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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 giugno 2013 n. 27690. La persona condannata può ottenere la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali anche se non ha un lavoro stabile

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 giugno 2013 n. 27690[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/06/affidamento-in-prova-al-servizio-sociale-anche-per-chi-non-ha-un-lavoro.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/       Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza n. 15190 del 18 giugno 2013. La sentenza penale passata in giudicato non ha efficacia vincolate nel processo tributario

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza n. 15190 del 18 giugno 2013 Svolgimento del processo – Motivi della decisione Nel ricorso iscritto a R.G. n. 11484/2011 è stata depositata in cancelleria la seguente relazione: 1) L’Agenzia ricorre per cassazione avverso la sentenza 01/06/2010 in data 10.02.2009, depositata il 10 marzo 2010, con cui la...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 10 giugno 2013, n. 14506. Qualora la domanda di risarcimento dei danni sia basata su comportamenti illeciti tenuti dall’Amministrazione Finanziaria dello Stato o di altri enti impositori, la controversia, avendo ad oggetto una posizione sostanziale di diritto soggettivo del tutto indipendente dal rapporto tributario, è devoluta alla cognizione dell’autorità giudiziaria ordinaria

La massima 1. Qualora la domanda di risarcimento dei danni sia basata su comportamenti illeciti tenuti dall’Amministrazione Finanziaria dello Stato o di altri enti impositori, la controversia, avendo ad oggetto una posizione sostanziale di diritto soggettivo del tutto indipendente dal rapporto tributario, è devoluta alla cognizione dell’autorità giudiziaria ordinaria, non potendo sussumersi in una delle...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 giugno 2013, n. 25138. Il mancato uso, da parte della vittima, della cintura di sicurezza, non vale, di per sé, ad escludere il nesso di causalità tra la condotta del conducente di un’autovettura che, violando ogni regola di prudenza e la specifica norma del rispetto dei limiti di velocità, abbia reso inevitabile l’impatto con altra autovettura sulla quale viaggiava la vittima, e l’evento

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 6 giugno 2013, n. 25138   Ritenuto in fatto Ricorre per cassazione il difensore di fiducia di M.G. avverso la sentenza emessa in data 8.10.2012 dalla Corte di Appello di Roma che riduceva la pena inflitta al predetto a mesi dieci di reclusione e gli revocava la...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 giugno 2013 n. 15685. Nel caso in cui il frazionamento sia richiesto dal terzo acquirente, dal promissario acquirente o dall’assegnatario, l’ipoteca, dopo il frazionamento, deve garantire soltanto la quota di mutuo che il richiedente si è accollato e non una quota proporzionata al valore della singola unità rispetto al valore del complesso delle unità immobiliari gravate dall’ipoteca

    Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 giugno 2013 n. 15685[1]   Nel procedimento previsto dall’articolo 39, comma ter, del Dlgs 385/1993 (Testo unico in materia bancaria e creditizia), il presidente del tribunale, accertata la legittimazione del ricorrente e l’inadempimento della banca all’obbligo di frazionare il mutuo, designa il notaio...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 26278 del 17 giugno 2013. La remissione in termini va concessa se l’imputato non ha avuto effettiva conoscenza del provvedimento e l’“incolpevole ignoranza” non ne costituisce più presupposto di applicazione

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 26278  del 17 giugno 2013 Ritenuto in fatto 1. Il G.I.P. del Tribunale di Pordenone emetteva decreto penale di condanna nei confronti di M.I., A.M. e C.F. per il reato di cui agli artt. 113 e 650 cod. pen. Il decreto penale veniva notificato a C.F. allo...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 giugno 2013 n. 15715?. Non può essere dichiarato improcedibile l’appello se l’appellante, nel costituirsi entro il termine di cui agli artt. 165 e 347 c.p.c., ha depositato, all’atto dell’iscrizione a ruolo, una c.d. ‘velina’ dell’atto d’appello in corso di notificazione

Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 giugno 2013 n. 15715[1] L’improcedibilità dell’appello è comminata dall’articolo 348, primo comma, c.p.c. per l’inosservanza del termine di costituzione dell’appellante, ma non anche per il mancato rispetto delle forme di costituzione, sicché, essendo il regime dell’improcedibilità di stretta interpretazione in quanto derogatorio al sistema generale...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 27227 del 20 giugno 2013. In attesa di revocatoria i creditori possono chiedere il sequestro dei beni dell’imprenditore

Suprema Corte di Cassazione  sezione V sentenza  n. 27227 del 20 giugno 2013 FATTO E DIRITTO Con ordinanza 27.7.2012, il tribunale del riesame di Padova ha rigettato la richiesta di riesame avverso il decreto di sequestro conservativo, emesso il 6.7.2012, in accoglimento delle richieste formulate dalle parti civili INPS Padova , Fallimento D., Fallimento J.,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 giugno 2013 n. 15711. L’appaltatore, anche quando sia chiamato a realizzare un progetto altrui, è sempre tenuto a rispettare le regole dell’arte ed è soggetto a responsabilità anche in caso di ingerenza del committente

Testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 giugno 2013 n. 15711[1] Pur non enunciando la nozione di accettazione tacita dell’opera, indica i fatti e i comportamenti dai quali deve presumersi la sussistenza dell’accettazione da parte del committente e, in particolare, al quarto comma prevede come presupposto dell’accettazione (da qualificare come tacita) la consegna...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 21 giugno 2013 n. 27343. La operatività dell’incompetenza determinata da connessione non è subordinata alla pendenza dei procedimenti connessi nello stesso stato e grado, essendo quello della competenza per connessione criterio originario ed autonomo di attribuzione della competenza

   Testo integrale           Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 21 giugno 2013 n. 27343[1] La operatività dell’incompetenza determinata da connessione non è subordinata alla pendenza dei procedimenti connessi nello stesso stato e grado, essendo quello della competenza per connessione criterio originario ed autonomo di attribuzione della competenza   [1] Testo consultabile...