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Corte di cassazione, sezioni Unite, sentenza 19 giugno 2012, n.10027. In merito ai giudizi di dichiarazione giudiziale di paternità e petizione ereditaria

Le massime 1. Il bilanciamento degli opposti interessi tra le parti nei giudizi di dichiarazione giudiziale di paternità e petizione ereditaria, può essere realizzato consentendo che gli esiti del giudizio sulla filiazione naturale possono essere tenuti in considerazione al fine di stabilire se proseguire in quello dipendente di petizione ereditaria, con una sentenza di accoglimento...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 15 giugno 2012, n. 9915. In tema di revocazione della donazione

Le massime 1. In tema di revocazione della donazione, la personalità dell’azione sussiste non solo in relazione alla determinazione ad agire, ma anche nella valutazione del presupposto che ex lege consente di agire. 2. La determinazione ad agire in revocatoria, essendo un potere di natura personale, esorbita dal novero di quelli attribuiti in forza di...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 8490 del 28 maggio 2012. Ai fini della configurabilità di una scrittura privata come testamento olografo, non è sufficiente il riscontro della sussistenza dei requisiti di forma individuati dall’articolo 602 Codice Civile, occorrendo altresì l’accertamento della oggettiva riconoscibilità nella scrittura della volontà attuale del suo autore di compiere un atto di disposizione del proprio patrmonio per il tempo successivo al suo decesso.

Il testo integrale aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 8490 del 28 maggio 2012 Ai fini della configurabilità di una scrittura privata come testamento olografo, non è sufficiente il riscontro della sussistenza dei requisiti di forma individuati dall’articolo 602 Codice Civile, occorrendo altresì l’accertamento della oggettiva riconoscibilità nella scrittura della...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 maggio 2012 8352. È valida la clausola del testamento con la quale il testatore manifesti la propria volontà di escludere dalla propria successione alcuni dei successibili

Le massime 1. È valida la clausola del testamento con la quale il testatore manifesti la propria volontà di escludere dalla propria successione alcuni dei successibili. 2. La clausola di diseredazione integra un atto dispositivo delle sostanze del testatore, costituendo espressione di un regolamento di rapporti patrimoniali, che può includersi nel contenuto tipico del testamento:...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 maggio 2012, n.7000. Lo jus sepulchri

Le massime 1. Lo jus sepulchri, che nel sepolcro ereditario si trasmette nei modi ordinari per atto inter vivos o mortis causa dall’originario titolare come qualsiasi altro bene, anche a persone non facenti parte della famiglia, invece, nel sepolcro gentilizio o familiare (carattere, quest’ultimo, da presumersi in caso di silenzio o anche se vi sono...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 aprile 2012 5694. Nel caso di divisione di beni oggetto di comproprietà provenienti da titoli diversi e, quindi, appartenenti a diverse comunioni, è possibile procedere ad un’unica divisione invece che a tante divisioni quante sono le masse solo con il consenso di tutte le parti

La massima 1. Nel caso di divisione di beni oggetto di comproprietà provenienti da titoli diversi e, quindi, appartenenti a diverse comunioni, è possibile procedere ad un’unica divisione invece che a tante divisioni quante sono le masse solo con il consenso di tutte le parti, consenso che non può risultare da una manifestazione tacita o...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 11 aprile 2012, n.5702. Donazione modale: l’avveramento dell’evento futuro ed incerto previsto dalle parti come condizione risolutiva del contratto produce effetti a prescindere da ogni indagine sul comportamento colposo o meno dei contraenti in ordine al verificarsi dell’evento stesso

La massima Mentre nella donazione modale l’onere imposto al donatario costituisce una vera e propria obbligazione, con la conseguente rilevanza dell’indagine volta ad accertare se la sua mancata esecuzione dipenda da inadempimento imputabile al donatario, l’avveramento dell’evento futuro ed incerto previsto dalle parti come condizione risolutiva del contratto produce effetti a prescindere da ogni indagine...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 737 del 19 gennaio 2012. L’alienazione, da parte di un coerede, dei diritti allo stesso spettanti su alcuni beni della comunione ereditaria, non fa subentrare l’acquirente nella comunione stessa, a meno che non risulti l’intenzione delle parti di trasferire l’intera quota spettante all’alienante

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 737 del 19 gennaio 2012 La Seconda Sezione Civile, rielaborando le principali tappe della giurisprudenza sull’argomento e prendendo le distanze dalle (risalenti e limitate) pronunce in senso opposto, ha stabilito che l’alienazione, da parte di un coerede, dei diritti allo stesso spettanti su alcuni beni della comunione ereditaria,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 22936 del 4 novembre 2011. Revoca della donazione per adulterio ed abbandono

 Corte di cassazione – Sezione II civile – Sentenza 4 novembre 2011 n. 22936. Revoca della donazione per adulterio ed abbandono Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 22936 del 4 novembre 2011 La Corte di Piazza Cavour, con la sentenza 22936/2011, ha condiviso il giudizio della Corte Capitolina, che aveva identificato...