Corte di Cassazione, sezione sesta (prima) civile, Ordinanza 11 giugno 2019, n. 15697. La massima estrapolata: La clausola compromissoria, contenuta nello statuto di una società, la quale preveda la devoluzione ad arbitri delle controversie connesse al contratto sociale, deve ritenersi estesa anche alla controversia riguardante il recesso del socio dalla società. L’efficacia di tale clausola...
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 11 settembre 2017, n. 21036. In caso di lite sulla liquidazione della quota al socio che recede la competenza del Tribunale o del Collegio arbitrale ?
In caso di lite sulla liquidazione della quota al socio che recede la competenza non è del collegio arbitrale ma del tribunale ordinario. Per un maggior approfondimento sul recesso del socio cliccare sulle immagini seguenti Ordinanza 11 settembre 2017, n. 21036 Data udienza 13 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 15 giugno 2017, n. 14861
Il paradigma dell’interpretazione conforme a Costituzione impone di propendere per l’interpretazione estensiva della L. n. 431 del 1998, articolo 14, comma 4, che vuole abrogato la L. n. 392 del 1978, articolo 54, nella sua interezza e con riguardo all’intero suo raggio di operativita’, con il conseguente venir meno, anche nella locazione di immobili urbani...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 18 novembre 2016, n. 23463
Il lodo che decide parzialmente il merito della controversia, immediatamente impugnabile ex articolo 827 comma 3 del cpc è sia quello di condanna generica ex articolo 378 cpc, sia quello che decide una o alcune delle domande proposte senza definire l’intero giudizio Suprema Corte di Cassazione sezioni unite civili sentenza 18 novembre 2016, n....
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 24 ottobre 2016, n. 21422
Negli arbitrati relativi a controversie tra soci e società è nulla la clausola che prevede la nomina degli arbitri attribuita alle parti, in deroga al nuovo criterio di legge, anche se stipulata prima della riforma La Cassazione ha confermato la nullità delle clausole compromissorie non conformi al dlgs 5/2003 e ha stabilito che il giudice...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 gennaio 2016, n. 1099. E’ nullo il lodo arbitrale, per violazione del principio del contradditorio, nel caso in cui gli arbitri abbiano omesso di rendere edotte le parti circa il carattere perentorio dei termini dagli stessi fissati per la formulazione dei quesiti e la proposizione delle istanze istruttorie
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 21 gennaio 2016, n. 1099 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 ottobre 2015, n. 22008. La norma del D. Lgs. 17 gennaio 2003, n. 5, art. 34, contempla l’unica ipotesi di clausola compromissoria che possa essere introdotta negli atti costitutivi delle società, ad eccezione di quelle che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio a norma dell’art. 2325 bis c.c., restando escluso il ricorso in via alternativa od aggiuntiva alla clausola compromissoria di diritto comune prevista dall’art. 808 c.p.c. Sicché la clausola compromissoria contenuta nello statuto societario, la quale, non adeguandosi alla prescrizione del D. Lgs. 17 gennaio 2003, n. 5, art. 34, non preveda che la nomina degli arbitri debba essere effettuata da un soggetto estraneo alla società, è nulla anche ove si tratti di arbitrato irrituale, con la conseguenza che la clausola non produce effetti e la controversia può essere introdotta solo davanti al giudice ordinario.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE sentenza 28 ottobre 2015, n. 22008 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente – Dott. NAPPI Aniello – Consigliere – Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere – Dott. RAGONESI Francesco Antonio –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 ottobre 2015, n. 21709. Nella locazione di immobile per uso diverso da quello abitativo, il locatore è inadempiente ove non abbia ottenuto in presenza di un obbligo specifico – contrattualmente assunto – le autorizzazioni o concessioni amministrative che condizionano la regolarità del bene sotto il profilo edilizio (e, in particolare, la sua abitabilità e la sua idoneità all’esercizio di un’attività commerciale), ovvero quando le carenze intrinseche o le caratteristiche proprie del bene locato ostino all’adozione di tali atti e all’esercizio dell’attività del conduttore in conformità all’uso pattuito
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 ottobre 2015, n. 21709 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALVAGO Salvatore – Presidente Dott. GIANCOLA M. Cristina – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere Dott. GENOVESE Francesco A. – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 28 agosto 2015, n. 17283. In tema di arbitrato societario, qualora abbiano ad oggetto diritti disponibili, rientrano nella competenza arbitrale ai sensi dell’art. 34 del D.lgs. n. 5 del 2003 anche le controversie aventi ad oggetto la validità delle delibere assembleari
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 28 agosto 2015, n. 17283 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – rel....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 luglio 2015, n. 15841. La clausola compromissoria contenuta nello statuto societario, la quale non preveda che la nomina degli arbitri debba essere effettuata da un soggetto estraneo alla società, è nulla anche ove si tratti di arbitrato irrituale, ed è affetta, sin dall’entrata in vigore del D.lgs. n. 5 del 2003, da nullità sopravvenuta rilevabile d’ufficio
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 luglio 2015, n. 15841 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio – Consigliere Dott. NAZZICONE...
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