In tema d’IVA, l’accertamento induttivo avente ad oggetto la ricostruzione delle rimanenze iniziali e finali puo’ essere effettuato o sulla base dei dati della contabilita’ aziendale, che costituiscono prova a carico del contribuente e di cui deve presumersi l’esattezza, o attraverso la ricerca di elementi che contraddicano in modo inoppugnabile i dati forniti dal contribuente....
Tag: Art. 39 DPR 600/73
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 30 maggio 2017, n. 13561
E’ legittimo il ricorso all’accertamento analitico-induttivo del reddito d’impresa ex art. 39, l° comma, lett. d), D.P.R. n. 600/73, anche in presenza di una contabilità formalmente corretta ma complessivamente inattendibile, potendosi, in tale ipotesi, evincere l’esistenza di maggiori ricavi o minori costi in base a presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti. Suprema Corte di...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 17 marzo 2017, n. 6951
L’accertamento di cui all’art. 39, comma 1, lett. d) del d.P.R. n. 600/73 (cosiddetto “accertamento analitico-induttivo”) è consentito, anche in presenza di scritture contabili formalmente corrette, qualora la contabilità possa essere considerata complessivamente inattendibile, in quanto confliggente con regole fondamentali di ragionevolezza Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 17 marzo 2017, n. 6951 REPUBBLICA...
Corte di Cassazione, sezione V civile, sentenza 31 gennaio 2017, n. 2466
In tema di accertamento delle imposte, il D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39, fa salva la possibilità di desumere l’esistenza di attività non dichiarate facendo ricorso a presunzioni semplici, assistite dalla connotazione civilistica di cui agli artt. 2727 e 2729 c.c., sicchè, pur in presenza di scritture contabili formalmente corrette, è ammissibile l’accertamento induttivo...