E’ ammissibile la costituzione di parte civile, ancorché la sottoscrizione del difensore sia apposta esclusivamente in calce alla procura speciale rilasciata dalla persona offesa e non alla dichiarazione di costituzione sottoscritta dal solo interessato, considerato che essa è sufficiente ad integrare il requisito della sottoscrizione del difensore in calce all’atto di costituzione, previsto dall’art. 78,...
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 6 giugno 2016, n. 23280
La omessa notificazione dell’avviso di dibattimento (nella specie per il giudizio di appello) al difensore di fiducia dell’imputato determina nullità di ordine generale insanabile a nulla rilevando che la notifica sia stata eseguita al difensore di ufficio, non potendo l’imputato essere privato dal diritto di affidare la propria difesa alla persona che riscuota la sua...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 giugno 2016, n. 11630
In tema di licenziamento, la nozione di giusta causa è nozione legale e il giudice non è vincolato alle previsioni di condotte integranti giusta causa contenute nei contratti collettivi; tuttavia ciò non esclude che ben possa il giudice far riferimento ai contratti collettivi e alle valutazioni che le parti sociali compiono in ordine alla valutazione...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 maggio 2016, n. 10833
Giustificata la sanzione disciplinare del rimprovero scritto per il lavoratore che comunica la sua assenza dopo oltre un’ora dall’orario di entrata Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 maggio 2016, n. 10833 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMOROSO Giovanni...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 maggio 2016, n. 10839
Nullo perché non tempestivo il licenziamento disciplinare del dipendente di un istituto di credito. Il meccanismo di controllo centralizzato utilizzato dalla banca per il monitoraggio che segnalava subito le operazioni potenzialmente anomale consentiva di evitare il ritardo nella contestazione Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 maggio 2016, n. 10839 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10876
La liquidazione all’avvocato che assiste la società fallita ammessa al patrocinio a carico dello Stato non può superare la metà dei valori medi delle tariffe professionali Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 25 maggio 2016, n. 10876 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 maggio 2016, n. 21945
Per assicurare l’esecuzione dell’eventuale confisca non è indispensabile lo sgombero dell’immobile, richiesto solo come condizione non eliminabile per il sequestro Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 25 maggio 2016, n. 21945 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 26 maggio 2016, n. 10917
Per la compensazione delle spese nel processo tributario occorre che il giudice indichi con precisione le ragioni per le quali la soluzione del dubbio interpretativo possa definirsi di eccezionale gravità Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 26 maggio 2016, n. 10917 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 maggio 2016, n. 10946
In caso di pensionamento anticipato del personale di imprese pubbliche di trasporto (legge 25/1995) la maggiorazione contributiva deve essere imputata alla quota di pensione maturata dopo il 31 dicembre 1994. Ad essa va applicata l’aliquota del 2% prevista dalle disposizioni in vigore al momento e non il 2,5. Per la cassazione il contrasto sul punto,...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 maggio 2016, n. 21991
La frode carosello commessa all’estero è sufficiente per dare esecuzione al mandato d’arresto europeo. Questo perché la fattispecie di riferimento – trattandosi di materia fiscale, in cui le leggi statali quasi mai coincidono – non è tanto il mancato versamento dell’Iva (con pena base insufficiente per l’estradizione), ma piuttosto l’omessa dichiarazione (articolo 5 del dlgs 74/2000) Suprema...