pen., perché aveva...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 6 marzo 2013, n. 10393. Commette il reato di diffamazione chiunque adoperi termini che risultino offensivi, in base al significato che essi vengono oggettivamente ad assumere

    La massima   Commette il reato di diffamazione chiunque adoperi termini che risultino offensivi, in base al significato che essi vengono oggettivamente ad assumere, a prescindere dal loro spessore culturale e dalla loro base scientifica, nella comune sensibilità di un essere umano collocata in un determinato contesto storico e in determinato ambito sociale....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 febbraio 2013, n. 8011. In tema di diffamazione a mezzo e-mail

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 febbraio 2013, n. 8011[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/02/loffesa-inviata-ad-una-casella-e-mail-non-e-diffamazione-.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/    sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 febbraio 2013 n. 7421. Dare del “dilettante allo sbaraglio” non è diffamazione

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 febbraio 2013 n. 7421[1] Il richiamo ai ‘dilettanti allo sbaraglio’ e l’uso di consimili espressioni sono stati logicamente ritenuto frutto di mordace critica politica piuttosto che significativi di attacco alla sfera morale dell’offeso, essendone messa in discussione non già la dignità, ma la professionalità...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 21 dicembre 2012, n. 49776. Diffamazione definire il sindaco “una marionetta”

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza  del 21 dicembre 2012, n. 49776 Fatto e diritto Con sentenza 25.10.2011, la corte di appello di Catania ha confermato la sentenza 28.5.08 del tribunale di Catania, con la quale L.P.M. è stato condannato, previa concessione delle attenuanti generiche equivalenti, alla pena di Euro 600 di multa, perché...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 novembre 2012, n.45014. In tema di diffamazione, le espressioni intrinsecamente ingiuriose devono essere contestualizzate, ossia valutate in rapporto al contesto spazio-temporale nel quale sono state proferite.

La massima In tema di diffamazione, le espressioni intrinsecamente ingiuriose devono essere contestualizzate, ossia valutate in rapporto al contesto spazio-temporale nel quale sono state proferite. (Nel caso di specie, il teatro della vicenda era la sede di dibattito politico, ossia un congresso provinciale di un partito politico, ove nell’ambito di un’accesa polemica, l’imputato aveva utilizzato...