Consiglio di Stato sezione IV sentenza 12 gennaio 2016, n. 68 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3495 del 2015, proposto da: Pa. Di Sa.; contro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Svca...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 14 dicembre 2015, n. 5669. In materia di accesso agli atti amministrativi, la richiesta di accesso, ad una documentazione di parte non più reperibile, non implica l’impossibilità della sua esibizione, consentendo, la normativa, l’ostensione degli atti detenuti dall’Amministrazione anche se formati da terzi. L’eventuale negligenza nella conservazione della documentazione necessaria all’istante per contrastare una pretesa dell’Amministrazione, non giustifica il comportamento “ritorsivo” di quest’ultima, contrario al principio di leale collaborazione istituzionale di cui all’art. 22 comma 5 della L. 241 del 1990, applicabile anche nel caso di soggetti pubblici
Consiglio di Stato sezione III sentenza 14 dicembre 2015, n. 5669 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6511 del 2015, proposto da: Ministero delle Politiche Agricole e Forestali -Gest. Comm. Ex Ag. Sviluppo Nel...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 30 novembre 2015, n. 5410. In capo al contribuente sussiste un interesse concreto ed attuale all’ostensione di tutti gli atti relativi alle fasi di accertamento, riscossione e versamento delle imposte, dalla cui conoscenza possano emergere vizi sostanziali procedimentali tali da palesare l’illegittimità totale o parziale della pretesa impositiva. L’accesso ai documenti non può essere soddisfatto dall’esibizione di un documento che l’amministrazione e non il privato ricorrente giudica equipollente essendo, l’elemento fondamentale dell’actio ad exhibendum, la conformità del documento esibito dal privato all’originale. Dunque il contribuente ha diritto di visionare ed estrarre copia, delle cartelle per le quali ancora non fosse trascorso il periodo quinquennale di conservazione, cui è obbligato il Concessionario
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 30 novembre 2015, n. 5410 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5036 del 2015, proposto da: Società C. – Ci.Se. S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t.,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 20 novembre 2015, n. 5297. In tema di accesso agli atti della P.A., art. 6, primo comma, del d.P.R. 12 aprile 2006, n. 184, prevede che: “qualora non sia possibile l’accoglimento immediato della richiesta in via informale, ovvero sorgano dubbi sulla legittimazione del richiedente, sulla sua identità, sui suoi poteri rappresentativi, sulla sussistenza dell’interesse alla stregua delle informazioni e delle documentazioni fornite, sull’accessibilità del documento o sull’esistenza di controinteressati, l’amministrazione invita l’interessato a presentare richiesta d’accesso formale, di cui l’ufficio rilascia ricevuta”. La norma non ha contenuto propriamente innovativo in quanto si limita ad esplicitare il principio di leale collaborazione fra Amministrazione e cittadini, in base al quale questa non può frapporre ostacoli privi di significato sostanziale alle istanze degli associati. Sulla base del principio richiamato l’Amministrazione non può quindi limitarsi a prendere atto dell’irregolarità dell’istanza (nella specie, perché presentata dall’avvocato in difetto di procura espressa), restando conseguentemente inerte, costituendo invece suo obbligo rappresentare i motivi che ostavano all’accoglimento della richiesta, in modo da indirizzarla nei termini ritenuti corretti
Consiglio di Stato sezione V sentenza 20 novembre 2015, n. 5297 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso in appello numero di registro generale 3521 del 2015, proposto da: Comune di Monteroni di Lecce in persona del Sindaco in...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 ottobre 2015, n. 4644. Nemmeno la legge a tutela dei consumatori attribuisce alle associazioni degli stessi un potere di vigilanza a tutto campo da esercitare a mezzo del diritto all’acquisizione conoscitiva di atti e documenti che consentano le necessarie verifiche al fine di stabilire se l’esercizio del servizio pubblico possa ritenersi svolto secondo le prescritte regole di efficienza
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 6 ottobre 2015, n. 4644 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2464 del 2015, proposto da: Co., rappresentato e difeso dagli avv. Ca.Ri., Gi.Gi., con domicilio eletto presso...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 dicembre 2014, n. 6342. La situazione giuridicamente rilevante che giustifica l’accesso non si esaurisce nel c.d. accesso defensionale cioè propedeutico alla miglior tutela delle proprie ragioni in giudizio (già pendente o da introdurre) ovvero nell’ambito di un procedimento amministrativo
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 22 dicembre 2014, n. 6342 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 8839 del 2014, proposto da: PR.MA., rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 24 novembre 2014, n. 5779. L'esigenza di tutelare la riservatezza dei lavoratori, che hanno reso dichiarazioni in sede ispettiva, assume particolare rilevanza in quanto necessaria a prevenire eventuali ritorsioni o indebite pressioni da parte del datore di lavoro ed è altresì utile a preservare, in un contesto più ampio, l'interesse generale ad un compiuto controllo della regolare gestione dei rapporti di lavoro
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 24 novembre 2014, n. 5779 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3859 del 2014, proposto da D.Li., in proprio e quale amministratore e legale rappresentante della S.a.s....
