In ordine alle istanze di rimborso dell’IVA per le quali il D.P.R. n. 633 del 1972, articolo 19 bis.1, comma 1, lettera c) e d), non prevedeva la detrazione integrale dell’imposta, in violazione della direttiva n. 77/388/CEE del 17 maggio 1977 (sesta direttiva)
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In ordine alle istanze di rimborso dell’IVA per le quali il D.P.R. n. 633 del 1972, articolo 19 bis.1, comma 1, lettera c) e d), non prevedeva la detrazione integrale dell’imposta, in violazione della direttiva n. 77/388/CEE del 17 maggio 1977 (sesta direttiva)

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Ordinanza 9 maggio 2018, n. 11140 La massima estrapolata Alle istanze di rimborso dell’IVA per le quali il Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, articolo 19 bis.1, comma 1, lettera c) e d), non prevedeva la detrazione integrale dell’imposta, in violazione della direttiva n. 77/388/CEE del 17...

Spetta all’amministrazione finanziaria, la quale contesti il diritto del contribuente a portare in detrazione l’IVA pagata su fatture emesse da soggetto diverso dall’effettivo cedente del bene o servizio, provare che il contribuente, al momento in cui acquisto’ il bene od il servizio, sapeva o avrebbe dovuto saperche il soggetto formalmente cedente aveva evaso l’imposta o partecipato a una frode
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Spetta all’amministrazione finanziaria, la quale contesti il diritto del contribuente a portare in detrazione l’IVA pagata su fatture emesse da soggetto diverso dall’effettivo cedente del bene o servizio, provare che il contribuente, al momento in cui acquisto’ il bene od il servizio, sapeva o avrebbe dovuto saperche il soggetto formalmente cedente aveva evaso l’imposta o partecipato a una frode

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 19 aprile 2018, n. 9675. Spetta all’amministrazione finanziaria, la quale contesti il diritto del contribuente a portare in detrazione l’IVA pagata su fatture emesse da soggetto diverso dall’effettivo cedente del bene o servizio, provare, in base ad elementi oggettivi, che il contribuente, al momento in cui acquisto’ il bene...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 27 ottobre 2017, n. 25538. In materia di detrazione IVA, liquidata nella fattura passiva emessa dal cedente e versata in rivalsa dal cessionario, qualora sia contestata la inesistenza soggettiva dell’operazione, grava sull’Amministrazione finanziaria l’onere di provare
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 27 ottobre 2017, n. 25538. In materia di detrazione IVA, liquidata nella fattura passiva emessa dal cedente e versata in rivalsa dal cessionario, qualora sia contestata la inesistenza soggettiva dell’operazione, grava sull’Amministrazione finanziaria l’onere di provare

In materia di detrazione IVA, liquidata nella fattura passiva emessa dal cedente e versata in rivalsa dal cessionario, qualora sia contestata la inesistenza soggettiva dell’operazione, grava sull’Amministrazione finanziaria l’onere di provare, anche in via presuntiva, ex art. 2727 cod. civ., la interposizione fittizia del cedente ovvero la frode fiscale realizzata a monte dell’operazione, eventualmente da...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 marzo 2017, n. 7654
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 marzo 2017, n. 7654

Posto che il criterio di calcolo del pro rata adottato dallo Stato italiano non richiede che i beni ed i servizi utilizzati dal soggetto passivo servano ad eseguire sia le operazioni che danno diritto al diritto di detrazione, sia quelle che non lo conferiscono, per verificare se una determinata operazione rientri o non nel calcolo...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 marzo 2017, n. 5406
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 marzo 2017, n. 5406

Il meccanismo della detrazione I.V.A. postula una necessaria correlazione fra i beni e i servizi acquistati e l’attività esercitata, nel senso che essi devono inerire all’impresa, anche se si tratti di beni non strumentali in senso proprio, purché risultino in concreto destinati alla finalità della produzione o dello scambio nell’ambito dell’attività dell’impresa stessa Suprema Corte...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 22 luglio 2016, n. 15177
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 22 luglio 2016, n. 15177

In tema di IVA, una fattura che in un’unica descrizione accorpi attività dai contenuti più disparati non consente d’identificare l’oggetto della prestazione, di cui deve indicare natura, qualità e quantità, e non risponde alle finalità di trasparenza e conoscibilità di cui all’art. 21 del d.P.R. n. 633 del 1972, funzionali alle attività di controllo e...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 27 marzo 2015, n. 6200. Sussiste il diritto alla detrazione, e di conseguenza al rimborso dell’IVA, assolta sul costo dei lavori di ristrutturazione del fabbricato condotto in locazione e costituente bene destinato all’esercizio dell’attività alberghiera dello stesso conduttore

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA sentenza 27 marzo 2015, n. 6200 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente – Dott. CIRILLO Ettore – rel. Consigliere – Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere – Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere...