In caso di lavoro prestato oltre il sesto giorno consecutivo, ove il lavoratore richieda, in relazione alla modalità della prestazione, il risarcimento dei danno non patrimoniale, per usura psicofisica, ovvero per la lesione dei diritto alla salute o dei diritto alla libera esplicazione delle attività realizzatrici della persona umana, è tenuto ad allegare e provare...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 5 agosto 2016, n. 16598
Nel rito ordinario, la notifica della citazione in appello, non seguita da iscrizione della causa a ruolo o seguita da un’iscrizione tardiva e, dunque, determinativa dell’improcedibilità dell’appello da essa introdotto, non consuma il potere di impugnazione, perché l’art. 358 c.p.c. intende riferirsi, nel sancire la consumazione del diritto di impugnazione, all’esistenza – al tempo della...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 21 luglio 2016, n. 31521
Ove un infortunio si verifichi per inosservanza degli obblighi di sicurezza normativa mente imposti, tale inosservanza non potrà non far carico, a titolo di colpa specifica, ex art. 43 c.p. e, quindi, di circostanza aggravante ex art. 590 cod.pen., comma 3, su chi detti obblighi avrebbe dovuto rispettare, poco importando che ad infortunarsi sia stato...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 20 luglio 2016, n. 31243
I principi che regolano l’istituto della continuazione, con particolare riguardo a quello secondo il quale l’unicità del disegno criminoso, in quanto postulante l’attuazione di un programma preventivamente ideato e voluto, non può confondersi con la semplice estrinsecazione di un genere di vita incline al reato, non possono trovare applicazione anche ai soggetti per i quali...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 luglio 2016, n. 31029
Non è plausibile che per l’abbattimento di uno stesso bene si instaurino due procedure esecutive (una, da parte dell’autorità giudiziaria, e l’altra, da parte dell’Ufficio Tecnico Regionale), in quanto la procedura deve essere unica ed ai sensi dell’art. 31 TUE, in quanto la deroga al generale principio che attribuisce al Pubblico Ministero la esecuzione dei...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 luglio 2016, n. 30704
Il reato di maltrattamenti in famiglia presuppone la sussistenza di un vincolo familiare, o comunque di stretta assistenza e solidarietà reciproche, vincolo che viene meno con l’allontanamento del coniuge o convivente dal domicilio familiare attraverso il quale si manifesta la chiara volontà di rompere il sodalizio familiare Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 18 luglio 2016, n. 30397
L’imprenditore che, trovandosi in difficoltà economica, compie una precisa scelta di politica aziendale, tale per cui continua le attività sociali, anche ricorrendo a finanziamenti e contestualmente omette di versare l’IVA, non può invocare la forza maggiore quale causa di esclusione della punibilità. Infatti, non può dirsi, in tal caso, integrata la necessità assoluta di violare...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 8 agosto 2016, n. 3536
Gli atti ed i provvedimenti della P.A., essendo espressione attuale dell’esercizio di poteri rivolti al soddisfacimento di pubblici interessi, devono uniformarsi alle norme giuridiche vigenti nel momento in cui son posti in essere, per quanto attiene sia ai requisiti di forma e procedimento, sia al contenuto sostanziale delle statuizioni, stante l’immediata operatività delle norme di...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 8 agosto 2016, n. 3538
Sussiste la distinzione concettuale fra verbalizzazione delle sedute ed operazioni di gara compiute dalla commissione di gara nonché l’assenza di pubblica fede dei verbali laddove fanno implicito riferimento alle eventuali omissioni in cui sia incorso il pubblico ufficiale nel redigere il verbale tanto da doversi escludere che un’incompleta verbalizzazione conduca a ritenere tout-court illegittime le...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 8 agosto 2016, n. 3539
Nel processo amministrativo l’emanazione di un ulteriore provvedimento di riesame a seguito di un’ordinanza cautelare, non determina la cessazione della materia del contendere, salvo che non risulti che l’amministrazione abbia inteso spontaneamente adeguarsi al dictum giudiziale Consiglio di Stato sezione V sentenza 8 agosto 2016, n. 3539 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il...