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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 dicembre 2014, n. 26401. Si trasferisce all'acquirente anche il rapporto di lavoro già cessato per licenziamento

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 16 dicembre 2014, n. 26401 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – rel. Consigliere Dott. GHINOY Paola...

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Corte di Casaszione, sezione lavoro, sentenza 24 novembre 2014, n. 24948. L'aver lasciato al suo posto un collaboratore scolastico accusato di violenza sessuale nei confronti di una propria alunna non impedisce all'amministrazione di comminare il licenziamento disciplinare una volta intervenuta la condanna: il datore non è infatti obbligato alla sospensione del dipendente

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 novembre 2014, n. 24948 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. GHINOY Paola...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 dicembre 2014, n. 25608. Non costituisce giusta causa o giustificato motivo di licenziamento una mera svista commessa dal lavoratore nell'espletamento delle proprie mansioni e priva di conseguenze dannose per il datore di lavoro e/o per terzi

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 dicembre 2014, n. 25608 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott. AMENDOLA Fabrizio – Consigliere Dott. BUFFA Francesco...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 dicembre 2014, n. 25482. Il decorso di un periodo di prova determinato nella misura di un complessivo arco temporale, mentre non è sospeso da ipotesi di mancata prestazione lavorativa inerenti al normale svolgimento del rapporto, quali i riposi settimanali e le festività, deve ritenersi escluso in quanto preclude alle parti, sia pure temporaneamente, la sperimentazione della reciproca convenienza del contratto di lavoro, che costituisce la causa del patto di prova in relazione ai giorni in cui la prestazione non si è verificata per eventi non prevedibili al momento della stipulazione del patto stesso, quali la malattia, l'infortunio, la gravidanza ed il puerperio, i permessi, lo sciopero, la sospensione dell'attività del datore di lavoro ed il godimento delle ferie annuali. Quest'ultimo, data la sua funzione di periodo di consentire al lavoratore il recupero delle energie lavorative dopo un cospicuo periodo di attività, non si verifica di norma nel corso del periodo di prova

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 dicembre 2014, n. 25482 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – rel. Consigliere Dott. GHINOY Paola...