In virtù della ratio sottesa all’art. 75 del d.lgs. n. 163/2006, consistente nell’assicurare un adempimento essenziale per il buon esito della selezione anche attraverso la dichiarazione di impegno da parte di soggetti particolarmente qualificati, la carenza o anche solo la provenienza della dichiarazione di impegno da parte di soggetto inidoneo “non può che comportare l’esclusione...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 6 ottobre 2016, n. 4132
La natura sussidiaria – rispetto a quella a mani proprie di cui all’art. 138 Cod. proc. civ. – della notificazione ex art. 139 Cod. proc. civ. richiede che l’ufficiale giudiziario certifichi che la consegna è stata eseguita nella residenza del destinatario a persona con lui convivente Consiglio di Stato sezione V sentenza 6 ottobre 2016,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 6 ottobre 2016, n. 4131
L’omessa impugnazione della nuova aggiudicazione pregiudica l’interesse come articolato in giudizio dalla società ricorrente all’affidamento del servizio, che data la natura impugnatoria del ricorso va apprezzato in relazione al singolo atto contestato prima ancora che con riferimento al bene della vita conteso. Ne segue che, in una siffatta situazione dove non è stata fatta contestazione...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42545
Ai fini del delitto di atti osceni la cella carceraria è luogo aperto al pubblico. Infatti, per luogo aperto al pubblico deve intendersi quell’ambiente anche ad accessibilità non generalizzata e libera per tutte le persone che vogliano introdurvisi, ma limitata, controllata e funzionalizzata ad esigenze non private, sempre che sussista la possibilità giuridica e pratica...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 17 giugno 2016, n. 12636
In tema di donazione modale, la risoluzione per inadempimento dell’onere non puo’ avvenire ipso iure, senza valutazione della gravita’ dell’inadempimento, in forza di clausola risolutiva espressa, istituto che, essendo proprio dei contratti sinallagmatici, non puo’ estendersi al negozio a titolo gratuito, cui pure acceda un modus Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 17...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 26 settembre 2016, n. 39789
In caso di evasione Iva per determinare l’imposta evasa vanno considerati solo i ricavi e costi d’esercizio detraibili Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 settembre 2016, n. 39789 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI Luca –...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39752
L’art. 666 p.p.p. prevede che il termine per comparire non sia inferiore a giorni dieci (nella fattispecie la notifica del decreto di fissazione dell’udienza camerale, avvenuta undici giorni prima della data dell’udienza medesima, era conforme alla normativa). Di conseguenza, nella sostanza, anche le impugnazioni proposte dinanzi al Tribunale di Sorveglianza si svolgono secondo il procedimento...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39706
Il “fatto ingiusto altrui” deve essere connotato dal carattere dell’ingiustizia obiettiva, intesa come effettiva contrarietà a regole giuridiche, morali e sociali, reputate tali nell’ambito di una determinata collettività in un dato momento storico e non con riferimento alle convinzioni dell’imputato e alla sua sensibilità personale Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 23 settembre...
Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39541
A parte il reato di lesioni personali in caso di accertata malattia sul corpo, non si configura il delitto di rapina, ma quello diverso di violenza privata di cui all’art. 610 c.p. qualora vengano prelevati ovociti dall’utero della donna senza il consenso di quest’ultima, al fine di procedere all’impianto di embrioni in altre pazienti. Gli...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38664
Il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (articolo 474 del Codice penale) è ravvisabile anche solo con l’idoneità della falsificazione a ingenerare confusione con riferimento non solo al momento dell’acquisto, ma anche alla successiva utilizzazione. Ciò è motivato dal fatto che ai fini della configurabilità del reato di commercio...