Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 15 febbraio 2018, n. 971. I legami familiari non sono sufficienti a denotare il pericolo di condizionamento mafioso, se non si colorino di ulteriori connotati, di cui è onere dell’Amministrazione dare conto nel contesto motivazionale del provvedimento interdittivo
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 15 febbraio 2018, n. 971. I legami familiari non sono sufficienti a denotare il pericolo di condizionamento mafioso, se non si colorino di ulteriori connotati, di cui è onere dell’Amministrazione dare conto nel contesto motivazionale del provvedimento interdittivo

I legami familiari non sono sufficienti a denotare il pericolo di condizionamento mafioso, se non si colorino di ulteriori connotati, di cui è onere dell’Amministrazione dare conto nel contesto motivazionale del provvedimento interdittivo, dopo averli puntualmente lumeggiati in sede istruttoria, atti ad attribuire ad essi valore sintomatico di un collegamento che vada oltre il mero...

LEGGE 17 ottobre 2017, n. 161. Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione
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LEGGE 17 ottobre 2017, n. 161. Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione

Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate.  ...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 11 settembre 2017, n. 4286. In riferimento al provvedimento interdittivo emesso a seguito di istanza di aggiornamento ex art. 91 comma 5 del Codice delle leggi antimafia
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 11 settembre 2017, n. 4286. In riferimento al provvedimento interdittivo emesso a seguito di istanza di aggiornamento ex art. 91 comma 5 del Codice delle leggi antimafia

In riferimento al provvedimento interdittivo emesso a seguito di istanza di aggiornamento ex art. 91 comma 5 del Codice delle leggi antimafia, l’istanza di aggiornamento, per quanto fondata su specifici e documentati elementi di novità rappresentati alla Prefettura, non delimita l’ambito di valutazione discrezionale che a questa spetta, nel rinnovato esercizio del suo potere ai...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 17 luglio 2017, n. 3515
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 17 luglio 2017, n. 3515

La misura dell’interdittiva antimafia può essere emessa dall’Amministrazione in una logica di anticipazione della soglia di difesa dell’ordine pubblico economico e non postula, come tale, l’accertamento in sede penale di uno o più reati che attestino il collegamento o la contiguità dell’impresa con associazioni di tipo mafioso, potendo basarsi anche sul solo rilievo di elementi...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 luglio 2017, n. 3356
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 luglio 2017, n. 3356

La misura dell’interdittiva antimafia deve essere emessa dall’Amministrazione in una logica di anticipazione della soglia di difesa dell’ordine pubblico economico e non postula, come tale, l’accertamento in sede penale di uno o più reati che attestino il collegamento o la contiguità dell’impresa con associazioni di tipo mafioso, potendo basarsi anche sul solo rilievo di elementi...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 6 luglio 2017, n. 3332
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 6 luglio 2017, n. 3332

La diversità di contenuto, struttura e funzione delle misure di interdizione antimafia dalla responsabilità penale nonché del giudizio amministrativo da quello penale, le vicende concernenti il secondo non possono avere automatica ricaduta sul primo e che la legittimità dell’informativa antimafia, come di ogni atto amministrativo, deve essere valutata al momento in cui è adottata, ancorché...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 30 maggio 2017, n. 2590
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 30 maggio 2017, n. 2590

Il mero rapporto di parentela con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata non può far presumere in modo automatico il condizionamento dell’impresa. Va tuttavia considerato che in tema di interdittiva antimafia trova applicazione la regola per cui il vincolo di sangue o di coniugio con soggetti vicini ad associazioni mafiose espone il soggetto all’influsso dell’organizzazione. L’attendibilità...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 maggio 2017, n. 2447
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 maggio 2017, n. 2447

La misura dell’interdittiva antimafia può essere emessa dall’Amministrazione in una logica di anticipazione della soglia di difesa dell’ordine pubblico economico e non postula, come tale, l’accertamento in sede penale di uno o più reati che attestino il collegamento o la contiguità dell’impresa con associazioni di tipo mafioso, potendo basarsi anche sul solo rilievo di elementi...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 16 maggio 2017, n. 2327
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 16 maggio 2017, n. 2327

L’interdittiva antimafia può legittimamente fondarsi anche su fatti risalenti nel tempo, purché dall’analisi del complesso delle vicende esaminate emerga, comunque, un quadro indiziario idoneo a giustificare il necessario giudizio di attualità e di concretezza del pericolo di infiltrazione mafiosa nella gestione dell’attività di impresa Consiglio di Stato sezione III sentenza 16 maggio 2017, n. 2327...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 4 aprile 2017, n. 1560
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 4 aprile 2017, n. 1560

L’Amministrazione può richiedere la certificazione antimafia prima di stipulare un contratto anche quando ciò non sia imposto dalla legge, qualora le circostanze suggeriscano l’opportunità di tale iniziativa Consiglio di Stato sezione III sentenza 4 aprile 2017, n. 1560 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha...