Le massime 1. Ricorre l’aggravante del fatto commesso in danno del coniuge (art. 577 c.p., comma 2), nel caso in cui la condotta omicidiaria sia commessa contro il coniuge non di nazionalità italiana, nella ipotesi in cui questi sia unito in matrimonio con l’imputato, anch’egli di nazionalità straniera, in forza di vincolo contratto all’estero e...
Categoria: Diritto Penale e Procedura Penale
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 settembre 2012, n. 34562. Per ritenere la “giusta causa” di allontanamento dal domicilio domestico, da parte del marito, è sufficiente una lettera di addio alla moglie in cui lo stesso giustifica la sua scelta
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 11 settembre 2012, n. 34562 Ritenuto in fatto 1. Con la decisione in epigrafe indicata la Corte d’appello di Catania ha confermato la sentenza del 6 ottobre 2006 con cui la Sezione distaccata di Giarre aveva condannato S.G. alla pena di Euro 900,00 di multa in...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 3 settembre 2012, n.33615. Al medico chirurgo compete la verifica delle condizioni di adeguata preparazione anestesiologica del paziente, nel complesso delle valutazioni da compiersi in vista dell’esecuzione dell’intervento
La massima Al medico chirurgo compete la verifica delle condizioni di adeguata preparazione anestesiologica del paziente, nel complesso delle valutazioni da compiersi in vista dell’esecuzione dell’intervento. Sicché, l’apposizione di un sondino naso-gastrico – quale presidio terapeutico indispensabile -, l’omesso differimento dell’intervento chirurgico e la mancanza di altri accorgimenti atti ad evitare l’ingestione di materiale...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del settembre 2012, n. 30991. Al fine della qualificazione del fatto quale reato di lesione personale o quale reato di tentato omicidio, si deve aver riguardo al diverso atteggiamento psicologico dell’agente e alla diversa potenzialità dell’azione lesiva
La massima Al fine della qualificazione del fatto quale reato di lesione personale o quale reato di tentato omicidio, si deve aver riguardo al diverso atteggiamento psicologico dell’agente e alla diversa potenzialità dell’azione lesiva. Se nel primo reato la carica offensiva dell’azione si esaurisce nell’evento prodotto, nel secondo vi è un quid pluris che tende...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 settembre 2012 n. 37049. In tema di “vendite piramidali” (c.d. catena di S. Antonio) sul web
Il commento in originale Corte di cassazione – Sezione III penale – Sentenza 26 settembre 2012 n. 37049. In tema di “vendite piramidali” (c.d. catena di S. Antonio) sul web Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 settembre 2012 n. 37049[1] Secondo la Suprema corte le “vendite piramidali” sono...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 14915 del 5 settembre 2012. Licenziamento per il bancario colpevole di ricettazione che prende in pegno un orologio rubato
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 14915 del 5 settembre 2012 Svolgimento del processo S.A. proponeva appello avverso la sentenza del Tribunale di Milano che, accogliendo il ricorso della Banca di Roma, lo aveva condannato al risarcimento del danno nella misura di Euro 45.011,86 oltre interessi convenzionali ed aveva respinto la sua domanda...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 19 settembre 2012, n. 35922. Le linee guida e i protocolli, proprio in ragione delle peculiarità della attività del medico, che sfugge a regole rigorose e predeterminate, non possono assumere il rango di fonti di regole cautelari codificate, rientranti nel paradigma normativo dell’articolo 43 c.p.
La massima Le linee guida pur rappresentando un importante ausilio scientifico, con il quale il medico è tenuto a confrontarsi, non eliminano la sua autonomia nelle scelte terapeutiche, poiché, l’arte medica, mancando per sua stessa natura di protocolli scientifici a base matematica, spesso prospetta diverse pratiche o soluzioni che l’esperienza ha dimostrato efficaci, da...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 agosto 2012, n. 32909. Quando il sequestro viene disposto ed eseguito nell’ambito di un procedimento relativo ad un reato che vede coinvolto anche un difensore, non occorre l’avviso al Consiglio dell’ordine forense poiché in tale ipotesi non si versa nella necessità di tutelare la funzione difensiva o “l’oggetto della difesa”
La massima Le garanzie previste dall’art. 103 c.p.p. per le perquisizioni, le ispezioni e i sequestri che devono svolgersi presso il difensore, non introducono un principio in senso lato immunitario del difensore, ma tutelano l’inviolabilità del diritto di difesa costituzionalmente rilevante, di cui all’art. 24 Cost. Pertanto, quando il sequestro viene disposto ed eseguito nell’ambito...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 13 luglio 2012, n. 28111. In ipotesi di maltrattamenti in famiglia per gelosia non non si applica l’aggravante dei futili motivi
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 2-13 luglio 2012, n. 28111 Svolgimento del processo 1. Con sentenza pronunciata il 12 luglio – 19 luglio 2010 all’esito di un giudizio celebrato nelle forme del rito abbreviato, il G.U.P. del Tribunale di Napoli ha dichiarato U.M.H.R. colpevole dei reati di maltrattamenti in famiglia di cui...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 20 settembre 2012 n. 36258 . In tema di quantità ingente di sostanza stupefacente
Secondo il ragionamento delle Sezioni unite, perché si abbia la quantità ingente di sostanza stupefacente, di cui all’articolo 80, comma 2, del dpr n. 309 del 1990, il quantitativo della droga non può essere inferiore di “2000” volte il valore soglia, espresso in mg., indicato nella tabella allegata al dm 11 aprile 2006. A base...