Il vincolo archeologico c.d. indiretto (art. 21 della legge n. 1089 del 1939)
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Il vincolo archeologico c.d. indiretto (art. 21 della legge n. 1089 del 1939)

Consiglio di Stato, sezione sesta, Sentenza 30 maggio 2018, n. 3246. La massima estrapolata: Il vincolo archeologico c.d. indiretto (art. 21 della legge n. 1089 del 1939), viene imposto su beni e aree circostanti a quelli sottoposti a vincolo diretto, per garantirne una migliore visibilità e fruizione collettiva, o migliori condizioni ambientali e di decoro....

La potestà pianificatoria si esprime ed attualizza attraverso l’adozione dello strumento generale di governo del territorio
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La potestà pianificatoria si esprime ed attualizza attraverso l’adozione dello strumento generale di governo del territorio

Consiglio di Stato, sezione quarta, Sentenza 1 giugno 2018, n. 3311 Le massime estrapolate La potestà pianificatoria il cui concreto esercizio è rimesso al comune, e che si esprime ed attualizza attraverso l’adozione dello strumento generale di governo del territorio, ovvero attraverso le varianti “generali” a quest’ultimo- è assistita da latissima discrezionalità. Costituisce ambito di...

L’art. 879, comma 2 c.c. in tema di distanze tra edifici obbliga al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, per cui, occorre far riferimento al disposto del D.M. 2 aprile 1968
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L’art. 879, comma 2 c.c. in tema di distanze tra edifici obbliga al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, per cui, occorre far riferimento al disposto del D.M. 2 aprile 1968

Consiglio di Stato, sezione quarta, Sentenza 1 giugno 2018, n. 3329. La massima estrapolata: L’art. 879, comma 2 c.c. in tema di distanze tra edifici obbliga al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, per cui, occorre far riferimento al disposto del D.M. 2 aprile 1968, richiamato anche dall’art. 3 delle N.T.A. del programma di...

In tema di reati edilizi, gli interventi soggetti al permesso di costruire, pur se realizzati dall’interessato con una denuncia di inizio attivita’ alternativa al permesso di costruire non sono sanabili mediante la presentazione di una D.I.A. in sanatoria
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In tema di reati edilizi, gli interventi soggetti al permesso di costruire, pur se realizzati dall’interessato con una denuncia di inizio attivita’ alternativa al permesso di costruire non sono sanabili mediante la presentazione di una D.I.A. in sanatoria

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 8 maggio 2018, n. 20082 La massima estrapolata In tema di reati edilizi, gli interventi soggetti al permesso di costruire, pur se realizzati dall’interessato con una denuncia di inizio attivita’ alternativa al permesso di costruire, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380,...

Nel caso in cui l’attuale proprietario dell’immobile non sia responsabile dell’abuso e non risulti che la cessione del bene immobile sia stata effettuata con intenti elusivi
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Nel caso in cui l’attuale proprietario dell’immobile non sia responsabile dell’abuso e non risulti che la cessione del bene immobile sia stata effettuata con intenti elusivi

Consiglio di Stato, sezione quarta, Sentenza 28 maggio 2018, n. 3165 La massima estrapolata Nel caso in cui l’attuale proprietario dell’immobile non sia responsabile dell’abuso e non risulti che la cessione del bene immobile sia stata effettuata con intenti elusivi, le conclusioni sono le stesse, giacché il carattere reale dell’abuso e la stretta doverosità delle...

In tema di reati paesaggistici, il rilascio del provvedimento di compatibilita’ paesaggistica non determina automaticamente la non punibilita’ dei predetti reati
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In tema di reati paesaggistici, il rilascio del provvedimento di compatibilita’ paesaggistica non determina automaticamente la non punibilita’ dei predetti reati

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 2 maggio 2018, n. 18523 Le massime estrapolate In tema di reati paesaggistici, il rilascio del provvedimento di compatibilita’ paesaggistica non determina automaticamente la non punibilita’ dei predetti reati, in quanto compete sempre al giudice l’accertamento dei presupposti di fatto e di diritto legittimanti l’applicazione del cosiddetto condono...

È illegittimo l’ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi che erano stati alterati da un abuso edilizio – effettuato 54 anni prima dall’accertamento
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È illegittimo l’ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi che erano stati alterati da un abuso edilizio – effettuato 54 anni prima dall’accertamento

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 11 maggio 2018, n. 2837. È illegittimo l’ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi che erano stati alterati da un abuso edilizio – effettuato 54 anni prima dall’accertamento – che riguardava la variazione della sagoma con innalzamento del fabbricato di circa mezzo metro. Sentenza 11 maggio 2018,...

La motivazione costituisce il contenuto insostituibile della decisione amministrativa, anche in ipotesi di attivita’ vincolata
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La motivazione costituisce il contenuto insostituibile della decisione amministrativa, anche in ipotesi di attivita’ vincolata

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 11 maggio 2018, n. 2841. La motivazione costituisce il contenuto insostituibile della decisione amministrativa, anche in ipotesi di attivita’ vincolata e, per questo, un presidio di legalita’ sostanziale insostituibile, nemmeno mediante il ragionamento ipotetico che fa salvo, ai sensi dell’art. 21-octies, comma 2, L. n. 241 del 1990, il...

Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione di un permesso di costruire da parte di terzi
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Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione di un permesso di costruire da parte di terzi

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 23 maggio 2018, n. 3075. Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione di un permesso di costruire da parte di terzi, l’effetto lesivo si atteggia diversamente a seconda che si contesti l’illegittimità del titolo per il solo fatto che esso sia stato rilasciato (ad esempio, per contrasto con...

L’abuso edilizio non può essere parcellizzato, ma, specie ove lo si debba valutare al fine di sanatoria o, comunque, al fine di applicare gli istituti giuridici che esplicano effetti sulla possibilità o meno di irrogare in relazione allo stesso sanzioni penali o amministrative, deve essere considerato nel suo insieme.
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L’abuso edilizio non può essere parcellizzato, ma, specie ove lo si debba valutare al fine di sanatoria o, comunque, al fine di applicare gli istituti giuridici che esplicano effetti sulla possibilità o meno di irrogare in relazione allo stesso sanzioni penali o amministrative, deve essere considerato nel suo insieme.

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 22 maggio 2018, n. 3042. L’abuso edilizio non può essere parcellizzato, ma, specie ove lo si debba valutare al fine di sanatoria o, comunque, al fine di applicare gli istituti giuridici che esplicano effetti sulla possibilità o meno di irrogare in relazione allo stesso sanzioni penali o amministrative, deve...