Testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 settembre 2013 n. 20848[1] La Corte di Appello ha correttamente applicato la deroga di cui all’ultimo comma dell’art. 905 c.c., secondo la quale le norme che prescrivono determinate distanze per l’apertura di vedute dirette e balconi non possono trovare applicazione, per la espressa previsione del...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 settembre 2013, n. 36904. Condannati – in qualità di legali rappresentanti, prima, e di amministratori di fatto, poi, di una società – per il falso consistito nell’apposizione a numerose fatture di una dichiarazione doganale di uscita della merce (orologi) dal territorio dello Stato, mentre in realtà la merce era venduta ad acquirenti italiani in territorio italiano, nonché per l’evasione dell’Iva mediante dichiarazioni annuali fraudolente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 9 settembre 2013, n. 36904 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza del 28 giugno 2012, la Corte d’appello di Genova ha parzialmente riformato la sentenza del Tribunale di Genova del 17 giugno 2011, appellata dal Procuratore della Repubblica, con la quale F.G.M. e F.M. erano stati condannati...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 4 settembre 2013, n. 4433. In tema di procedura di gare
La massima 1. Nelle gare ad evidenza pubblica, la “revoca” dell’aggiudicazione provvisoria non è altro che, come sarebbe meglio è più propriamente dire, la mancata conferma dell’aggiudicazione provvisoria, mentre nella specie la rimozione dei presupposti atti della gara, che così non si conclude, è meramente consequenziale a tale non aggiudicazione. Quest’ultima non configura un’autotutela vera...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 settembre 2013, n.4507. In tema di conferenza di servizi e silenzio assenso
La massima 1. La determinazione conclusiva della conferenza di servizi, anche se di tipo decisorio, ha pur sempre carattere endoprocedimentale e presuppone quindi un successivo provvedimento finale con valenza effettivamente determinativa della fattispecie, con conseguente esclusione di onere di impugnazione immediata. Di conseguenza, qualora nello schema procedimentale alla conferenza di servizi segua un atto monocratico...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 9 settembre 213, n. 20617. In tema di responsabilità per le cose in deposito, venuta a mancare la restituzione della cosa per fatto imputabile al depositario, sorge a carico di quest’ultimo l’obbligazione del risarcimento del danno, intesa a rimettere il depositante nella stessa condizione economica in cui si sarebbe trovato se la restituzione in natura fosse stata eseguita. Nella specie l’autovettura non era di proprietà del B. , ma della moglie risarcita per il furto, ed egli non ha neanche dedotto altri danni al di fuori del valore del bene
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 9 settembre 213, n. 20617 Svolgimento del processo È stata depositata la seguente relazione: 1. B.G. ha proposto domanda per il risarcimento pari ad Euro 62.500.000 in conseguenza del furto dell’autovettura Porsche Carrera parcheggiata presso l’autorimessa di proprietà di Intesa Sanpaolo s.p.a., con la quale il B....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 31 luglio 2013, n. 33235. Risponde di rifiuto di atti d’ufficio il responsabile dell’ufficio tecnico che non si attiva per predisporre la segnaletica informativa circa lo stato di dissesto di una strada
La massima L’obbligo di provvedere in ordine all’apposizione in loco di adeguati segnali di pericolo incombe sull’ufficio tecnico comunale: si tratta di misure di cautela e prudenza tanto più rilevanti per fronteggiare il pericolo, quanto più lunghi si prospettano i tempi di predisposizione del progetto per le opere di manutenzione, la sua approvazione e la...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 settembre 2013 n. 20715
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 settembre 2013 n. 20715[1] La corte di merito ha ritenuto che l’aver estratto un indirizzario interno ad uso aziendale al quale potevano accedere tutti i dipendenti della Mondadori (si trattava di indirizzi di dipendenti e collaboratori) trasferendolo sul computer del Sindacato Libero ed...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 29 luglio 2013, n. 18184. Avviso di accertamento nullo se emesso prima del termine di 60 giorni
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 29 luglio 2013, n. 18184 Ritenuto in fatto 1. Sulla base di un processo verbale di constatazione, redatto il 17 settembre 2004 dai funzionari dell’Agenzia delle entrate di Palermo, venne emesso a carico della società CA.BI.GEL s.a.s. di B.F. e C., e notificato in data 12...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 settembre 2013, n. 36887. La misura cautelare del divieto di avvicinamento, prevista dall’art. 282-ter cod. proc. pen., può contenere anche prescrizioni riferite direttamente alla persona offesa ed ai luoghi in cui essa si trovi, aventi un contenuto coercitivo sufficientemente definito nell’imporre di evitare contatti ravvicinati con la vittima, la presenza della quale in un certo luogo è sufficiente ad indicare lo stesso come precluso all’accesso dell’indagato
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 9 settembre 2013, n. 36887 Ritenuto in fatto Il difensore di A.M. , persona sottoposta a misure cautelari in quanto gravato da indizi di colpevolezza relativi ai reati di cui agli artt. 612-bis e 570 cod. pen., ricorre avverso l’ordinanza del Tribunale del riesame di Lecce indicata...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 settembre 2013 n. 20703. Anche al coniuge legittimo sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 settembre 2013 n. 20703[1] Ora, la dottrina più attenta, che in questa sede si intende condividere, ha avuto modo di chiarire che la norma si applica anche alla successione legittima. L’articolo 584 comma 1 cod. civ., dettato in tema di successioni legittime, con...