Ammesso il ricorso per cassazione per violazione di legge sopravvenuta dotata di efficacia retroattiva. Il ricorso, però, incontra il limite del giudicato a meno che la sentenza si componga di più parti connesse fra loro in modo che l’accoglimento dell’impugnazione della parte principale determini anche la caducazione del resto Suprema Corte di Cassazione sezioni unite...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 27 ottobre 2016, n. 21763
È nulla la delibera di un Comune che attribuisce un incarico professionale se non sono indicati i mezzi finanziari per il compenso dell’incarico. La sentenza ha esattamente precisato che non è sufficiente il riferimento alla “possibilità” di un finanziamento mediante mutuo da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti Suprema Corte di Cassazione sezione II...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 3 novembre 2016, n. 22270
In tema di contratti bancari, la disposizione dettata dall’articolo 2-bis, comma secondo, del DL n. 185/2008, che attribuisce rilevanza, ai fini dell’applicazione dell’articolo 1815 c.c., dell’articolo 644 c.p., e della L. n. 108/1996, articoli 2 e 3, agli interessi, alle commissioni e alle provvigioni derivanti dalle clausole, comunque denominate, che prevedono una remunerazione, a favore...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 3 novembre 2016, n. 22284
Una volta omologato il concordato fallimentare, al curatore spetta esclusivamente – di concerto con gli altri organi della procedura – di sorvegliarne l’adempimento, essendo peraltro prevista espressamente oggi, con la novella introdotta dal Decreto Legislativo n. 5 del 2006, anche la necessita’, dopo l’approvazione del rendiconto finale del curatore, di un formale provvedimento di chiusura...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 3 novembre 2016, n. 4610
Nel caso della SCIA, il terzo, titolare di un interesse legittimo pretensivo all’adozione di atti sfavorevoli per il destinatario dell’azione amministrativa, può chiedere giudizialmente la condanna dell’amministrazione all’esercizio dei poteri che devono avere i requisiti che giustificano l’autotutela amministrativa. L’esercizio di tale potere di autotutela su denunzia del terzo tuttavia si differenzia in modo peculiare...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 31 ottobre 2016, n. 4569
È legittimo il comportamento del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca che – di fronte all’errore nella consegna dei “test” ai candidati dell’Area medica e dell’Area dei servizi clinici – ha proceduto “ad una neutralizzazione delle sole domande delle due prove che risultavano estranee alle materie di esame per le rispettive specializzazioni”. La sentenza ha...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 novembre 2016, n. 46144
Ai fini del reato ex art. 727 c.p., la detenzione penalmente rilevante è quella attuata in condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttiva di gravi sofferenze, sicché il parametro normativo della natura degli animali, in base al quale la condotta di detenzione assume valenza illecita, richiede, per le specie più note (come ad...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 ottobre 2016, n.44986
Ai fini del delitto di omicidio preterintenzionale, l’elemento psicologico consiste nell’aver voluto (anche solo a livello di tentativo) l’evento minore (percosse o lesioni) e non anche l’evento più grave (morte), che costituisce solo la conseguenza diretta della condotta dell’agente, attuata con una violenta manomissione della fisicità del soggetto passivo, contro la volontà di quest’ultimo. Ne...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 3 novembre 2016, n. 22311
La presunzione di conoscenza da parte del destinatario ex art. 1335 c.c. della convocazione di assemblea inviata per posta raccomandata a.r. – e non recapitata per sua assenza (o di altri abilitato a riceverla) – si ha con l’avviso di giacenza del plico presso l’ufficio postale. È da tale momento – e non dalla consegna...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 7 ottobre 2016, n. 20248
La valutazione sul decoro architettonico e sul divieto di eseguire opere all’interno del proprio appartamento opere che vanno ad interessare, pregiudicandole, le parti comuni condominiali spetta al giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità, se sufficientemente motivata. Del pari dicasi per l’interpretazione del regolamento di condominio, quando non rilevi vizi logici e...