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 15 ottobre 2014, n. 5154. Ferma la consolidata regola generale per cui è inammissibile il ricorso proposto nei confronti dell'amministrazione statale che non sia stato a essa notificato presso l'avvocatura dello Stato, salvi gli effetti di sanatoria determinati dall'eventuale costituzione in giudizio dell'amministrazione stessa, ai sensi della sentenza della Corte costituziobale 26 giugno 1967 n. 97, la previsione per cui nei giudizi in materia di accesso il ricorrente può stare in giudizio personalmente senza l'assistenza di difensore e che l'amministrazione può essere rappresentata da un proprio dipendente con la qualifica di dirigente, non vale a superare la necessità che la notificazione del ricorso ad autorità statale debba avvenire anche per detta tipologia di controversie presso la competente avvocatura, a pena di inammissibilità del relativo ricorso
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 15 ottobre 2014, n. 5154 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5164 del 2014, proposto da: Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, in persona del presidente e...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 22 settembre 2014, n. 4748. In tema di rapporto tra diritto di cronaca nell’esercizio dell’attività giornalistica e diritto di accesso ai documenti detenuti dall’amministrazione, assumendo valore la libertà di informazione, si riconosce una posizione qualificata e differenziata della stampa in relazione alla conoscenza degli atti detenuti dalla pubblica Amministrazione, si rileva inoltre – sempre in linea di principio – i nuovi approdi dell’ordinamento comunitario in subjecta materia circa una compiuta evoluzione verso una società dell’informazione e della conoscenza. In relazione alla domanda di accesso formulata da giornalista in relazione ad atti detenuti dalla P.A., al fine di vagliarne la fondatezza, occorre tener presente l’ambito soggettivo e quello oggettivo prescritti dalla legge entro i quali va riconosciuta la tutela sottesa all’accesso, presupponendo, un siffatto diritto (art.22 della legge n.241/90 – legge sul procedimento amministrativo e art.2 comma 1 del DPR n.352/92 – regolamento di attuazione) un interesse personale e concreto , strumentale all’accesso, in quanto volto alla tutela di situazioni giuridicamente rilevanti (in tal senso Cons. Stato VI 13/7/2000 n.2109; idem 22/5/1998 n.820). Infatti, in linea di principio non si può equiparare la posizione di una testata giornalistica o di un operatore della stampa a quella di un qualunque soggetto giuridico per quanto attiene al diritto di accesso ai documenti amministrativi, nondimeno, non è consentito dilatare l’ambito applicativo della normativa di tipo garantista di cui all'art.22 della legge n. 241/1990
Consigli di Stato sezione VI sentenza 22 settembre 2014, n. 4748 N. 04748/2014 N. 02406/2014 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la presente DECISIONE sul ricorso numero di registro generale 2406 del 2014, proposto da: Angelo Venti, rappresentato e difeso dall’avv. Herbert...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 8 settembre 2014, n. 4539. Sussiste un interesse tutelabile all'accesso agli atti in base ai quali una ASL ha disposto nei confronti di un suo dipendente una visita medica collegiale ai fini della verifica della permanenza dell'idoneità
Consiglio di Stato sezione III sentenza 8 settembre 2014, n. 4539 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 114 del 2014, proposto da: Ma.Fe., rappresentata e difesa dall’avv. Pa.Ma., con domicilio eletto presso Pa.Ma....